Daniele Barbone

44 anni. Di mestiere imprenditore nel settore green economy. Senza una storia da atleta un bel giorno, in età adulta, ha scoperto la corsa a piedi. Se credete che sia andata come nel film Forrest Gump vi sbagliate di grosso. È stata una fatica tremenda. E passo dopo passo è riuscito a spostare i suoi limiti. È così che ha corso tutte le maratone del circuito World Marathon Majors, tra i primi 300 a completarlo. Insignito del Six Star Finisher a riconoscimento di “prestazioni e dedizione eccezionali“. Per due volte ha completato la 100 Km del Sahara. Edizione del 2014 in Tunisia ed edizione 2015 nel Sahel in Senegal. Si cimenta anche in imprese di podismo considerato “estremo”. In solitaria il Judean Desert nel 2014, il Jesus Trail nel 2015 e la Death Valley in piena estate del 2016: sforzo, questo, considerato al limite per condizioni ostili. Testimonial del Cesvi contribuisce a campagne benefiche ed educative che usano lo sport come metafora della vita di ogni giorno.

Tutti gli articoli

La pratica della corsa ci aiuta inesorabilmente a sconfiggere la fatica. O meglio a conviverci, perché la corsa in sé è l’esercizio di convincere il corpo a continuare in un gesto che, invece, tenderebbe spontaneamente ad esaurirsi. Ecco, dunque, la prima regola che si impara nella corsa e che serve nel lavoro. Non demordere, continuare […]