Federico Ott. “Il Capo consiglia di leggere”

John Gray, “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” è un grande classico della letteratura di genere che però consiglio di prendere in mano con l’ottica di un Capo che gestisce un team per lo più al femminile. Per chi lavora con una squadra così, è fondamentale trovare un linguaggio comune, un […]

John Gray, “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” è un grande classico della letteratura di genere che però consiglio di prendere in mano con l’ottica di un Capo che gestisce un team per lo più al femminile. Per chi lavora con una squadra così, è fondamentale trovare un linguaggio comune, un terreno neutro dove poter mettere a frutto le rispettive differenze e trasformarle in un valore. Imparare piccoli trucchi e meccanismi divertendosi al tempo stesso, rende qualsiasi libro molto più efficace. A suo modo, si tratta di un piccolo manuale.
Ci sono tanti testi che trattano in modo più o meno esaustivo il tema della comunicazione, sia in azienda che nelle relazioni personali, ma ritengo che “Management dell’ascolto” di Passerini & Tomatis sia innovativo per l’approccio pratico al tema dell’ascolto e alle implicazioni aziendali della buona pratica. E’ nell’impostazione di un nuovo concetto di ascolto che questo libro trova la sua forza perché gli autori propongono concretamente un percorso per riscoprire questa virtù un po’ troppo dimenticata nei posti di lavoro.
E’ comunque estate e non si deve chiedere troppo al nostro cervello che reclama il meritato riposo. Per questo, nulla di meglio che una favola per riflettere con leggerezza sulla nostra capacità di prevedere il cambiamento ed accettarne le implicazioni: “Il nostro iceberg si sta sciogliendo” di John Kotter. C’è sempre da imparare dal mondo naturale e i protagonisti – una colonia di pinguini alle prese con una piccola grande rivoluzione – ci insegnano che più i nostri ritmi di vita vanno in accelerazione, più i loro metodi nel fronteggiare i cambiamenti possono rivelarsi indispensabili anche per noi.
Infine, un titolo in più rispetto a quelli previsti. E’ tutto oro che cola. Una raccolta di storture verbali, di espressioni e modi di dire itliani stravolti per ignoranza o per pigrizia, non so quale delle due cause sia peggiore. Titoli professionali inesistenti o vuoti, frasi senza senso buttate lì durante le riunioni di lavoro o dentro i curriculum. Tutto tenuto saldo dalle risate che inevitabilmente fanno da contraltare all’assurdità del parlare quotidiano. Un libro che sposa il sociale perchè tutto il ricavato derivante dai diritti d’autore sostiene la Giglio Onlus di Torino nel progetto “Le case del Giglio”: disponibilità gratuita di alloggi ai genitori (non residenti ed economicamente svantaggiati) dei bambini ricoverati all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. E’ per questa buona causa che suggerisco un libro extra e spero non me ne vogliate per il fatto che l’autore sono io.

CONDIVIDI

Leggi anche

Quote rosa: il nome non piace, eppure servono

“L’espressione ‘quote rosa’ non mi piace, noi donne non siamo Cenerentole né panda. Però condivido il principio. Sono quasi sicura che non sarei arrivata dove sono se non ci fosse stata una disposizione precisa e vincolante”, dice a Senza Filtro la professoressa Angela Stefania Bergantino. Dov’è arrivata? In due importanti consigli di amministrazione: dal 2016 […]

Il Jobs Act ha ucciso il mobbing?

Nel nostro Paese se ne inizia a parlare negli anni Novanta, con circa un ventennio di ritardo rispetto a Canada ed Europa. Il mobbing, termine usato nell’opinione comune per designare comportamenti discriminatori o vessatori sul luogo di lavoro, è un fenomeno molto dibattuto, soprattutto in passato, quanto scarsamente o per nulla disciplinato: in Italia non […]

La meritocrazia e le parti uguali tra diseguali

Un’università qualsiasi, una sessione d’esame qualsiasi. Diritto tributario, diciamo. Due studenti sostengono il colloquio: uno risponde con sicurezza alla domanda che gli viene posta, l’altro invece dice poco o niente, scuote la testa, abbassa lo sguardo. Il professore che interroga può giudicare facilmente: uno conosce il diritto tributario, l’altro no. Uno merita di essere promosso, […]