A seguito di queste interviste, torno al punto di partenza: è davvero sempre una questione di soldi?
Decido di modificare in parte la domanda, e mi chiedo: è mancanza di interesse o di soldi? Secondo Lucrezia è chiaro: “Il governo che abbiamo avuto fino a adesso in Lombardia ha preso una strada precisa a livello di investimenti”.
Mi sento quindi di concludere che negli interessi lombardi non siamo compresi noi giovani, e le decisioni prese lo hanno dichiarato forte e chiaro. Non è sempre una questione di soldi per chi governa, eppure lo è per noi: noi, che abbiamo attribuito importanza alla salute mentale, lo psicologo non ce lo possiamo permettere.
Noi, che abbiamo vissuto e continuiamo a vivere una forte ansia causata da virus, conflitti globali e cambiamenti climatici, ci carichiamo tutto in spalla e andiamo avanti.
Noi, che andiamo avanti perdendo pezzi, entriamo nel mondo del lavoro e veniamo sfruttati e sottopagati. Finiamo per vivere anche il lavoro come fonte d’ansia; che futuro possiamo avere?
Mi chiedo quindi se possa esistere una via d’uscita da questo circolo vizioso, ma la domanda è troppo astratta e rimane sospesa in aria. Dentro di me temo che tra cinque anni, alle prossime elezioni regionali, saremo ancora fermi qui. Di diverso ci sarà che i giovani di oggi lasceranno spazio ai giovani di domani, che a loro volta sperimenteranno che cosa significa essere lasciati indietro.
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