“Ci dicevano che se fai la guerra perdi, perché il giorno dopo non vai più a lavorare”. C’è scritto proprio così nella testimonianza messa a verbale dalla Procura di Trani per bocca di una delle seicento donne intorno alle quali nel 2015 era scattata la denuncia dopo la morte di Paola Clemente, morta sui campi […]
Editoriale 106. Un palco per il lavoro
Nel giorno in cui l’Italia si continua a fratturare tra i sì e i no del Green Pass, tra le sigle violente con cui ormai qualsiasi gesto viene ricondotto ad appartenenze generaliste e, soprattutto, nel giorno in cui scioperi annunciati riempiono la legittimità delle strade, l’editoriale che sto iniziando a scrivere racconta, piuttosto, qualcosa che […]
Nel giorno in cui l’Italia si continua a fratturare tra i sì e i no del Green Pass, tra le sigle violente con cui ormai qualsiasi gesto viene ricondotto ad appartenenze generaliste e, soprattutto, nel giorno in cui scioperi annunciati riempiono la legittimità delle strade, l’editoriale che sto iniziando a scrivere racconta, piuttosto, qualcosa che unisce.
Un festival è di per sé un momento collettivo perché chiama all’appello le persone.
Nobìlita questo fa da quattro anni: sul palco mescola saperi, generazioni, geografie, mestieri, scenari, paure e progetti.
Nobìlita non è un convegno, non è un congresso.
Nobìlita è una piazza libera anche se ha la forma di un palco e i palchi dell’edizione 2021 sono ben tre: Ivrea, Imola, Bari, e un’Italia che si cuce da nord a sud.
Quello che non troverete dentro gli articoli di questo mensile sono frasi che mi sono appuntata velocemente mentre ascoltavo gli interventi dei relatori nelle diverse città. Frasi trascritte di corsa perché hanno avuto la prontezza di venirmi incontro meglio di altre o forse, semplicemente, di esser dette nel modo giusto.
Le trascrivo senza commento per non creare condizionamenti o vie di fuga.
Sono quattro frasi secche che raccontano alcuni nodi dell’Italia 2021 senza scadere in polemiche, giudizi, disaffezione. Un festival che funziona è quello che ha qualcosa di impellente da dire e che, nel farlo, ti prende per mano fino all’ostacolo successivo, una sorta di cane guida per non vedenti.
“È tempo di impadronirsi dei doni del nostro tempo: il digitale è il nuovo ascensore sociale”
Massimo Russo, Direttore Esquire Italia
“Qui stiamo correndo il rischio dell’efficientismo politico”
Alessandro Gilioli, Direttore Radio Popolare
“Abbiamo bisogno, ormai, di città con servizi commerciali e con servizi umani”
Cleto Corposanto, Sociologo
“La sicurezza del lavoro interessa a pochi in Italia. Alla fine conta di più la tragedia raccontata, la morbosità sulle vite private sbattuta in prima pagina”.
Claudio Micalizio, Direttore Radio Roma
Il viaggio di Nobìlita si chiude a Bari il 26 ottobre per una tappa interamente dedicata ai giovani, agli studenti, al mondo universitario e all’orientamento al lavoro: per chi cerca piazze e non conflitti.
www.nobilitafestival.com
Photo credits: Domenico Grossi. Officina H, Ivrea
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