“Terracotta”, Zola Predosa – Bologna

Il Pranzo di Babette è una rubrica che parla di meeting informali, pause di lavoro, ma anche di lavoro. E lo fa segnalando ristoranti, enoteche e locali particolarmente indicati per colazioni di lavoro o pause pranzo. Vi raccontiamo del perché l’ho scelto, del buono e del bello; ciò senza trascurare il fuori menù di Senza Filtro con […]

Il Pranzo di Babette è una rubrica che parla di meeting informali, pause di lavoro, ma anche di lavoro.
E lo fa segnalando ristoranti, enoteche e locali particolarmente indicati per colazioni di lavoro o pause pranzo. Vi raccontiamo del perché l’ho scelto, del buono e del bello; ciò senza trascurare il fuori menù di Senza Filtro con il suo sguardo sempre attento al mondo del lavoro che viene presentato, a chiusura della recensione, attraverso le brevi narrazioni di chi, quegli stessi locali, li ha ideati o ci lavora.

Si ringrazia per la segnalazione Alida Sangiorgi – Wine marketing manager

Perché l’ho scelto

Se sei a Bologna e desideri dedicarti una giornata fuori porta, a poco più di 20 km dalla città, si trova Zola Predosa. Zola Predosa è anche la principale porta di ingresso della Valle del Samoggia e la posizione che occupa ne fa un comodo punto di sosta per chi viaggia per lavoro o per turismo.

Ville storiche, arte, natura ed enogastronomia sono i punti di forza della località e a proposito di enogastronomia ti consiglio il “Terracotta”, un delizioso ed elegante locale, intimo e raccolto dove potrai trovare accoglienza e riservatezza.

Il buono

La carta è strettamente ancorata alla tradizione ma è anche in costante evoluzione; segue la stagionalità della materia prima (rigorosamente “km 0”) e si colloca in armoniosa sintonia con il territorio anche nella proposta dei vini.

Annalisa e Alessandro sono artigiani della cucina, tutto è fatto in casa perché, come dicono loro stessi, “amano mettere le mani in pasta”.

Il bello

Il ristorante si trova nelle cantine di Palazzo Stella, settecentesca dimora appartenuta alla famiglia Stella e antica sede del Municipio di Zola Predosa.

Si sviluppa quindi in un seminterrato di cotto e dai mattoni a vista, dove sono ancora ben visibili i piani di cottura delle antiche cucine ed il camino. Tutt’intorno è arricchito da vecchi utensili che richiamano la tradizione, per regalare nell’insieme, una sensazione di composta e armoniosa accoglienza.

Terracotta

Il fuori menù

Annalisa e Alessandro, i proprietari, si conoscono tra i banchi dell’Università di Bologna. Hanno studiato Scienze della Comunicazione e tra un esame e l’altro, avventurandosi in diverse esperienze lavorative, hanno via via maturato l’idea di creare qualcosa di loro.

Alessandro, dove hai appreso l’arte della cucina?

L’ho appresa nelle tante cucine dove ho lavorato tra Sardegna, Lussemburgo e Bologna. In realtà credo che, il proprio gusto e la propria sensibilità, la si cominci ad acquisire e a creare della nascita. Mi sono accorto nel tempo che le tecniche di cucina, ma anche di organizzazione, vengono spesso influenzate da tutte le altre esperienze che apparentemente non hanno un nesso con la cucina.

Di fatto, cuciniamo quello che ci piace e ciò che ci piace è il frutto delle nostre esperienze passate.

Annalisa, cosa di quanto hai appreso durante i tuoi studi universitari, hai portato nella gestione del vostro ristorante?

Credo d’aver mantenuto nel tempo la voglia di studiare e di aver preservato un metodo.

Ho capito che se volevo relazionarmi con il mondo, pardon, l’universo del vino, l’unico modo per farlo era prendere in mano i libri e studiare. Certo, quando hai acquisito le basi, resta la pratica e devo dire che la pratica è la parte che preferisco!

Alessandro, cosa delle esperienze professionali passate, avete conservato e portato al Terracotta?

Siamo un’azienda a conduzione famigliare. Tutto è fatto in casa e si sfrutta ogni esperienza passata. Credo che Annalisa sia riuscita ad affinare il approccio al cliente grazie agli anni di amministrazione condominiale. Avente presente le riunioni di condominio? Ecco, credo sia stata un’ottima palestra.

Per quanto mi riguarda, invece, ho cercato di portare nella parte di comunicazione che riguarda anche la gestione di un Ristorante, le mie esperienze come copywriter e sui social media. Però a dirla tutta, in alcuni momenti mi accorgo che mi sono tornate utili anche le ore passate nelle officina meccanica durante l’adolescenza; in fin dei conti è tutto una questione di manualità anche se espressa con conoscenze, tecniche, motivazioni e ambizioni fra loro molto diverse.

Forse ai tempi dell’università non avreste mai immaginato di intraprendere un percorso così diverso, come siete arrivati alla ristorazione?

Ai tempi dell’Università c’era tanta frustrazione, eravamo nel pieno della crisi economica e se si trovava lavoro si trovavano aziende in difficoltà. La qualità veniva piano piano messa da parte per abbattere i costi fino ad ottenere risultati che definirei imbarazzanti. Fare “comunicazione” perse in quel periodo, molto del suo fascino e cominciammo a pensare a delle alternative.

Fare dono alle persone di una bella serata, incuriosire con un piatto e appagare con un buon vino è qualcosa di molto bello.

Inoltre, siamo parte di quella grande fetta della nostra generazione che sta reagendo all’evoluzione dell’era contemporanea con quello che potremmo definire “un ritorno verso la terra”, ci sono tanti giovani (ristoratori, contadini, macellai, allevatori o comunque ragazzi) con le mani in pasta!

Scheda tecnica

Nome: Terracotta

Indirizzo: Via Roma, 2 – Zola Predosa (Bologna)

Telefono: 051-759103 (consigliata la prenotazione)

e-mail: info@terracottaristorante.it

Prezzi: prezzo medio 40,00 euro (menù degustazione 40,00 – 50,00 euro)

Coperti: in media 24 e fino a 35 per eventi

Parcheggio: si

Carte: si

Buoni pasto: no

Fattura: si

Tempi di attesa: 15’

Orari: dal martedì al sabato 19.30-23.00

Sito: http://www.terracottaristorante.it/

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