È tutta una questione di narrazione dominante: alcune morti da lavoro fanno più notizia di altre, e alcuni termini di settore sono più utilizzati. Per quale ragione, e come si legge tra le righe?
Open Space, il nostro contest: “Fisso o mobile?” Nessun telefono, si parla di lavoro
Questo è lo spazio dedicato al nostro contest. L’appuntamento è ogni quindici giorni: il vincitore del contest precedente darà il tema per quello successivo. Inoltre, l’autore dell’articolo vincitore sarà invitato a partecipare alla successiva riunione di redazione. Non resta che tirare fuori le vostre opinioni, commentate in massimo 2.000 battute e speditele entro lunedì 9 […]
Questo è lo spazio dedicato al nostro contest. L’appuntamento è ogni quindici giorni: il vincitore del contest precedente darà il tema per quello successivo. Inoltre, l’autore dell’articolo vincitore sarà invitato a partecipare alla successiva riunione di redazione.
Non resta che tirare fuori le vostre opinioni, commentate in massimo 2.000 battute e speditele entro lunedì 9 novembre alla mail: senzafiltro@fiordirisorse.eu.
Questa settimana vi proponiamo una riflessione che parte da qui: “Fisso o mobile? Non si parla di telefonia ma di lavoro”.
Il posto a tempo indeterminato in Italia è stato per anni il mito e l’obiettivo da raggiungere per vivere bene e non avere preoccupazioni.
Oggi quest’isola felice si è erosa e sempre più esperti, politici, studiosi e istituzioni ci descrivono il lavoro come qualcosa di flessibile e dinamico, non collocabile dal punto di vista spaziale e assolutamente personalizzabile.
Trovare un modo di lavorare unico sembra essere la chiave di volta del successo. L’uomo ha adattato le tecnologie per agevolare questo cambiamento ma, ci chiediamo, fino a che punto i lavoratori potranno e soprattutto vorranno adeguarsi a questi cambiamenti?
Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra, raccontateci un’esperienza, fatevi sentire. Open Space è uno spazio aperto, realizzato per dar voce a chiunque voglia condividere le proprie idee e il mondo in cui lavora.
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L’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi: “Con il progetto ‘Insieme per il lavoro’ curia e comune reinseriscono nel lavoro persone fragili partendo dai loro bisogni”. L’assessore al lavoro del Comune di Bologna Marco Lombardo: “Non servono altri soldi pubblici: va ribaltata la proporzione tra politiche passive e attive del lavoro”.
Dopo l’articolo sul Guardian scritto da un’intelligenza artificiale, SenzaFiltro ha messo la penna in mano allo stesso software, GPT-3, chiedendogli di realizzare un testo su IA e cultura del lavoro. Ecco il risultato.