Bruno Perini

E' nato a Milano il 21 novembre del 1950. Laureato in Lettere e Filosofia nel 1977 all’Università Statale di Milano con una tesi su Marx e l’economia volgare è diventato giornalista professionista nel 1987. Giornalista economico finanziario e politico giudiziario, ha lavorato per circa trent’anni al quotidiano il manifesto dove ha curato la cronaca finanziaria e dal 1992 al 2000 la cronaca giudiziaria durante l’inchiesta Mani Pulite. Per 6 anni ha lavorato all’agenzia di Stampa Asca come cronista giudiziario e per due anni ha lavorato al settimanale della Rcs Il Mondo. Ha lavorato per circa 6 anni al mensile Prima Comunicazione e per due anni ha lavorato nel gruppo Sole 24 ore dove scriveva articoli sul quotidiano e contemporaneamente conduceva la rassegna stampa di Radio 24 e una trasmissione con gli ascoltatori sui temi di attualità. Per due anni ha lavorato in un’agenzia di ufficio stampa dove teneva corsi di giornalismo per coloro che tenevano i rapporti con i clienti. Da circa 5 anni collabora con Senza Filtro sui temi del lavoro e cura la rubrica "8000 battute sul lavoro". E’ appassionato di musica rock, di letteratura, di gialli e del gioco del biliardo. Nel 2004 ha scritto un giallo dal titolo “Richiamo di sangue”, nel 2010 una biografia di Adriano Celentano “Memorie di zio Adriano” e nel 2013 un Giallo dal titolo “le figlie del diavolo”.

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Reportage

Dove mancano i lavoratori

Da anni solo polemiche e notizie inaffidabili se si parla di lavoratori che mancano in Italia. Primo maggio 2023: la nostra redazione pubblica dati, storie, interviste, infografiche che raccontano come stanno davvero le cose e dove mancano davvero risorse. Sono la giustizia, la sanità, la ristorazione, la scuola, le fabbriche, la pubblica amministrazione, l’edilizia, il sociale.

Il lavoro sottosopra

Le nuove modalità di lavoro a distanza innescate di colpo dall’emergenza COVID-19 stanno facendo riflettere sulle nuove e possibili geografie professionali, alle quali è dedicato questo reportage. Milano non è più il miraggio di prima e l’Italia ne aveva bisogno: o adesso si riposiziona correttamente il Sud o lo perderemo per sempre, e con lui l’Italia.

Le paure del Nord

Viaggiamo a Nord per indagare dietro le quinte delle sue preoccupazioni, dopo lo scossone tremendo che il COVID-19 ha dato al mondo del lavoro facendo tremare di riflesso i modelli di impresa, le relazioni, i riferimenti culturali dentro le aziende, i flussi delle geografie italiane, le mistificazioni che avevano tenuto in piedi finte verità di […]

Diranno che sei vecchio

Le informazioni che non sono state date oltre gli allarmismi e i titoloni dedicati a una generazione abbandonata a se stessa: parliamo del nostro concetto di terza età, di RSA e della situazione sanitaria che ci gravita attorno.

Carceri, le nuove aziende

Il lavoro in carcere è un bene prezioso e l’unica speranza di tornare alla vita senza debiti con il passato, se stessi o lo Stato. La possibilità di avere un’occupazione dignitosa per i detenuti, tuttavia, è ancora esigua, nonostante tutti i vantaggi previsti per chi decide di portare l’azienda tra le mura della prigione.

Sua sanità PNRR

Siamo l’Italia del fallimento della sanità pubblica, l’Italia della sanità privata arrogante sulla nostra pelle e sulle nostre tasche: di questo ci siamo ammalati negli ultimi decenni. E allora la politica non poteva e non doveva perdere l’occasione di tentare una riforma, mentre siamo ancora con le mani in pasta dentro una pandemia dalla coda […]