Scandalo Volkswagen: quale impatto sull’industria automobilistica italiana?

Questo è lo spazio dedicato al nostro contest. L’appuntamento è ogni quindici giorni: il vincitore del contest precedente darà il tema per quello successivo. Inoltre, l’autore dell’articolo vincitore sarà invitato a partecipare alla successiva riunione di redazione. Non resta che tirare fuori le vostre opinioni, commentate in massimo 2.000 battute e speditele entro lunedì 12 […]

Questo è lo spazio dedicato al nostro contest. L’appuntamento è ogni quindici giorni: il vincitore del contest precedente darà il tema per quello successivo. Inoltre, l’autore dell’articolo vincitore sarà invitato a partecipare alla successiva riunione di redazione.

Non resta che tirare fuori le vostre opinioni, commentate in massimo 2.000 battute e speditele entro lunedì 12 ottobre alla mail: senzafiltro@fiordirisorse.eu.

A lanciare il prossimo tema è la nostra nuova responsabile di redazione, Teodora Stefanelli, che chiede soprattutto agli imprenditori: “Quali sono le conseguenze dello scandalo Volkswagen sull’economia del nostro territorio?”

Nel recente articolo “Il dieselgate visto dal Veneto e da Padova (un pezzo su tre prodotto da noi finisce in un’auto in Germania)” de Il Sole 24 Ore,  ci si riferisce nello specifico al Veneto. Ecco alcuni passaggi chiave del pezzo: “Negli ultimi 12 mesi questa regione ha esportato parti ed accessori per autoveicoli per 823 milioni di euro (su un totale Italia di 11.743 milioni) e la Germania è il primo mercato di destinazione del made in Veneto (34,7%).
Sarebbe facile liquidare il tutto facendo dell’ironia sull’arroganza della Germania, in realtà, però, non possiamo affrontare quanto emerso con la minima leggerezza, perché la questione non riguarda solo il tracollo finanziario in Borsa del gruppo tedesco, ma anche le aziende della subfornitura meccanica che lavorano con l’estero e quindi anche le nostre aziende, che hanno in Germania un mercato di sbocco importante per il proprio export. Parliamo di un settore che, per quanto riguarda le imprese padovane, solo nell’ultimo semestre è arrivato a esportare per oltre 550 milioni di euro tra parti e accessori per autoveicoli e componenti utilizzati nella produzione industriale” così Carlo Valerio, presidente dell’Associazione PMI padovane.
Il contributo di questa regione è determinante nel posizionare l’Italia al quarto posto tra i Paesi fornitori della Germania per Parti ed accessori per autoveicoli (7% dell’import tedesco), dietro a Repubblica Ceca (13,7%), Polonia (11,2%) e Francia (9,7%)”.

Alla luce di questa lettura, chiediamo agli imprenditori, non solo veneti ma anche di altri territori d’Italia, quali saranno secondo loro le conseguenze di questo scandalo sull’economia del nostro territorio e sulla crescita industriale.

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