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Settore: Concessionarie Auto



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



Contenuti e contesto lavorativo:&nbsp;Vernocchi Auto, gruppo di 5 concessionarie auto Peugeot, Land Rover Jaguar e Multimarca usato, ha dato mandato a SCR di selezionare un Responsabile Amministrativo e del CDG.



Il professionista, assieme al suo team, dovrà occuparsi con competenza, puntualità e responsabilità del coordinamento e del controllo delle attività contabili ed amministrative di tutte le filiali, compresa la redazione dei bilanci periodici ed annuali garantendo il rispetto dei principi contabili e della normativa fiscale e presidiando l&#8217;area del controllo di gestione e la relativa reportistica periodica per le case automobilistiche.



Alla risorsa verrà inoltre affidata la responsabilità di gestire i rapporti con il commercialista, nonché di sovrintendere la tesoreria.



Luogo di lavoro:&nbsp;Rimini



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



Titoli di studio: Diploma di Ragioneria o Laurea in Economia e Commercio



Caratteristiche ricercate:&nbsp;Si ricercano professionisti residenti in Romagna o Provincia di Pesaro con almeno 3 anni di esperienza nel ruolo ed abituati ad un confronto costante con il vertice aziendale. Il candidato inoltre deve essere in grado di ottimizzare sistemi di controllo di gestione e coordinare le risorse fungendo da riferimento tecnico competente in materia amministrativo/contabile.



Contratto offerto: Tempo indeterminato, CCNL del Commercio, livello Primo. Range di RAL previsto 45/55k



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/responsabile_amministrativo_e_cdg_144718/it/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

Responsabile amministrativo e CDG

Luserna San Giovanni è un piccolo Paese in provincia di Torino che secondo gli ultimi dati demografici ufficiali forniti dall’Istat conta poco più di 7.000 abitanti.



Caffarel ha un suo stabilimento proprio qui, che dà lavoro a 331 persone. Ma la notizia di questi giorni è che 90 di loro rischiano il licenziamento: 45 dagli uffici e altri 45 dalla produzione. Per la maggior parte, donne.



La prima assemblea dei lavoratori con le organizzazioni sindacali per discuterne si è tenuta martedì 8 giugno.



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<h2>Pandemia e vendite in perdita: tra Lindt e Caffarel i conti non tornano</h2>



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Caffarel è un marchio che tra cinque anni spegnerà duecento candeline, fondato nel 1826 con l’apertura della prima bottega a Torino, quando l’Italia unita ancora non c’era. Durante la guerra reperire il cacao era assai difficoltoso; così Caffarel inventò il gianduiotto unendo al cacao le nocciole piemontesi tostate.



Un pezzo di storia, un patrimonio culturale del nostro Paese che boccheggia: Caffarel è un marchio storico del Piemonte, dove ha il suo cuore, anche se dal 1998 la multinazionale svizzera Lindt ne ha acquisito la proprietà.



In Italia, Lindt è presente a Induno Olona – in provincia di Varese – con stabilimento di produzione e canale retail dedicato alla vendita al pubblico. Inoltre detiene il 100% di Caffarel SpA con sede, come detto, a Luserna in provincia di Torino.



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<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter size-full is-resized"><a href="https://www.informazionesenzafiltro.it/wp-content/uploads/2021/06/immagine_2021-06-05_085750.png"><img src="https://www.informazionesenzafiltro.it/wp-content/uploads/2021/06/immagine_2021-06-05_085750.png" alt="" class="wp-image-44961" width="746" height="57" /></a><figcaption>Fonte: sito istituzionale Lindt &amp; Sprüngli SpA</figcaption></figure></div>



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Essendo un gruppo globale, la multinazionale svizzera opera in tutto il mondo e ha generato nel 2020 un totale di vendite pari a 4,017 miliardi di CHF, di cui 2,01 miliardi in Europa, 1,54 miliardi in Nord America e 0,47 miliardi nel resto del mondo.



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<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter size-full is-resized"><a href="https://www.informazionesenzafiltro.it/wp-content/uploads/2021/06/immagine_2021-06-05_085900.png"><img src="https://www.informazionesenzafiltro.it/wp-content/uploads/2021/06/immagine_2021-06-05_085900.png" alt="" class="wp-image-44962" width="589" height="403" /></a></figure></div>



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Secondo l’ultimo report finanziario relativo all’anno 2020, pubblicato dallo stesso gruppo, la multinazionale svizzera ha registrato un totale di vendite pari a circa 4 miliardi di CHF rispetto all’anno precedente, il 2019, in cui le vendite totali erano state pari a poco più di 4,5 miliardi di CHF. Una perdita del 6,1% e un utile operativo che dal 2019 al 2020 ha fatto registrare una diminuzione da 593 a 420 milioni di CHF, passando dal 13,2% al 10,5%.



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<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter size-large is-resized"><a href="https://www.informazionesenzafiltro.it/wp-content/uploads/2021/06/immagine_2021-06-05_090120.png"><img src="https://www.informazionesenzafiltro.it/wp-content/uploads/2021/06/immagine_2021-06-05_090120-1024x805.png" alt="" class="wp-image-44965" width="659" height="518" /></a></figure></div>



<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter size-large is-resized"><a href="https://www.informazionesenzafiltro.it/wp-content/uploads/2021/06/immagine_2021-06-05_090252.png"><img src="https://www.informazionesenzafiltro.it/wp-content/uploads/2021/06/immagine_2021-06-05_090252-615x1024.png" alt="" class="wp-image-44966" width="308" height="512" /></a><figcaption>Fonte: sito istituzionale Lindt &amp; Sprüngli SpA</figcaption></figure></div>



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<h2>Caffarel, annunciati 90 esuberi: levata di scudi dai sindacati</h2>



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Nello specifico, in Italia lo sviluppo delle vendite ha registrato una perdita del 24,3%, e questo – secondo il report stilato dalla multinazionale svizzera – a causa delle misure pandemiche adottate dal nostro Paese. Ciò ha generato un forte impatto sul canale distributivo e di vendita diretta dei prodotti: nello specifico, con Caffarel si è tentato di rilanciare il marchio puntando sulla tradizione di produttore di cioccolato con nocciole di alta qualità.



Evidentemente l’operazione rilancio, muovendo solo &nbsp;la leva del marchio heritage (sempre da quanto si evince nel report finanziario della casa madre), non è stata sufficiente per risollevare le sorti di Caffarel e dei suoi lavoratori.



Infatti il 1° giugno scorso, presso l’Unione Industriale di Torino, tra azienda e organizzazioni sindacali si è tenuto il primo incontro tra le parti, nel quale l’azienda ha comunicato ai sindacati le sue intenzioni riguardo i 90 esuberi in Caffarel.



Caffarel ha attivato così una procedura di cassa integrazione straordinaria: 90 esuberi tra i full time equivalent (per il momento vige ancora il blocco dei licenziamenti), con i sindacati disponibili a ragionare per rivedere l’organizzazione del lavoro e la produttività degli stabilimenti, ma non sui licenziamenti tout-court. Per l’azienda la modalità da utilizzare è la cassa integrazione; per i sindacati sono invece i contratti di solidarietà.



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<h2>Lara Calvani, FLAI CGIL: “Lindt ha investito in Caffarel, ma ha sbagliato politica commerciale. Non possono pagare i lavoratori”</h2>



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A Luserna, nello stabilimento Caffarel, i lavoratori sono impegnati durante l’intera giornata dell’8 giugno nelle diverse assemblee indette dalle organizzazioni sindacali, partendo dalle 8.00 del mattino per arrivare fino a sera inoltrata.



SenzaFiltro ha contattato Lara Calvani, segretaria generale della FLAI CGIL di Torino (la FLAI è la categoria sindacale che rappresenta, oltre ai lavoratori agricoli, anche quelli dell’industria di trasformazione alimentare).



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Qual è la situazione emersa durante l’assemblea, qual è il sentimento dei lavoratori?



Le assemblee fino a questo momento ci hanno dato pieno mandato. Siamo usciti dalle assemblee con una dichiarazione di stato di agitazione e abbiamo avviato le procedure elettorali per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie. L’anno scorso con la pandemia le avevamo rinviate; ora ci sono le condizioni per poterle organizzare, e diventano indispensabili. Le lavoratrici e i lavoratori sono sconcertati, non si aspettavano una dichiarazione di esuberi da parte dell’impresa, ma sono coesi. Abbiamo già comunicato loro lo stato di agitazione, e che il 14 giugno incontreremo nuovamente l’azienda. Metteremo in campo tutto quello che c’è da mettere in campo, com’è normale che sia.



Quali sono a oggi le decisioni di Caffarel, e quanti sono gli esuberi previsti?



90 full time equivalent: 45 amministrativi e 45 lavoratori della produzione, ma essendoci molti lavoratori part time potrebbe voler dire che i lavoratori coinvolti nella procedura di esubero potrebbero essere più dei 90 dichiarati.



Secondo il sindacato è giustificabile questa situazione? Esiste un problema economico, o sono i soliti giochi finanziari di una multinazionale nei confronti di una sua associata – pur considerando che si parla di 13 milioni di debiti da parte di Caffarel?



Secondo noi in Caffarel esiste un problema da diverso tempo, e a mio avviso è un problema concreto: anno dopo anno Caffarel ha perso soldi, nonostante Lindt abbia continuato a ripianare. In qualunque azienda dopo tre o quattro anni di perdita di fatturato nel bene o nel male ci si interroga: l’unica giustificazione è quella di aver letteralmente dormito negli ultimi anni. Parliamo di un segmento di mercato, quello di Caffarel, che si è eroso nel corso del tempo: quello rappresentato dal canale Ho.Re.Ca. I prodotti Caffarel hanno un costo medio-alto perché sono di qualità, sono di pregio e costosi. Avrebbero dovuto interrogarsi su una diversificazione del segmento di mercato di riferimento, anche esportando quel prodotto, visto che parliamo di un’eccellenza italiana. Hanno sbagliato la politica strategica e commerciale negli ultimi anni, e queste scelte errate non le devono pagare i lavoratori, che hanno sempre fatto la loro parte accogliendo nel tempo tutte le richieste dell’azienda. Fermo restando che Caffarel, come giustamente facevi notare, ha registrato perdite intorno ai 13 milioni di euro solo nell’ultimo anno.



Quindi opposizione agli esuberi. Ma quali sono le proposte del sindacato?



Noi prima di tutto non vorremmo la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori, ma gestire la situazione con la solidarietà per poi partire con un piano di riqualificazione professionale importante, visto che dal nostro punto di vista ciò che manca maggiormente è la prospettiva: chiedono un sacrificio ai lavoratori senza mettere nero su bianco quale tipologia di investimenti intendano fare.



Nell’arco di dieci anni si sono succeduti almeno dieci manager diversi tra marketing, vendite e AD: ritiene che la gestione di tutti questi manager possa aver portato a questa situazione, o si tratta piuttosto di strategie errate operate negli anni da parte della capogruppo?



Se fossi stata in Lindt, già dieci anni fa avrei fatto tabula rasa di tutto il management provando fino a trovare la modalità giusta per risalire la china, prima di arrivare a intervenire con l’accetta come adesso, tagliando chi non c’entra nulla con questa politica aziendale. Strategie sbagliate di chi prende decisioni a livello manageriale, non certo dei lavoratori. Lasciami dire che il pesce puzza sempre dalla testa.



Questione anzianità: in Caffarel ci sono lavoratrici che superano i vent’anni di servizio e non hanno neppure un profilo LinkedIn. Vede di facile gestione l’eventuale rioccupabilità di queste persone, oppure si rischia di andare incontro a un problema sociale e territoriale?



Si andrebbe incontro senza dubbio a un problema sociale e territoriale se non si raggiungesse un accordo tra le parti: con la mobilità i criteri di legge sono quelli relativi ad anzianità di servizio e carichi familiari. Si intende che per procedere con l’individuazione delle “persone licenziabili” si va per esclusione, tutelando in primis quelli con maggiore anzianità di servizio e con figli; quindi a rischiare sono i più giovani. Questa è un’azienda che non ha fatto grandi assunzioni: Caffarel è un’impresa storica del territorio che fino a trent’anni ha anche premiato la politica famigliare, che alternava tornate di esodo a tornate di assunzione per sostituire chi lasciava il posto di lavoro. Esistono lavoratori con trent’anni di anzianità, ma sono comunque giovani di età perché hanno iniziato a lavorare precocemente. Considera che siamo nelle valli, in un territorio dove una volta terminata la scuola dell’obbligo andavi a lavorare.



Caffarel è un’azienda che per questa valle rappresentava quello che ha rappresentato Olivetti nel Canavese: il senso di appartenenza che c’è nei lavoratori all’interno della Caffarel è difficile da trovare altrove. Per quanto riguarda il discorso della mancanza di un profilo LinkedIn tra i lavoratori di Caffarel, ti ricordo che la procedura per metà è sugli impiegati: gli impiegati hanno una professionalità acquisita e hanno fatto in questi anni diversi corsi di aggiornamento professionalizzanti anche all’interno dell’azienda; oggettivamente qualcuno di loro potrebbe essere appetibile sul mercato del lavoro, però occorre spostarsi dalla valle, se non addirittura fuori dalla stessa Regione. Vero è che prima di vendere la pelle dell’orso sugli esuberi cercheremo di trovare delle soluzioni più graduali: la Caffarel poteva evitare questa strada, non ti nascondo che sono abbastanza basita da questo atteggiamento. Caffarel è sempre stata vista dai lavoratori come l’azienda sicura in cui si stava bene.



Sul tema della possibile rioccupabilità dei lavoratori della produzione, invece, intendiamo chiedere a Caffarel di riqualificare il personale per lavorare anche sulle nuove macchine su cui hanno investito nel 2019: la sfida è traghettare l’azienda nella trasformazione verso il digitale e verso il 4.0. Non puoi innovare solo comprando macchinari sempre più performanti senza lavoratori che sappiano lavorare con questi nuovi software, e quindi devi formarli.



Inoltre, noi dovremmo iniziare a ragionare sul tema dell’orario di lavoro: Caffarel lavora per Lindt, e quest’ultima attualmente gli gira il 65%-70% dei flussi di lavoro. Avendo la multinazionale svizzera saturato i propri stabilimenti, potrebbe spostare qui altri flussi di lavoro, visto che Caffarel si è dimostrata sempre flessibile e in grado di fare anche il lavoro supplementare. Siamo disponibili a ragionare anche a lavorare a ciclo continuo: a questo punto però non parliamo più di esuberi, ma di nuove assunzioni, guadagnando in qualità della vita e in occupazione. Questa è la sfida per i prossimi due-tre anni, e non solo in Caffarel.



Infine, non certo in ordine di importanza, teniamo conto che il 65%-70% di chi lavora in Caffarel è rappresentato da donne: questa è una scelta strategica della Caffarel perché l’estrusione del gianduiotto – fatto a mano – è una tipologia di lavoro da sempre collegato alle donne, perché hanno maggiore manualità e sono molto più precise. Ma oggi il mercato del lavoro non offre molto alle donne; figurarsi in una valle con uno spaccato come quello attuale.



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<h2>Isabella Bosio, lavoratrice Caffarel: “Noi sempre andati incontro all’impresa, ma ora non ci considera”</h2>



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Isabella Bosio è una lavoratrice della Caffarel di Luserna e rappresentante sindacale della FLAI CGIL. SenzaFiltro l’ha contattata alla fine della giornata dedicata alle assemblee coi lavoratori dello stabilimento. Lei è stata presente a tutte.



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Qual è il bilancio alla fine di questa lunga giornata, Isabella?



Abbiamo preso atto dei 90 esuberi dichiarati da Caffarel, che ha aperto la procedura per la cassa integrazione straordinaria: tieni conto che in azienda quasi il 70% della popolazione lavorativa è rappresentata da donne e i più giovani che ci lavorano superano i 40 anni. Il nostro prossimo incontro con l’azienda è fissato per il 14 giugno, anche se sembra che Caffarel rischi di arrivarci senza avere una propria idea in merito: occorrerebbe riqualificare il personale, visto che abbiamo impianti nuovissimi a fronte di investimenti effettuati da Lindt anche nel 2020, in piena pandemia. Senza dimenticare che anche nella primavera di quest’anno sono state effettuate ulteriori migliorie sugli impianti.



Voi lavoratori in Caffarel che idea vi siete fatti di tutti questi anni di cambiamenti a livello di management ?



Noi lavoratori il cambiamento maggiore l’abbiamo ravvisato in questi ultimi sette anni, nei quali ogni direttore di stabilimento che arrivava portava la propria idea senza che avessimo la percezione che ci fosse davvero un cambiamento concreto. Siamo arrabbiati perché comunque è impensabile che dopo tutto l’impegno messo da parte nostra in tema di disponibilità a fare straordinari, a lavorare a scorrimento sei giorni su sette, tutto questo continuo venire incontro alle richieste aziendali non ha ricevuto la giusta considerazione da parte dell’impresa, considerando altresì che è stato firmato l’ultimo accordo sugli straordinari su una linea solo due settimane fa. Per questo, in ogni assemblea che abbiamo tenuto nel corso della giornata, tutti i lavoratori hanno evidenziato la stessa perplessità. È innegabile che gli investimenti di Lindt su Caffarel ci siano stati, ma nonostante questo ci troviamo davanti a 90 esuberi. Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione, per il momento senza iniziative. Nel prosieguo delle trattative si vedrà come muoversi.



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In attesa del prossimo incontro tra le parti programmato per lunedì 14 giugno è auspicabile che si possa trovare una soluzione che integri una diversa e più efficiente organizzazione del lavoro, legata a una migliore produttività. Senza rischiare di vedere 90 tra lavoratrici e lavoratori perdere il lavoro in una valle in cui la Caffarel è nata e ha fatto la storia d’Italia, prima che l’Italia esistesse.



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Photo credits: ecodelchisone.it

Il gianduiotto al veleno di Caffarel: Lindt batte cassa, 90 licenziamenti e lavoratori in stato d&#8217;agitazione

Settore:&nbsp;Servizi alle Imprese
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
Per consolidata realtà di servizi, si ricerca una Risorsa da inserire nel comparto contabile della sede centrale, in cui si occuperà della corretta gestione del ciclo contabile, coordinandosi con due figure interne e con i colleghi delle sedi distaccate.
Luogo di lavoro:&nbsp;Forlì
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
Si ricercano candidati/e con 4/5 anni di esperienza tecnico/contabile all’interno di aziende o studi commerciali.
Titoli di studio: Diploma o Laurea, anche triennale, in ambito economico/contabile.
Contratto offerto:&nbsp;Contratto a tempo indeterminato. Il livello e l’inquadramento saranno valutati in base alla seniority posseduta.
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/impiegatao_amministrativao_144068/it/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

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SCR Consulenza

SCR è una società di consulenza autorizzata dal Ministero del Lavoro specializzata nella ricerca, selezione e sviluppo del Capitale Umano. SCR si distingue per: • Analisi approfondita delle esigenze del Cliente • Progettazione, proposizione e sviluppo soluzioni ad hoc • Conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro • Specializzazione, correttezza, riservatezza e lealtà • Coinvolgimento nel raggiungimento di obiettivi comuni concordati con il Cliente SCR grazie ad un team di consulenti selezionati ed esperti è in grado di garantire ai propri Clienti le migliori competenze e le sperimentate metodologie per acquisire, valorizzare, sviluppare e motivare il principale fattore strategico di ogni organizzazione: le PERSONE. SCR è nata grazie alla “Passione” di due psicologhe per il Lavoro, dal profondo rispetto per le Persone e dalla volontà di costruire progetti su misura per ciascun cliente.

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Impiegata/o amministrativa/o

Settore:&nbsp;Servizi alle Imprese Posizione Per consolidata realtà di servizi, si ricerca una Risorsa da inserire nel comparto contabile della sede centrale, in cui si occuperà della corretta gestione del ciclo contabile, coordinandosi con due figure interne e con i colleghi delle sedi distaccate. Luogo di lavoro:&nbsp;Forlì Requisiti Si ricercano candidati/e con 4/5 anni di esperienza [&hellip;]

Impiegata/o amministrativa/o - Informazione senza filtro

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Settore:&nbsp;commercializzazione materiale per l’impiantistica industriale.



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



Per conto di una PMI operante nella commercializzazione di materiale per l’impiantistica industriale si ricerca una risorsa che garantisca la corretta gestione del sistema qualità e della relativa documentazione nonché la gestione delle spedizioni in entrata e in uscita (italia – estero), in particolare la figura si occuperà di:



Ambito qualità:



<ul><li>Mantenere costantemente aggiornata la documentazione e le procedure del manuale qualità confrontandosi con la società di consulenza</li><li>Gestire le attività di audit annuali</li><li>Registrare correttamente a sistema i numeri seriali e i book dei certificati forniti dal produttore</li><li>Emettere i certificati dei materiali per i clienti</li><li>Gestire le non conformità</li></ul>



Ambito spedizioni:



<ul><li>Produrre e controllare i documenti necessari per il traposto e per la dogana</li><li>Mantenere i contatti con spedizionieri e corrieri</li><li>Sollecitare i fornitori per garantire il rispetto delle tempistiche concordate col cliente</li></ul>



La risorsa si occuperà inoltre della gestione della sicurezza per quel che riguarda la formazione obbligatoria dei dipendenti e i controlli delle manutenzioni periodiche.



Luogo di lavoro:&nbsp;Ravenna



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



Titoli di studio: Diploma di Scuola Superiore



Caratteristiche ricercate:&nbsp;Si ricercano candidati con esperienza nella gestione del sistema qualità e nella gestione delle spedizioni. In alternativa saranno tenute in considerazione candidature con esperienza nella gestione della qualità interessate a sviluppare competenze nell’ambito della gestione delle spedizioni. È richiesta una buona conoscenza della lingua inglese.



Contratto offerto: Tempo indeterminato CCNL Commercio, il livello di inquadramento e la RAL saranno valutati in base alle caratteristiche del candidato/a individuato.



saranno valutati sulla base all’esperienza.



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/addettoa_qualit_e_spedizioni_191433/it/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

Addetto/a Qualità e Spedizioni

“C’è chi dice no”, recita una delle tante poesie rock di Vasco Rossi. Già: come ci racconta l’imprenditore brianzolo Alberto Croci, alla <a href="https://www.informazionesenzafiltro.it/delocalizzazioni-vince-chi-fugge-il-governo-obbedisce-a-confindustria-insorgono-cgil-e-uil/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">delocalizzazione della produzione</a> si può rinunciare, si può dire no, anche se le tentazioni nei piccoli come nei grandi imprenditori restano forti.



La concorrenza con i Paesi limitrofi nel mercato del lavoro e nei servizi alle imprese (non solo Paesi dell’Est, ma anche Austria) non molla, anzi alimenta la caccia al risparmio sul costo del lavoro degli imprenditori più spregiudicati o dei grandi fondi d’investimento.



“Se i governi italiani non si decidono a mettere mano all’enorme costo dei disservizi e della pressione fiscale sulle imprese – osserva Croci – il fenomeno della delocalizzazione crescerà a dismisura. Siamo assediati da offerte che vengono dal Canton Ticino, dalla Romania, dalla ex Jugoslavia e dall’Austria, e in molti casi le agevolazioni fiscali e infrastrutturali sono invitanti. Ma prima di arrivare al punto, se me lo permette, voglio raccontarle la mia esperienza imprenditoriale in Brianza.”



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È proprio quello che le stavo chiedendo. Mi pare che lei abbia iniziato come operaio, o sbaglio?



No, non si sbaglia. Io sono del 1944 e ho iniziato a lavorare nel 1958. Sto parlando della mia terra, la Brianza: Erba, in provincia di Como, una cittadina a vocazione commerciale. Nel 1960 ho iniziato in un’azienda metalmeccanica come attrezzista, e intanto facevo una scuola serale di disegno tecnico. Nel 1965 la mia azienda è andata in crisi, non le dico il nome perché esiste ancora. Grazie a miei contatti in quell’anno sono stato chiamato a gestire un’altra azienda metalmeccanica e ci sono rimasto fino al 1996. Ero di fatto l’amministratore delegato. Dopo un’esperienza di cinque anni in un’altra azienda a Trieste, sono tornato nella mia Brianza perché ho trovato un’azienda interessante di otto dipendenti che produceva valvole per il settore energetico. Ed eccomi qui con la Techne, un’impresa che oggi conta cinquanta dipendenti.



È nel corso dell’ampliamento dell’azienda che ha avuto a che fare con il fenomeno della delocalizzazione? Ci racconti.



Ricordo bene quegli anni. Avevo la necessità di allargare gli spazi e per questo ho aperto un capannone nel 2012. Niente di speciale, dirà lei. E invece no: per aprire quel capannone è iniziata un’odissea burocratica che mi ha messo seriamente in crisi. Tenga conto che proprio in quegli anni ho ricevuto la prima proposta di delocalizzare una parte della produzione nel Canton Ticino. Le agevolazioni fiscali erano enormi e le regole di insediamento molto semplici: avrei dovuto stabilire un progetto che entro sessanta giorni sarebbe stato valutato e approvato da un garante che controlla i requisiti di accesso in Ticino.



Che cosa l’ha spinta a rifiutare l’offerta del Canton Ticino?



Cosa vuole che le dica? Forse le mie origini operaie. Come le dicevo io sono un imprenditore di prima generazione, ma ho iniziato come operaio. Così, malgrado l’odissea burocratica, decisi di restare in Italia; avrei dovuto mettere in grave difficoltà decine di famiglie. Tenga conto che si sarebbe trattato di un processo di delocalizzazione progressivo, all’inizio avrei tenuto due sedi ma poi spesso il trasferimento è totale. Una scelta di cui non mi pento, che si è ripresentata con un altro Paese nel 2017.



Si riferisce alla ricca Carinzia di cui mi accennava all’inizio della nostra conversazione? 



Sì, la Carinzia. Le confesso che nel caso della Carinzia ho fatto fatica a rifiutare la delocalizzazione di alcune produzioni in Austria. Io per ragioni culturali amo l’Austria, sono convinto che Teresa d’Austria abbia avuto un ruolo determinante nelle amministrazioni del Nord, e in particolare della Lombardia. È da loro che abbiamo imparato ad amministrare, ne sono convinto. Tra l’altro per sviluppare il modello geotermico nel quale avevo deciso di specializzarmi mi facevano ponti d’oro, con grossi vantaggi nella ricerca e nello sviluppo. Alla fine anche in quel caso restai in Italia, ma le dico sinceramente che non fui per nulla facilitato nella mia scelta dalle autorità italiane.



Una considerazione amara per il nostro Paese. Quali sono gli ostacoli a restare in Italia?



L’alto costo dei disservizi e la fiscalità. Molti pensano che la ragione della fuga di molti imprenditori sia il divario tra il costo del lavoro in Italia e quello nei Paesi limitrofi, ma dipende dal settore. Certo, nella manifattura il lavoro incide per il 50% sui costi di produzione, ma in settori come il mio incide soltanto per il 20%. L’INPS incide per il 37% sul costo del lavoro; l’INAIL costa molto senza dare nulla ai lavoratori. Ma la vera sanguisuga è la finanza pubblica, è la mancanza di infrastrutture. I disservizi hanno un costo meno visibile ma altissimo. Tornando al mio progetto geotermico, alla fine di un iter burocratico terribile, decisi di acquistare il terreno agricolo che venne trasformato in terreno industriale, ma lei non immagina nemmeno l’odissea per risolvere i problemi tecnico-burocratici.



Un’operazione simile a quella di un altro brianzolo, Silvio Berlusconi, nell’insediamento di Mediaset. Tutta la zona di Pioltello era terreno agricolo. Agli atti giudiziari, con un processo concluso in Cassazione con la condanna di Paolo Berlusconi, risulta che grazie a tangenti agli amministratori locali il terreno da agricolo fu trasformato in industriale.



Davvero? Brutta storia. Comunque non confondiamo le diverse origini brianzole: il Berlusconi è un brianzolo della zona di Monza, dunque di tradizione romana. Io sono un brianzolo di origine ambrosiana, tutta un&#8217;altra faccenda. Ma lei lo sa cosa fece Sant’Ambrogio lasciando Monza quando in pratica lo cacciarono dalla città?



No, non lo so. Me lo dica lei.



Si tolse le scarpe, le spolverò per bene e disse ai suoi discepoli che lo osservavano: “Non voglio portare neppure la polvere di Monza a Milano”. Questo tanto per dire che i brianzoli non sono tutti uguali.



Dopo questa divertente digressione, torniamo al suo cahier de doléances per fermare la delocalizzazione.



Bisogna che i governi si attrezzino con servizi a 360 gradi per facilitare il mondo delle imprese. Pensi alle Ferrovie Nord: da quanti anni si discute di una loro modernizzazione? Vedo in questi giorni che si discute di bollette ed energia. Speriamo che facciano qualcosa, perché come sanno molti imprenditori che vogliono restare in Italia, l’energia è un costo enorme, insostenibile se vogliamo essere competitivi con gli altri Paesi. Cambiando settore, prendiamo un tema scottante come quello dell’ILVA. Chi ha permesso, ai tempi dell’insediamento dell’ILVA, di costruire le abitazioni tutto attorno alla grande fabbrica? Io ricordo che quando andavo in ILVA per lavoro respiravo polvere, era terribile. Ora che fine faranno i 12.000 dipendenti? Si potrebbero citare decine di casi industriali, ma se lei va a vedere che cosa hanno in comune è la mancanza di servizi, la carenza di infrastrutture che facilitino lo sviluppo delle imprese. Quando dico che le imprese vanno protette penso anche al Made in Italy. Io non sono mai stato per i dazi, ma in alcuni settori industriali la concorrenza cinese è ormai devastante. Bisognerebbe almeno garantire che il Made in Italy venisse prodotto in Italia.



Alla fine di questa conversazione, mi permetta di farle due brevi domande politiche. Che cosa ne pensa dell’attuale presidente di Confindustria, e che cosa ne pensa di Mario Draghi?



Il presidente di Confindustria? Le posso rispondere sinceramente? A me sembra un chierichetto, uno senza spessore per occupare quel posto. Io, se lo vuole sapere, ci avrei visto bene un Bombassei. Per quanto riguarda l’attuale presidente del Consiglio, credo che grazie alla sua competenza abbia dato finalmente all’Italia un’immagine più credibile, in Europa non siamo più ridicolizzati. Però sono anche convinto che è circondato – a parte i ministri scelti da lui – da molti incompetenti spesso annidati nei 5 Stelle. È vero che Mario Draghi riesce a fare quello che vuole, ma nel suo esecutivo ci sono troppi scompensi.



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Photo credits: ladiscussione.com

L&#8217;imprenditore anti-delocalizzazioni: &#8220;Non è facile restare. Bonomi? Un chierichetto&#8221;

Settore: Alimentare
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
SCR ricerca, per conto di un’importante e articolata realtà operante nella lavorazione e commercializzazione di prodotti alimentari freschi, un professionista a cui affidare il ruolo di Controller.
La risorsa avrà la responsabilità, in collaborazione al CFO, di fornire un servizio di supporto economico–finanziario al management nel controllo del business e nel raggiungimento degli obiettivi.
Fra le attività nelle quali la risorsa sarà coinvolta ricordiamo l’organizzazione del budget e reporting, in particolare:
<ul>
<li>Elaborazione di budget e forecast e relativa mensilizzazione;</li>
<li>Analisi scostamenti;</li>
<li>Analisi investimenti;</li>
<li>Analisi per la direzione;</li>
<li>Previsioni di cash flow;</li>
<li>Organizzazione contabilità di magazzino;</li>
<li>Seguire progetti di rendicontazione per bandi/aiuti comunitari;</li>
</ul>
Luogo di lavoro:&nbsp;Ferrara.
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
Si ricercano professionisti con 3-5 anni di esperienza, che provengano da Società di Revisione oppure che abbiano maturato esperienza nel ruolo di Controller, all’interno di realtà organizzative strutturate.
Titoli di studio: Preferenziale laurea triennale o magistrale in ambito economico, tuttavia saranno considerati altri titoli di studio se consegue una comprovata esperienza nel ruolo.
Contratto offerto: Tempo indeterminato. Inquadramento e retribuzione saranno commisurati alla seniority maturata.
Altre informazioni:&nbsp;Preferibile residenza/domicilio in zona; saranno presi in considerazione anche candidati disponibili a trasferirsi.
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/controller_191115/it/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

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#Ferrara

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Controller

Settore: Alimentare Posizione SCR ricerca, per conto di un’importante e articolata realtà operante nella lavorazione e commercializzazione di prodotti alimentari freschi, un professionista a cui affidare il ruolo di Controller. La risorsa avrà la responsabilità, in collaborazione al CFO, di fornire un servizio di supporto economico–finanziario al management nel controllo del business e nel raggiungimento [&hellip;]

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Settore: farmaceutico



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



Tema Sinergie è una consolidata realtà in fase di forte espansione sul territorio nazionale e sui mercati esteri, specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni tecnologiche rivolte al settore ospedaliero e farmaceutico. La nuova risorsa sarà inserita nella Business Unit specializzata nella realizzazione di macchine e impianti per la produzione di farmaci.



Alla risorsa saranno affidate le seguenti responsabilità:



<ul><li>Analisi del processo farmaceutico del cliente attraverso lo studio delle specifiche tecniche fornite (URS – User Requirement Specification)</li><li>Realizzazione della documentazione tecnica a supporto della proposta economica: specifiche tecniche, documento di deviazione dalle URS, layout preliminare di macchina, Piping &amp; Instrumentation Diagram (P&amp;ID)</li><li>Calcolo dei costi di costruzione e progettazione</li><li>Contatto con i fornitori strategici</li><li>Gestione visite ai clienti in supporto agli Area Manager e Product Sales Specialist</li><li>Partecipazione a fiere ed eventi di settore</li></ul>



Luogo di lavoro:&nbsp;Faenza (RA)



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



È richiesta un’esperienza anche minima in campo progettuale o in ambiente tecnico commerciale.



È richiesta un’ottima conoscenza della lingua inglese e, preferibilmente, una buona conoscenza di una seconda lingua e la disponibilità ad effettuare trasferte a livello nazionale e internazionale.



È inoltre richiesta la conoscenza di software di progettazione 2D AutoCAD e di software di progettazione ibrida 3D (SolidEdge o similare).



Titoli di studio: Laurea in Ingegneria Meccanica, Ingegneria Energetica e Nucleare, Aereospaziale



Saranno tenuti in considerazione anche laureati in Ingegneria Chimica



Contratto offerto: Tempo indeterminato CCNL metalmeccanico. Il livello di inquadramento e la RAL saranno valutati in base al livello di seniority del candidato/a



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/presales_engineer_235032/it/">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

Pre-Sales Engineer

Settore:&nbsp;Alimentare



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



SCR ricerca per conto di una importante realtà del territorio, un/a manager a cui affidare la direzione risorse umane. Il/la professionista, rispondendo alla DG sarà chiamato/a a coordinare il team del comparto HR che si occupa di ricerca e selezione, formazione, amministrazione.



Il ruolo prevede un focus importante e strategico sulle responsabilità legate alla corretta pianificazione dei fabbisogni complessivi in termini di personale e la gestione delle relazioni sindacali. La posizione sarà chiamata a decisioni strategiche in termini di politiche del personale, piani di compensation &amp; benefit, definizione di piani di crescita delle risorse e sviluppo di competenze necessarie a un efficace ricambio generazionale.



Luogo di lavoro:&nbsp;Romagna



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



La figura ideale è un/a professionista che ha maturato esperienza in ruoli di responsabilità in ambito HR in aziende produttive di grandi dimensioni preferibilmente operanti nel settore alimentare, residente in Emilia Romagna o disponibile al trasferimento in Romagna.



Contratto offerto: Inquadramento e retribuzione saranno commisurati alla seniority della figura selezionata.



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/hr_manager_232226/it/">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

HR Manager

Settore Automotive
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
Per conto di una prestigiosa realtà di respiro internazionale operante nel settore delle lavorazioni plastiche in ambito automotive si ricerca un Direttore AFC a cui affidare la responsabilità di garantire la qualità e l’efficienza del comparto amministrativo-finanziario e del controllo di Gestione al fine di supportare la Direzione nel sistema di governo economico, fiscale, finanziario e legale. Nello specifico il professionista si occuperà:
<ul>
<li>Della pianificazione finanziaria strategica attraverso la gestione dei rapporti con i differenti istituti bancari</li>
<li>Di assicurare il corretto e puntuale adempimento di tutti gli obblighi amministrativi e fiscali</li>
<li>Della definizione delle politiche di bilancio</li>
<li>Di verificare la puntualità e correttezza dei bilanci infrannuali al fine di garantire sia il processo decisionale interno che il corretto flusso informativo coi vari stakeholder (con particolare attenzione alla clientela multinazionale)</li>
<li>Della ricerca e gestione di contributi regionali, statali ed europei in linea con i progetti di investimento tecnologico e di ricerca e sviluppo</li>
<li>Della supervisione del controllo di gestione</li>
<li>Di garantire il corretto flusso di informazioni fra tutte le aree aziendali</li>
<li>Della gestione, in collaborazione con le altre funzioni aziendali, di operazioni straordinarie</li>
<li>Della supervisione, coordinamento e sviluppo del team di lavoro</li>
</ul>
Luogo di lavoro:&nbsp;Comprensorio imolese
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
Requisiti:&nbsp;Si ricercano candidati con 8/10 anni di esperienza in realtà strutturare e con una forte internazionalizzazione. È richiesta una conoscenza fluente dell’inglese
Titoli di studio: Laurea in ambito Economico
<h2 id="h-altre-informazioni">Altre informazioni</h2>
Contratto offerto: Tempo indeterminato inquadramento dirigente e benefit auto ad uso promiscuo.
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/direttore_afc_234842/it/">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
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Direttore AFC

Settore Automotive Posizione Per conto di una prestigiosa realtà di respiro internazionale operante nel settore delle lavorazioni plastiche in ambito automotive si ricerca un Direttore AFC a cui affidare la responsabilità di garantire la qualità e l’efficienza del comparto amministrativo-finanziario e del controllo di Gestione al fine di supportare la Direzione nel sistema di governo [&hellip;]

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Settore aziendale: Sistemi elettronici



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



SCR cerca per conto di un’azienda che opera nel mercato della microelettronica con presenza internazionale, un Export manager Europa a cui sarà affidato il principale obiettivo di analizzare le opportunità e attuare la strategia commerciale per potenziare la presenza aziendale nel mercato di riferimento e rendere profittevoli gli investimenti avviati.



Nel dettaglio, la figura professionale sarà chiamata a:



<ul><li>Analizzare il mercato europeo e intercettare le opportunità e le potenzialità presenti</li><li>Definire, in condivisione col management team, i piani commerciali e marketing finalizzati al posizionamento dell’azienda negli specifici mercati di competenza</li><li>Ricercare nuovi clienti e sviluppare relazioni commerciali</li><li>Gestire e sviluppare i clienti assegnati nell’area di competenza</li><li>Analizzare la concorrenza</li><li>Gestire e sviluppare relazioni con partner commerciali</li><li>Programmare e organizzare nuove iniziative di marketing, conferenze, meeting ed eventi di settore</li><li>Contribuire alla gestione degli aspetti operativi di back office e produzione documentale a supporto dell’attività commerciale (configurazione macchina, preventivi offerte, CRM)</li></ul>



Luogo di lavoro:&nbsp;Centro Italia.



È richiesta disponibilità ad effettuare trasferte su territorio europeo.



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



La figura ideale ha maturato un’esperienza di almeno 5 anni nel ruolo di export o area manager Europa di aziende con una forte impronta tecnologica (ambito elettronico o automazione), in possesso di un’adeguata conoscenza delle dinamiche dei mercati Europei.



Saranno tenuti in prioritaria considerazione candidati con esperienza commerciale maturata nella sviluppo e nella gestione di mercati nel settore dell’elettronica.



È requisito fondamentale essere in possesso di ottime competenze linguistiche (scritto e parlato) in inglese. Il possesso di conoscenza della lingua tedesca sarà considerato un plus.



Titoli di studio: Saranno tenuti in primaria considerazione professionisti in possesso di laurea in Ingegneria Elettronica o delle Telecomunicazioni.



Verranno valutati profili anche in possesso di titolo di studi differente se con comprovata esperienza nello specifico settore e ruolo di riferimento.



Contratto offerto: Tempo indeterminato. Inquadramento e RAL saranno valutati in base al livello di seniority posseduta.



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/export_manager_europa_173212/it/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

Export Manager Europa

Settore: Studio Notarile



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



SCR ricerca, per conto di un prestigioso Studio Notarile, una Risorsa da inserire all’interno della realtà in cui si occuperà in autonomia di tutte le attività di front office legate alla prima accoglienza, gestione centralino e rapporti con clienti in studio. In particolare le mansioni riguarderanno:



<ul><li>Accoglienza ed assistenza clienti</li><li>Gestione degli appuntamenti e dell’agenda</li><li>Gestione dei flussi informativi di corrispondenza in entrata e in uscita</li><li>Preparazione documenti (procure notarili, vidimazioni, post stipula e preventivi semplici);</li><li>Attività connesse ai protocolli anti Covid</li><li>Ricezione dei pagamenti e gestione degli incassi;</li><li>Protocollazione ed archiviazione di documenti</li><li>Gestione fornitori e relative scadenze</li></ul>



Luogo di lavoro:&nbsp;Rimini



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



Saranno valutati profili junior a cui verrà garantita una formazione on the job ed affiancamento o profili con esperienza all’interno di Studi Notarili. È valutata positivamente la residenza in zona.



Titoli di studio: Diploma o Laurea anche triennale



Contratto offerto: Contratto dipendente. Il livello di inquadramento e la RAL saranno valutati in base al livello di seniority del candidato/a.



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/impiegatao_front_office_172809/it/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

Impiegata/o Front Office

Settore: Produzione e commercializzazione di macchine automatiche e impianti
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
SCR ricerca, per conto di una dinamica PMI con una forte vocazione all’internazionalizzazione operante nella progettazione e produzione di macchinari e impianti customizzati un export area manager per i mercati subsahariani e del Sud America.
Il professionista, dopo una formazione di almeno 8 mesi in azienda, sarà chiamato a consolidare e sviluppare il portafoglio clienti dell’azienda nelle aree assegnate secondo le politiche commerciali approvate, mantenendo alto il livello di soddisfazione della clientela e presidiando i territori.
In particolare si occuperà di:
<ul>
<li>Collaborare con la Direzione Commerciale al raggiungimento degli obiettivi</li>
<li>Ricercare e incontrare nuovi partner nei territori assegnati per aumentare la penetrazione di mercato</li>
<li>Reperire informazioni sulla concorrenza</li>
<li>Monitorare la situazione contabile dei clienti nel rispetto delle condizioni di pagamento definite</li>
<li>Co-partecipare all’organizzazione di fiere ed eventi nei territori di competenza</li>
<li>Formazione tecnica dei dealer in merito al funzionamento ed applicazione delle macchine presenti a catalogo</li>
<li>Analizzare i mercati per destinare correttamente le risorse predefinite nel BDG di marketing</li>
<li>Studiare i trend di mercato per la definizione di nuove soluzioni da sviluppare in sinergia con la divisione R&amp;D</li>
</ul>
Luogo di lavoro:&nbsp;Provincia di Forlì-Cesena e trasferte internazionali
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
La figura ideale ha maturato 2-3 anni di esperienza in area commerciale e che vuole sviluppare ulteriori competenze con un percorso importante di trainig on the job. Conosce molto bene la lingua inglese e quella spagnola e ha operato per la commercializzazione di prodotti tecnici, preferibilmente macchine automatiche e impianti, sui mercati esteri. Saranno tenuti in considerazione anche profili con esperienza sul mercato Italiano se in possesso di un buon livello di conoscenza delle due lingue indicate.
Contratto offerto: Tempo indeterminato. Il livello di inquadramento e la RAL saranno commisurati alle competenze e all’autonomia rispetto al ruolo.
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/export_area_manager_172873/it/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

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Export Area Manager

Settore: Produzione e commercializzazione di macchine automatiche e impianti Posizione SCR ricerca, per conto di una dinamica PMI con una forte vocazione all’internazionalizzazione operante nella progettazione e produzione di macchinari e impianti customizzati un export area manager per i mercati subsahariani e del Sud America. Il professionista, dopo una formazione di almeno 8 mesi in [&hellip;]

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Impiegata/o amministrativa/o

Posizione

Requisiti

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