Giorgio Levi

Ex giornalista de La Stampa, e prima ancora di Mondadori, Retequattro, del gruppo La Repubblica-Finegil e di almeno altri 12 giornali. È stato anche un redattore di Topolino, incarico del quale va molto fiero ancora adesso. Oggi è Presidente del Centro Studi sul giornalismo Pestelli di Torino, il più importante istituto di ricerca in materia che esista in Italia. È consigliere dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte. Ha insegnato al master di giornalismo “Giorgio Bocca” dell’università di Torino, dove è stato anche membro del Comitato scientifico. E’ titolare del blog “Il Times” dedicato interamente al mondo dell’editoria e dei giornali. Ha fatto il giornalista perché a 7 anni ha visto “Dieci in amore", il film con Clark Gable e Doris Day. Per questo ha scritto “Volevo essere Jin Gannon” (Effedì Edizioni, Vercelli), romanzo in prima persona che narra il dietro le quinte di trent'anni della grande editoria italiana. Per il resto ama fumare il Toscano, annusare l’aria di primavera e soprattutto giocare a golf. È pessimo con i ferri, ma adora i campi irlandesi e scozzesi, tagliati dall’Oceano e sferzati dal vento. Sul fairway, in un giorno di pioggia e con con l’erba appena tagliata, sostiene di arrivare ad uno stato di beatitudine totale.

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In Italia ci sono 110 mila giornalisti, quasi il doppio degli Stati Uniti. Di questi 110 mila quelli che svolgono la professione, cioè che vivono di questo lavoro, sono meno di 30 mila. Gli altri hanno in tasca un tesserino d’iscrizione all’Ordine che non serve a nulla, se non a fregiarsi di una qualifica che non […]