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Finte guide turistiche o veri difensori del David?

Finte guide turistiche o veri difensori del David?

La Toscana, punta di diamante del turismo italiano, attraversata sempre più dall'abusivismo di guide turistiche fasulle e tour operator fantasma. Nella voce di una guida ufficiale fiorentina l'appello a preservare una culla di tesori troppo spesso data in dono a chi non sa apprezzarla.

Un fiume in piena che si riversa tra i vicoli della città. Ogni angolo, ogni via, ogni cosa è invasa. Come lava incandescente che inonda tutto, lo spazio, il respiro. È la folla di turisti. L’estate è arrivata scansando una primavera che non voleva lasciar spazio al caldo richiamo di giugno. Ma ora ci siamo.

Potreste scoprire curiosità incredibili dal sondaggio Annoying Travel Habits, annualmente pubblicato dalla piattaforma di prenotazioni Agoda, uno degli agenti di viaggio online in più rapida crescita e anche riconoscervi in qualche cattiva abitudine. Agoda ha interpellato direttamente i suoi clienti per avere un riscontro diretto e sincero, mirato a capire quali fossero le maggiori cause dei fastidi tra i viaggiatori, vittime e carnefici di tali brutti comportamenti.

Scopriamo così che i viaggiatori rumorosi sono tra i più insopportabili, ricoprendo un sostanzioso 57% tra gli intervistati; seguono i viaggiatori incollati ai loro cellulari per il 47%, distanziati per pochissimo dai turisti insensibili alle sfumature culturali con un bel 46%. Sembra invece che i selfie siano considerati una prassi ordinaria: vediamo infatti come i gruppi di mass tour e selfie-taker ricoprano rispettivamente il 36% e il 21%.

 

Tutto ciò farebbe anche sorridere se non fosse che il rispetto degli altri è qualcosa di ancora troppo sottovalutato, ed è evidente che non basta visitare luoghi permeati d’arte per diventarne reali estimatori. Sono comunque tutte dinamiche con le quali noi italiani dobbiamo saper convivere, poiché ogni anno ondate di turisti prendono d’assalto il nostro Paese. Lo testimoniano i dati raccolti dagli enti di settore.

 

Tra irregolari e iperabilitati: le necessità delle guide turistiche a Firenze

Federalberghi (Federazione delle Associazioni Italiane Alberghi e Turismo) insieme a EBNT (ente Bilaterale Nazionale del Turismo) e a Incipit, ci offre un’inedita visione dell’economia del turismo in Italia. Le buone performance del turismo internazionale negli anni 2017-2018 hanno contribuito favorevolmente alle entrate nel settore turistico del Bel Paese. Il 2017 è stato contrassegnato da grandi flussi di turisti internazionali in Italia, con un incremento del 6,5% delle spese dei viaggiatori stranieri.

Al pari dell’intero sistema economico, l’economia delle imprese turistiche ha continuato a crescere nel 2018, seppur a ritmi minori rispetto all’anno precedente. Facile intuire come anche l’occupazione ne abbia beneficiato. Le aziende di settore continuano a investire nella crescita e riqualificazione dei loro dipendenti grazie alle ottime performance del settore turistico.

È noto che il peso del turismo in Italia e delle figure lavorative a esso collegate siano rilevanti soprattutto ora, quando le stime di crescita del PIL si avvicinano paurosamente allo 0%, per alcuni addirittura con un trend in flessione per il 2019 pari al -0.2% (dati Ocse). Nella guerra di promesse politiche che imperversa da troppo tempo non ci siamo forse accorti che i settori sui quali si dovrebbe investire stanno subendo colpi bassi e tagli fin troppo severi: la scuola, la formazione e la sanità, per citare i più importanti. Il turismo potrebbe essere un’ancora salvifica se non fosse per la legislazione, che per questo settore presenta forti lacune. Soprattutto per una delle figure più importanti in questo panorama: la guida turistica.

Il decreto legge del 12 luglio 2018, n. 86, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.188 del 14 agosto 2018, ha assegnato le competenze in materia di turismo al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo (MiPAAFT). Ad oggi le procedure in materia di bandi ed esami per le abilitazioni all’esercizio delle professioni turistiche sono svolte da ciascuna regione secondo le proprie normative.

Firenze rimane punta di diamante del turismo in Italia. Eppure, quest’anno l’indagine CST per Assoturismo Confesercenti rivela un trend in flessione. I problemi trovano riscontro anche nelle parole di Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti, che tra le sue valutazioni riconosce come la spinta propulsiva degli anni scorsi si stia esaurendo, favorendo il riemergere di problematiche irrisolte del settore, dalle carenze infrastrutturali all’abusivismo. Messina riscontra quindi un forte bisogno di interventi incisivi, atti a individuare e tutelare le figure professionali del turismo.

Così, non mi sono sorpresa quando sui quotidiani fiorentini qualche giorno fa ho trovato la notizia dei controlli partiti nel capoluogo toscano da parte di una guida ufficiale di Firenze, insieme agli agenti del Reparto Amministrativo della Polizia Municipale, per accertare la presenza di guide turistiche abusive.

Il fenomeno delle guide turistiche irregolari sta dilagando in tutta Italia e soprattutto in questa meravigliosa città, culla del Rinascimento italiano. I social media, inoltre, spesso traghettano una pratica promozionale che favorisce l’abusivismo di false guide; un meccanismo troppo poco controllato, dove il gioco dei prezzi al ribasso trova terreno fertile. Il danno è intuibile, nei confronti di professionisti del settore che esercitano regolarmente la professione – e dei turisti, che inconsapevolmente vengono riempiti di informazioni inattendibili. Ma non è solo il fenomeno dell’abusivismo a preoccupare.

Nel 2018 si è tenuta la manifestazione nazionale dell’Associazione nazionale Guide Turistiche (AGT), davanti alla sede del Consiglio regionale della Toscana, a Firenze, per protestare contro l’illegittimità della pratica dei corsi per l’abilitazione alla professione di guida turistica nella regione Toscana: corsi formativi gestiti da enti privati per il rilascio dell’abilitazione, organizzati dalla stessa regione, atti a consentire poi lo svolgimento della professione nel resto d’Italia. Secondo i rappresentanti di categoria, conseguire un titolo a Firenze o Lucca con l’abilitazione in tutto il territorio nazionale non solo sminuirebbe la dignità di un ruolo così importante, ma non potrebbe garantire la qualità della preparazione di una persona in altri siti italiani, innescando un progressivo degrado del ruolo di guida turistica.

Secondo l’AGT deve essere previsto obbligatoriamente un esame di Stato dedicato, con conseguente abilitazione attraverso esame e bando pubblico, escludendo la formazione da parte di enti privati. La necessità è quindi quella di una normativa nazionale che garantisca un iter strutturato e ben definito, promuovendo una corretta divulgazione del patrimonio italiano e un riordino giuridico della professione.

Nel 2018 le guide turistiche in Toscana risultano complessivamente 3.304, distribuite nei centri di maggior afflusso. Numeri destinati ad aumentare.

 

Il mestiere di guida turistica

Mi addentro nel problema quando parlo con Paola De Felice, guida turistica ufficiale di Firenze, nel senso pieno del termine. Inizia la sua attività diversi anni fa; oggi è quindi un’affermata professionista del settore, e grazie a lei esploro un universo che da turista forse non avevo mai considerato. Mi regala le sue esperienze e gli aneddoti più diversi, a volte felici, altre volte purtroppo meno edificanti.

Quello di guida turistica è un lavoro di cuore. Espone al contatto diretto con persone provenienti da diversi luoghi del mondo, e mi chiedo quale sia la spinta che porta a esercitare una professione come quella. Paola mi risponde sorridendo: “Be’, io amo il mio lavoro. Le persone, i musei, le opere d’arte sono la mia vocazione; poter raccontare ogni cosa, ogni accadimento storico è ciò che più mi piace. Sicuramente a fine giornata sono stanca, anche perché i turni a volte sono lunghi e devono essere riorganizzati con poco preavviso, ma non sostituirei mai il mio lavoro con un altro”.

Pazienza, dedizione e resistenza fisica sono solo alcuni dei requisiti richiesti alle guide turistiche. Quando siamo in vacanza a divertirci c’è sempre qualcuno che lavora dietro le quinte per noi, persone che si muovono non viste per garantirci ottimi servizi, in luoghi dove i problemi apparentemente non esistono.

La grande bellezza del territorio italiano richiede una sensibilità particolare che a volte un turista non ha. Occorre una responsabilità maggiore, una coscienza capace di riconoscere il valore di una terra sensibile e sincera. Una forte realtà centralizzata attiva a livello nazionale, unita e sistemica, che come un regista diriga l’intricata trama del turismo nel nostro Bel Paese, garantendo così sicurezza sia per chi arriva sia per chi già risiede in un luogo straordinario e unico come l’Italia.