Lynda è la migliore acquisizione social media di sempre

LinkedIn mette da parte il focus sulla vetrina dei professionisti e abbraccia un nuovo e rilevante compito della crescita professionale. È da dieci giorni che l’annuncio fa rumore con la sua tredicesima e più grossa acquisizione di sempre, nei confronti della piattaforma di eLearning Lynda, alla cifra record di 1,5 miliardi di dollari, che si concluderà alla […]

LinkedIn mette da parte il focus sulla vetrina dei professionisti e abbraccia un nuovo e rilevante compito della crescita professionale. È da dieci giorni che l’annuncio fa rumore con la sua tredicesima e più grossa acquisizione di sempre, nei confronti della piattaforma di eLearning Lynda, alla cifra record di 1,5 miliardi di dollari, che si concluderà alla fine del 2015. Si tratta della quarta acquisizione più costosa e importante mai fatta in ambito social media, capace di generare un aumento notevole del business, espandendo inoltre quello che Jeff Weiner, fondatore di Linkedln, considera il punto fondante del suo lavoro: connettere le persone alle opportunità. L’idea è che attraverso LinkedIn i professionisti potranno anche studiare, formarsi e crescere per mettere le proprie conoscenze e competenze a disposizione delle aziende. Ha dichiarato Kim Celestre, analista di Forrester:

“Quella di LinkedIn è un’azione intelligente perché aumenta il valore di quanto viene offerto ai suoi utenti, siano essi reclutatori, persone in cerca di lavoro o lavoratori che vogliono migliorare le proprie conoscenze e avanzare in carriera. Questa acquisizione aiuterà inoltre LinkedIn a espandersi nelle scuole e in altri settori lavorativi e governativi che utilizzano la piattaforma di Lynda.com per importanti programmi di eLearning”.

 

Vantaggi dell’acquisizione di Lynda

Va notato innanzitutto che questa mossa rientra in un mercato in piena espansione, quello delle certificazioni professionali e dell’insegnamento online, che di per sé costituisce già un vantaggio competitivo. Entrambe le aziende, inoltre, potranno trarre ulteriore vantaggio da questa operazione: mentre Lynda otterrà un ampio pubblico di riferimento, irrobustirà anche le funzionalità e l’utilità dei servizi Linkedln, che a sua volta offrirà ai suoi utenti i corsi di formazione e tutorial attraverso video-lezioni, dirette streaming, materiali didattici in formato slide, tutti contenuti multilingue che verranno forniti anche in base ai requisiti richiesti nelle offerte di lavoro a cui vorranno candidarsi. Integrando i tutorial e i corsi di Lynda nella sua piattaforma, LinkedIn potrebbe quindi aumentare la frequenza degli accessi al suo portale, la fidelizzazione dei suoi membri e la quantità di tempo che essi passeranno sulle sue pagine.

La portata di un tale successo dipenderà anche dal modo in cui LinkedIn integrerà e promuoverà il catalogo di 3.500 corsi video online messi a disposizione attualmente da Lynda. “Più stretta sarà questa integrazione, migliore sarà l’esperienza per gli utenti dei due servizi”, ha dichiarato la fondatrice di Lynda, Kim Celestre, secondo la quale LinkedIn si troverà di fronte tre grandi opportunità da sfruttare una volta concluso l’accordo.

LinkedIn, infine, potrebbe mostrare sui profili dei suoi utenti una barra di stato per indicare la percentuale di progresso nei corsi online di Lynda e offrire dettagli sulle specialità e le conoscenze acquisite grazie a essi, integrando quindi direttamente l’eLearning come opportunità e avanzamento di carriera.

Sostenibilità del modello eLearning

La notizia che Linkedln si sia attivata anche sui percorsi di formazione professionale è importante anche perché mette a frutto un’intuizione che riguarda l’evoluzione del web e delle tecnologie innovative a disposizione dell’utente, capaci di integrarsi con le soluzioni attuali e rispondere sempre più alle domande dei mercati nascenti fondati sul networking. Secondo lo studio “Sostenibilità sociale dell’eLearning” dell’Università degli Studi di Cagliari, gli strumenti del web 2.0, già oggi, consentono all’eLearning di proporre ambienti di apprendimento centrati sull’utente, protagonista nella costruzione del suo percorso e capace di seguire interessi didattico-formativi non su piani precostituiti, ma sulla creazione informale di percorsi che scaturiscono dall’interazione in rete e dalla partecipazione ad attività condivise a blog, forum o chat, segnando l’evoluzione:

dal Virtual learning environment al Personal learning environment, cioè  dall’uso in via esclusiva delle piattaforme LMS o LCMS alle nuove tecnologie provenienti dalle risorse che ognuno può reperire e produrre sul Web

dall’apprendimento formale standardizzato all’apprendimento informale personalizzato con l’eLearning 2.0

dall’uso di ambienti chiusi all’uso dei social network per lo sviluppo e la condivisione della conoscenza.

Nell’eLearning ciò che si avvicina maggiormente a una concreta rete sociale sono le comunità di pratica caratterizzate da un condiviso ambito di interessi, dalle interazioni tra i componenti, dall’apprendimento in gruppo e dallo sviluppo di un comune catalogo di risorse. Infatti, una comunità di pratica è costituita dai tre elementi del Campo tematico, della Community  e dalla Pratica, all’interno della quale l’apprendimento diventa un vero e proprio evento sociale.

Anche nel libro La sostenibilità didattico-formativa dell’e-learning. Social networking e apprendimento attivo, Guglielmo Trentin sottolinea come l’apprendimento attivo e l’intensa interazione sociale siano due ingredienti essenziali per elevare qualitativamente un qualsiasi percorso formativo e che l’uso del social networking a supporto dello studio collaborativo permettano l’apprendimento collaborativo a rete, oltre che in rete.

Le dimensioni della sostenibilità dell’eLearning non chiamano in causa, però, solo i fruitori dei contenuti ma anche la formazione dei docenti così come tutte le connessioni con la collaborazione in rete, dagli aspetti della progettazione del prodotto a quelli della sua comunicazione, l’utilizzo dei metodi wiki nell’organizzazione e della valutazione e i processi strategici di co-writing, senza considerare quanto questo significativo modello emergente possa portare contenuti utili, conoscenza e competitività anche in luoghi di svantaggio per l’accesso alla formazione professionale offline.

Quale futuro per il social networking che si fonde con l’eLearning

In un mondo sempre più interconnesso e collaborista, che scommette tutto sui mercati digitali, di certo tutto questo fa già pensare alla nascita di un grande eCommerce di didattica per mano del grande professional network  – e che probabilmente non piacerà ad Amazon &co. –  vista anche la logica di vendita basata sulla qualità dei contenuti in rapporto ai feedback degli utenti. Nel frattempo, speculiamo un po’ sul nome che avrà questo nuovo mondo: magari Linkda?

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