Qualsiasi colloquio di lavoro è per sua natura sbilanciato. La conversazione pende, è inevitabile. L’offerta sta dietro la scrivania e, quando va bene, ascolta. La domanda sta davanti alla scrivania e, quando non si fa ascoltare, perde. Colloqui di Lavoro mette piede nella prima città italiana nel 2017. Era settembre e Padova sembrava della taglia […]
Come si drogano i manager per resistere ai ritmi di oggi?
Qualche settimana fa, per il 4° anno consecutivo, abbiamo ospitato all’interno del nostro campus aziendale una gara di Ultramaratona in cui colleghi e atleti, anche di livello internazionale, corrono dal primo mattino a tarda sera con livelli straordinari di resistenza fisica e mentale. Risultati d’eccezione, con il record italiano a oltre 124 km in 12 ore. Che dire? […]
Qualche settimana fa, per il 4° anno consecutivo, abbiamo ospitato all’interno del nostro campus aziendale una gara di Ultramaratona in cui colleghi e atleti, anche di livello internazionale, corrono dal primo mattino a tarda sera con livelli straordinari di resistenza fisica e mentale. Risultati d’eccezione, con il record italiano a oltre 124 km in 12 ore.
Che dire? Disciplina, allenamento, passione, tecnica, buona dieta e ottime scarpe. Non mancava nulla.
E che dire di chi, in 12 ore, supera di slancio le 124 e-mail fra riunioni insidiose, conference-call moleste e forecast trimestrali, passati di moda ma – detto in gergo da artigliere – pur sempre “belli e potenti”?
Il manager, atleta da ufficio
Il nostro manager, sempre alle prese con dubbi amletici, fra regole e valori, persone o metriche, l’altro ieri e posdomani, troppo spesso circondato da stuoli di inutili Rosencrantz e Guildenstern, come sopravvive? Come allena la sua personale resistenza?
Ma poi, citando il dizionario, resistenza è “l’azione di opporsi a qualcuno o qualcosa” oppure la capacità di adattarsi, di cercare e trovare il favore della corrente? In un mondo sempre più elettronico e digitale, conta più la durata delle batterie o la velocità di ricarica? E queste batterie, come le ricarichiamo?
Troppo spesso invece di nutrienti biologici, ottimi e con un ciclo di assimilazione lento ma sano, cerchiamo bombe di zucchero e caffeina (per tacer del resto) che permettono di agire e reagire sempre al massimo. Non c’è tempo.
E che dire del rapporto con la tecnologia, nuovo anabolizzante del supermanager? Mai meno di due o tre dispositivi (oggetti, storicamente detti “telefonini”, che dispongono a piacimento delle nostre vite); attenzione spasmodica a tutto quello che emerge da Google, perfettamente ritagliato sui singoli utenti, in modo che si continui a crescere all’interno di una bolla confortevole e filtrata; i social network, che con 200 like conoscono qualcuno più del suo miglior amico; gli strumenti diabolici di posta, messaggistica e business intelligence (?) che con un click passano la palla altrove e sollevano da riflessione e responsabilità.
D’altra parte, meglio non darsi il tempo di leggere giornali e riviste: ne servirebbe troppo e si rischierebbe di trovare interessi per qualcosa di diverso, una pericolosa attenzione per “l’altro” teorizzato da qualche vecchio filosofo.
Ma è quello che vogliamo?
Mi piace più pensare al nuovo esperimento del no-meetings day, e mi piace trovare tempo per costruire relazioni e sistemi di relazioni. Così come mi piace coltivare l’indipendenza di pensiero che molto spesso cresce nel silenzio e non nella confusione.
Insomma, meglio droghe o rimedi naturali? Il buon senso suggerisce di cercare, trovare e darci il tempo. Certo, costa qualche fatica in più.
Che cosa dice la scienza?
Anni fa uno studio, dalle parti di Berkeley, partito sui gorilla e approdato agli umani, dimostrò che la quantità di serotonina* in circolo nel maschio e nella femmina dominanti corrispondeva a circa il doppio di quella dei loro diretti collaboratori.
Un fine attore comico bolognese, con un sillogismo spregiudicato ma corretto, trasse queste conclusioni:
- il / la manager ha il doppio della serotonina rispetto ai collaboratori;
- la dose massima giornaliera di prozac alza il livello della serotonina sì e no del 30%;
- i manager sono tutti pesantemente drogati.
È solo una simpatica battuta, o merita qualche riflessione su quello che siamo? Anche qui, nella continua ricerca di senso e ruolo nel bel viaggio della vita, ci prendono per mano un grande pensatore, Eduardo, e la saggezza del golfo di Napoli.
Pe’ ffa ‘o rraù, ce vonno otto ore…
‘O rraù ca me piace a me, m’ ‘o ffaceva sulo mammà.
M’ ‘a faje dicere na parola? Chesta è carne c’ ‘a pummarola.
Le droghe, le scorciatoie, come abbiamo visto sopra, non ci mancano. Tutto, quasi perfetto e subito…. È la nostra strada, il nostro viaggio? Io credo di no!
Quando mi siedo a tavola, con la pasta voglio ‘o rraù, non carne e pomodoro. Se così non fosse, mi sentirei ‘nu babbà senza capocchia e senza rum.
* sostanza naturale essenziale; è uno dei più potenti modulatori corporei di umore, appetito, sonno e percezione della sofferenza e ha un potente effetto sul cervello. Fluttuazioni della sua disponibilità possono causare depressione, ansia, frenesia alimentare, insonnia, mal di testa e altri problemi comuni della vita di tutti i giorni.
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