Hard Fun con LEGO© Serious Play©

Se osservate un bambino mentre gioca al suo gioco preferito, molto probabilmente lo vedrete serio e concentrato. Ha perso la nozione del tempo, difficilmente qualcosa di esterno al suo gioco potrà distrarlo. Si sta divertendo! Ora pensate a quand’è stata l’ultima volta che avete provato la stessa sensazione, ed in particolare all’ultima volta che avete provato […]

Se osservate un bambino mentre gioca al suo gioco preferito, molto probabilmente lo vedrete serio e concentrato. Ha perso la nozione del tempo, difficilmente qualcosa di esterno al suo gioco potrà distrarlo. Si sta divertendo!

Ora pensate a quand’è stata l’ultima volta che avete provato la stessa sensazione, ed in particolare all’ultima volta che avete provato questa sensazione nel vostro contesto lavorativo. Difficilmente vi sarà capitato di provare queste sensazioni durante una riunione di lavoro. Se poi avete avuto il piacere di partecipare ad una mega riunione strategica di otto ore, sapete anche come ci sente dopo: sfiniti, con un bel mal di testa e una sensazione di malessere e di disagio. Siamo stanchi e di solito abbiamo la sensazione di aver sprecato le nostre energie.

Sensazioni molto diverse da quelle che si provano ad esempio dopo una corsa o un’attività sportiva che al momento ci lascia quasi senza forze ma che al tempo stesso, stimolando la produzione di endorfine, ci procura una sensazione di benessere e piacere. Siamo stanchi ma soddisfatti di come abbiamo utilizzato le nostre energie.

Hard Fun e la fine dell’80/20

Hard Fun è la sensazione che mette insieme il divertimento serio e concentrato del bambino con la stanchezza che dà benessere. E hard fun è la sensazione che si prova durante e dopo un workshop LEGO© Serious Play©.

LEGO© Serious Play© nasce per eliminare le riunioni 80/20, cioè quelle riunioni dove l’80% del tempo e dei contenuti è utilizzato e controllato dal 20% delle persone che partecipano alla riunione.

Quelle riunioni dove ci sono un paio di persone che monopolizzano la discussione, mentre gli altri si limitano (forse) ad ascoltare chiedendosi perché stanno partecipando alla riunione, o peggio si trovano a pensare alla lista della spesa o alla partita di calcetto. È una metodologia di facilitazione di riunioni oltre che un processo di comunicazione e problem-solving dove le persone vengono guidate attraverso una serie di domande esplorando in profondità l’argomento centrale della riunione. Ottenendo quindi riunioni 100/100, cioè dove il 100% del tempo e del contenuto è utilizzato dal 100% dei partecipanti.

Questo perché il principio fondante di LEGO© Serious Play© è che le persone sono la chiave del successo di un’azienda e devono avere la possibilità di esprimersi al meglio.

Purtroppo nelle aziende il ruolo chiave delle persone viene spesso disatteso. Secondo alcuni studi fatti negli ultimi anni, la soddisfazione dei lavoratori è ai minimi storici e in continua discesa, lo stesso trend vale per il coinvolgimento e l’impegno sul luogo di lavoro. È stato calcolato che, solo negli Stati Uniti, questo atteggiamento dei lavoratori costa più di 300 miliardi di dollari di mancata produttività alle aziende.

Per questo, per usarlo, servono manager coraggiosi. Coraggiosi perché devono essere disposti coinvolgere le persone, accettando il loro punto di vista anche quando i vari punti di vista non sono allineati. Anzi, soprattutto favorendo l’emergere di punti di vista diversi perché è in questi contesti che facendo conversazioni “sane” le aziende, i team e le organizzazioni riescono ad evolversi ed innovare.

Un metodo originale perché favorisce conversazioni sane e profonde e ci riesce grazie all’utilizzo del gioco serio.

Il Gioco Serio

Il gioco serio non è evasione dal lavoro ma è liberarsi della routine del pensiero di tutti giorni e liberarsi dell’inerzia che ci porta a immaginare sempre le stesse soluzioni (poco utili) ai soliti problemi. Giocare seriamente significa utilizzare il gioco con un fine e un obiettivo preciso. Significa sfruttare il gioco come tecnica di evoluzione e di trasformazione. Siamo cresciuti grazie al gioco e, per natura, l’uomo continuerebbe a giocare anche da adulto; molte volte, però, ignoriamo purtroppo la potenza trasformativa del gioco.

Citando Stuart Brown: “Il gioco è il nostro modo naturale di adattamento e di sviluppo di nuove competenze acquisite. È il gioco che ci prepara agli imprevisti e che ci mantiene capaci di fare felici scoperte e di cogliere nuove opportunità”.

Il gioco ci spinge al limite e ci aiuta ad esprimere al meglio il nostro potenziale. Sempre citando Brown: “Quando smettiamo di giocare smettiamo di crescere e in quel momento prendono il sopravvento le leggi dell’entropia”.

Tramite questo tipo di gioco possiamo esplorare, simulare, immaginare, testare la realtà complessa. Questo ci permettere di “vivere” l’esperienza e di tirare fuori risultati straordinari se messi a confronto con una riunione strategica tradizionale.

I mattoncini LEGO© sono un optional?

Come è facile immaginare, qui si usano i celebri mattoncini e lo si fa poggiandosi su basi scientifiche. Come ad esempio le teorie del costruzionismo e costruttivismo. Quando impariamo o elaboriamo un concetto nuovo, quello che facciamo è crearne un modello mentale che ci aiuta ad interpretare e comprendere meglio la complessità della realtà. L’elaborazione e la comprensione avviene in modo estremamente più efficiente se contemporaneamente ci troviamo a costruire un modello fisico e tangibile di questa realtà.

Ed è proprio in questo modo che funziona il “core process” LEGO© Serious Play©:

– il facilitatore pone una domanda;

– per rispondere alla domanda tutti costruiscono un modello dando un significato ai vari pezzi mentre costruiscono;

– tutti raccontano il loro modello agli altri;

– emergono domande e riflessioni sui modelli;

Costruire un modello con questi mattoncini ci permette di sfruttare a pieno la forte connessione che c’è tra le nostre mani e il nostro cervello.

L’evoluzione dell’essere umano nei millenni è stata scatenata dalla possibilità che l’uomo ha di utilizzare le mani per plasmare il mondo che lo circonda, questo ha fatto sì che oggi le mani siano la parte del corpo più connessa con tutte le aree del nostro cervello, razionali e irrazionali. Grazie a questo possiamo dire che le mani sono il motore di ricerca del nostro cervello e durante un simile workshop si scopre spesso che le mani conoscono cose che non sapevamo di sapere.

Chi vi ha partecipato almeno una volta, facilitato secondo i principi della metodologia, sa quanto il “gioco serio” sia tutt’altro che frivolo e che non stiamo parlando di un team building ma di come affrontare ed esplorare in modo profondo problemi e strategie coinvolgendo le persone e stimolando la sensazione di hard fun.

Non guarderete più quel mattoncino con gli stessi occhi.

(Photo credits: Leonora Giovanazzi).

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