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SCR è una società di consulenza autorizzata dal Ministero del Lavoro specializzata nella ricerca, selezione e sviluppo del Capitale Umano.
SCR si distingue per:
• Analisi approfondita delle esigenze del Cliente
• Progettazione, proposizione e sviluppo soluzioni ad hoc
• Conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro
• Specializzazione, correttezza, riservatezza e lealtà
• Coinvolgimento nel raggiungimento di obiettivi comuni concordati con il Cliente
SCR grazie ad un team di consulenti selezionati ed esperti è in grado di garantire ai propri Clienti le migliori competenze e le sperimentate metodologie per acquisire, valorizzare, sviluppare e motivare il principale fattore strategico di ogni organizzazione: le PERSONE.
SCR è nata grazie alla “Passione” di due psicologhe per il Lavoro, dal profondo rispetto per le Persone e dalla volontà di costruire progetti su misura per ciascun cliente.

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SCR è una società di consulenza autorizzata dal Ministero del Lavoro specializzata nella ricerca, selezione e sviluppo del Capitale Umano. SCR si distingue per: • Analisi approfondita delle esigenze del Cliente • Progettazione, proposizione e sviluppo soluzioni ad hoc • Conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro • Specializzazione, correttezza, riservatezza e lealtà • Coinvolgimento nel raggiungimento di obiettivi comuni concordati con il Cliente SCR grazie ad un team di consulenti selezionati ed esperti è in grado di garantire ai propri Clienti le migliori competenze e le sperimentate metodologie per acquisire, valorizzare, sviluppare e motivare il principale fattore strategico di ogni organizzazione: le PERSONE. SCR è nata grazie alla “Passione” di due psicologhe per il Lavoro, dal profondo rispetto per le Persone e dalla volontà di costruire progetti su misura per ciascun cliente.

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Informazione senza filtro

Per immergervi nel tema che stiamo per raccontare dovete prima chiudere gli occhi e immaginare di non poter uscire dall’ambiente in cui vi trovate non per qualche ora o un solo giorno, bensì mesi, anche tanti, come se non finissero mai. Immaginate anche che all’improvviso i vostri riferimenti più cari – fatti di volti, voci, sguardi – si volatilizzino senza spiegazioni, o che al massimo li possiate vedere dietro un vetro, anche se voi non siete contagiosi e men che meno loro. Mentre siete chiusi nel luogo in cui vi trovate, insieme all’assenza di chi vi è più caro, le persone che lavorano in quello stesso ambiente al contrario di voi possono entrare e uscire, anche se avete gli stessi diritti e siete fatti di carne e ossa come loro. Dall’immaginazione passate ora alla sensazione: che cosa provereste? Frustrazione, disperazione, angoscia, senso di abbandono, solitudine, rabbia e tanto altro, ma di sicuro non benessere.



Quello che abbiamo descritto non è frutto dell’immaginazione, ma è accaduto in concreto a diverse&nbsp;persone con disabilità&nbsp;“ospiti” all’interno di strutture residenziali che hanno attivato le dinamiche appena riportate. Con SenzaFiltro ci siamo già occupati del tema focalizzandoci sui casi di <a href="https://www.informazionesenzafiltro.it/disservizi-residenziali-lombardia-disabili-segregati/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">discriminazioni in Lombardia</a>, e anche stavolta mettiamo subito al bando qualsiasi deriva di generalizzazione ricordando che non tutti i centri residenziali hanno fatto questo: ci sono anche diversi casi virtuosi che hanno attivato degli&nbsp;accomodamenti ragionevoli e soluzioni che tutelano i diritti di tutte le persone.



Allo stesso tempo però non ci nascondiamo dietro un dito e raccontiamo, com’è nostro dovere fare, ciò che è accaduto nelle strutture che di virtuoso hanno poco e nulla.



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<h2 id="h-mio-figlio-con-autismo-devastato-dalla-via-crucis-dei-centri-residenziali">“Mio figlio con autismo devastato dalla via crucis dei centri residenziali”</h2>



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Stavolta approdiamo in Veneto e ci confrontiamo con la storia di Alice (nome di fantasia), madre di Marco (altro nome di fantasia), giovane uomo con diagnosi di&nbsp;disturbo dello spettro autistico. Alice e Marco da anni affrontano labirinti di ostacoli e battaglie che scavano stomaco e cuore a causa di servizi lacunosi, o peggio ancora gestiti senza tenere conto dei&nbsp;diritti delle persone coinvolte.



“Quella dei&nbsp;centri residenziali&nbsp;è una via crucis che ci ha devastato: con la pandemia è peggiorato tutto”, tuona Alice iniziando il racconto della sua esperienza. La scelta del centro residenziale per lei è dettata da motivi di forza maggiore: cresce Marco da sola dopo l’abbandono del marito, avvenuto a seguito della diagnosi quando il bambino era ancora piccolo. Priva di una rete famigliare che possa supportarla, è costretta a gestire tutto quanto contando sulle proprie forze. Anche il mantenimento economico ricade del tutto sulle sue spalle.



“Ho vissuto l’infanzia di Marco in un periodo in cui per l’autismo si faceva meno di adesso e in cui non c’erano terapie adeguate”, spiega. “Già a scuola non sono mancati i problemi con un insegnante di sostegno totalmente impreparato che dava la colpa a mio figlio del fatto che non riuscisse a fare determinate cose: assurdo”.



Alice però non demorde: cresce Marco mettendoci tutto l’impegno possibile e riservando una parte delle energie al proprio lavoro, che non può in alcun modo lasciare essendo l’unica fonte di sostentamento. Proprio quando scocca la maggiore età per Marco i problemi aumentano, non a causa dell’autismo, bensì del sistema lacunoso che lo attornia e di cui ci vengono portati alcuni esempi disarmanti.



“Sempre in Veneto ci hanno proposto di inserirlo in una RSA insieme a persone molto anziane”, racconta Alice. “Marco aveva poco più di vent’anni, è sempre stato molto sensibile, una spugna che assorbe le emozioni altrui, al contrario di quello che si dice e pensa dell’autismo: che soluzione poteva essere per lui se non totalmente inadeguata?”.



Alice si immerge in un vero e proprio ginepraio di ostacoli e situazioni inaccettabili: “Abbiamo avuto a che fare con una&nbsp;struttura che distava 300 chilometri da casa nostra, con viaggi massacranti per andarlo a prendere il sabato e riportarlo la domenica, con un totale di quasi mille chilometri da macinare ogni fine settimana. Non sono mancati casi in cui ho dovuto portare via Marco dalle strutture in cui era inserito perché avevo scoperto segni di morsi sulla sua testa e altri che sembravano di percosse lungo il corpo, ma nessuno mi dava spiegazioni né erano previsti controlli: una cosa inaccettabile!”.



Una luce in fondo al tunnel sembra essere offerta da un centro residenziale in&nbsp;Friuli, che però si rivela presto un bluff inquietante: “Ci avevano promesso laboratori e percorsi dedicati ai ragazzi e anche stanze in cui far pernottare in genitori in caso di necessità o malessere dei figli, invece poi non è stato fatto nulla. Ho persino dovuto firmare una&nbsp;liberatoria&nbsp;che dava loro la possibilità di somministrare a mio figlio qualsiasi farmaco, psicofarmaci compresi: non capivo perché visto che Marco è sempre stato socievole e tranquillo. O firmavo o lo rimandavano a casa seduta stante, questo è ciò che ci prospettavano”.



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<h2 id="h-noi-famigliari-ricattabili-dalle-strutture-conosco-genitori-che-non-hanno-visto-i-figli-per-due-anni">“Noi famigliari ricattabili dalle strutture. Conosco genitori che non hanno visto i figli per due anni”</h2>



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A esasperare la drammaticità della situazione c’è un aspetto fondamentale, come evidenzia Alice.



“Noi famigliari diventiamo&nbsp;ricattabili&nbsp;da parte di chi gestisce queste strutture, perché ci troviamo ad avere bisogno al cento per cento di loro e non abbiamo alternativa se non quella di perdere del tutto il servizio, con la conseguenza di&nbsp;non poter lavorare&nbsp;e nemmeno dare supporto ai nostri figli.”



Un vero e proprio&nbsp;aut aut&nbsp;che raggiunge il suo punto di non ritorno durante la&nbsp;pandemia: “Lo stesso centro residenziale in Friuli aveva comunicato a me e ad altri genitori che non era più possibile andare a fare visita ai nostri figli e nemmeno farli uscire, nonostante tutte le precauzioni prese. A quel punto ho preso la&nbsp;drastica decisione&nbsp;di portarlo via di lì e tenerlo a casa con me, con la conseguenza che ho esaurito tutti i permessi 104 e il periodo di aspettativa; ma almeno mio figlio non è rimasto rinchiuso come è capitato ad altri ragazzi”.



Ma non tutti i genitori hanno potuto fare la stessa cosa: “Conosco madri e padri disperati che per quasi due anni non hanno visto i loro figli e viceversa. Ci tengo anche a dire che poi in questa struttura gli ‘ospiti’ si sono ammalati quasi tutti di COVID-19, anche se non potevano uscire, vaccinati e non vaccinati: evidentemente il virus lo possono portare anche gli operatori, ma già si sapeva”.



Alice ci illustra anche casi in cui ai genitori che hanno fatto richiesta di portare a casa i figli veniva paventata la dimissione immediata e totale dal servizio. “In un centro hanno rifiutato anche la figura di uno psicologo esterno che monitorava i percorsi attivati, eppure tutti gli altri operatori uscivano ed entravano secondo le regole generali: perché queste differenze? La pandemia in questi casi è stata proprio strumentalizzata”.



Delusa dalla situazione che stava vivendo in prima persona, Alice chiude i rapporti con la struttura friulana e trova una successiva soluzione in una&nbsp;comunità alloggio&nbsp;veneta che secondo lei non soddisfa tante necessità, ma è anche quella che si “salva” di più rispetto alle altre realtà. Durante la fase di pandemia garantisce infatti passeggiate e movimento all’aria aperta alle persone con disabilità: diritti che dovrebbero essere garantiti alla base, senza nemmeno dubbi sulla loro applicazione.



Per dovere di cronaca ricordiamo tra l’altro che già nella primavera del 2020, ancora nella fase aspra della pandemia, ai soggetti con autismo, disabilità di tipo cognitivo o con fragilità psichiche era consentito uscire dalle proprie abitazioni, accompagnati da qualcuno, per fare passeggiate a tutela della loro salute.



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<h2 id="h-dicembre-2021-l-italia-festeggia-in-famiglia-gli-ospiti-della-comunita-restano-segregati">Dicembre 2021: l’Italia festeggia in famiglia, gli ospiti della comunità restano segregati</h2>



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Con dicembre 2021 arriva una nuova doccia fredda per Alice e suo figlio: “Verso metà mese, con l’ennesimo provvedimento riguardante il COVID-19, anche la casa alloggio in cui risiede Marco ha tolto&nbsp;la possibilità di fare uscite&nbsp;e visite con i famigliari. Ero disperata, avendo esaurito tutti i permessi e non sapendo come fare. Marco non l’ho potuto portare a casa per due mesi, fino al 10 febbraio circa. Lui poteva uscire con gli altri ‘ospiti’ a fare camminate nei boschi e stare nella stessa stanza con gli operatori, che per le festività ritornavano a casa come tutti, ma non poteva vedere me, che sono sua madre, quasi che il virus avesse delle preferenze. Per la prima volta Marco non ha potuto trascorrere il Natale a casa sua”.



Va sottolineato che nell’arco temporale menzionato da Alice era possibile per chiunque cenare e pranzare con i propri famigliari residenti in un’altra abitazione, diritto non rispettato invece per le persone con disabilità “ospiti” di strutture e case alloggio che hanno preso questa decisione: una vera e propria discriminazione.



Alice arriva persino a cedere la propria&nbsp;privacy per portare Marco a casa per Natale e tutelare questo suo diritto al pari delle altre persone: “Ho proposto di firmare una liberatoria in cui davo la possibilità di effettuare dei controlli a casa mia, anche di notte, per dimostrare che in casa c’eravamo soltanto io e mio figlio e nessun altro, ma non c’è stato verso: o Marco restava nella casa alloggio senza incontrarmi e venire a casa, oppure perdevo il servizio”.



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<h2 id="h-vedersi-dietro-un-vetro-anche-se-negativi-al-tampone-io-e-mio-figlio-abbiamo-dovuto-ammalarci-per-stare-insieme">Vedersi dietro un vetro anche se negativi al tampone: “Io e mio figlio abbiamo dovuto ammalarci per stare insieme”</h2>



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A dicembre 2021 e a gennaio 2022 ad Alice viene concesso di vedere suo figlio solo stando dietro un vetro, pur essendo negativa ai tamponi: “Sapevo che lui avrebbe sofferto ancora di più”, racconta con voce piena di amarezza. “Allora ho scelto di andarlo a vedere io, senza che lui potesse accorgersi di me. Ricordo la sua espressione triste e smarrita, forse pensava che non mi avrebbe più rivisto o che fossi morta”.



Un giorno però Marco, che ha una buona comprensione del linguaggio, sente gli operatori parlare di sua madre che doveva portare delle cose in struttura e si accorge di lei mentre è fuori e sta per andarsene. “Non dimenticherò mai la sua corsa al piano inferiore e il suo sguardo dietro il vetro: felice di sapere che ero viva e allo stesso tempo pieno di tristezza per non potermi raggiungere. Ho fatto la strada di ritorno senza riuscire a smettere di piangere”.



Anche ora che la fine dello stato di emergenza è stata ufficializzata le cicatrici delle esperienze vissute e le nuove preoccupazioni per il prossimo inverno e l’andamento dei contagi si fanno sentire. A dimostrarlo le parole di Alice: “Adesso Marco non sta bene, si è preso un virus all’intestino, per fortuna nulla di grave; ma sa una cosa? Sono contenta di essermi ammalata anch’io dello stesso virus, così posso stare accanto a lui e prendermi cura di mio figlio”.



Suona come un ossimoro quello che prova Alice: non sta bene, è affaticata, deve curarsi, ma ringrazia di non stare bene per avere la possibilità di stare accanto a chi ama. Qui ci sono famiglie stritolate da scelte impossibili e persone con disabilità ferite due volte nella tutela dei loro diritti, per le quali è troppo tardi da troppo tempo: se questo è il livello del nostro Paese, fatto sì di esempi virtuosi ma anche di strumentalizzazioni e servizi fatiscenti, dove tra la brochure di promesse e realtà vissute c’è un oceano di paradossi, allora va ammesso che c’è un enorme problema di cui lo Stato si deve fare carico.



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Photo credits: sfceurope.com

O segregati o fuori per sempre. Quando i centri residenziali ricattano gli ospiti con disabilità

Pochi medici e ancora meno infermieri. Nelle case di riposo italiane il COVID-19 ha lasciato uno strascico imprevisto: l&#8217;assenza di personale. Non c&#8217;è stato soltanto un blocco nel flusso dei pazienti in ingresso, dovuto alle limitazioni imposte dalle norme per contenere la pandemia e ai molti decessi di persone anziane; anche il personale sanitario ha subito un calo pesantissimo.



FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche) denuncia, come riportato nel report annuale della Bocconi, «l&#8217;assenza di 60.000 infermieri solo nel comparto LTC (Long Term Care, N.d.R.). Se aggiungiamo le carenze di medici e OSS, il quadro è ben più compromesso». Già prima della pandemia la situazione delle professioni sanitarie non era ottimale, ma il mondo delle RSA, che vive anche grazie ai contributi pubblici dell&#8217;accreditamento, era un’oasi felice. Fino al 2020 la maggior parte delle realtà era in attivo.



«Il rapporto Amnesty International (2021) – continua il report della Bocconi – traccia un identikit dei lavoratori LTC in Italia, post COVID-19, dandoci anche preziose informazioni di confronto con il panorama internazionale. L’85% delle persone che lavorano nel settore è donna e il 12% ha un background migratorio. La vulgata comune vorrebbe questa percentuale molto più alta, mentre la stragrande maggioranza dei lavoratori è di cittadinanza italiana. I lavoratori con contratti esterni, impiegati nelle cooperative, potrebbero ammontare a 380.000, arrivando in alcune strutture a toccare il 75% del totale».



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<h2 id="h-carenza-di-personale-nelle-case-di-riposo-un-problema-aggravato-dalla-pandemia">Carenza di personale nelle case di riposo, un problema aggravato dalla pandemia</h2>



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Già prima della pandemia il settore era ad alto tasso di precariato, ma oggi il problema maggiore che hanno le case di riposo è quello di non trovare più né medici né infermieri, che tendono a migrare verso altre realtà sanitarie.



«Abbiamo aperto un bando – racconta Pierangelo Ugazio, presidente della RSA Casa Serena di Cilavegna, che con i suoi 250 posti è tra le più grandi della provincia di Pavia – per cinque medici, ma ce ne mancano ancora due. E ci troviamo nella condizione di chiedere uno sforzo alla cooperativa che ci fornisce OSS e infermiere, affinché ce ne mandino di più. Riusciamo a garantire il servizio, ma con una minore accuratezza del passato. E non possiamo avere lo stesso numero di ingressi. Anche se puntiamo a tornare a pieno regime entro la fine dell&#8217;anno.»



Il primo passo, con la fine dell&#8217;emergenza COVID-19, è stato quello di riaprire gli ingressi, ma ora diventa fondamentale avere personale a disposizione per gestire gli ospiti delle case di riposo, che hanno un&#8217;età media sempre più alta, anche perché la tendenza delle famiglie italiane è quella di tenere l&#8217;anziano in casa fino a quando è possibile. La figura dei sanitari in questo tipo di strutture diventa quindi sempre più determinante.



La fuga dei medici post pandemia ha incrementato un problema che l’Italia aveva già da anni. Secondo i dati OCSE il dato medio italiano è quello di due operatori sanitari ogni 100 over 65. La media OCSE è di 5 ogni 100.



«L&#8217;Italia – scrive il report della Bocconi – è rappresentata come un Paese in cui i lavoratori dedicati al settore sono pochi e che sta risentendo più di altri della crisi delle professioni assistenziali». A questo si è arrivati attraverso una gestione miope degli accessi alla professione, che risale a diversi anni fa, e le molte chiusure, come i corsi di medicina a numero chiuso.



È ancora il report sull&#8217;assistenza sanitaria agli over 65 della Bocconi a spiegare: «La difficoltà a reperire o assumere un numero adeguato di professionisti non è originale del 2021, ma ha trovato nuova enfasi in virtù di alcuni fenomeni che si sono verificati in concomitanza degli ultimi mesi con l&#8217;onda lunga delle assunzioni straordinarie in sanità, che hanno attirato risorse da altri comparti, una carenza strutturale di professionisti formati in virtù del modello universitario e di formazione professionale italiano, e i pensionamenti nel 2021 di alcune coorti anagrafiche italiane significative in termini numerici. A questo si deve aggiungere il rallentamento dei flussi di lavoratori da numerosi Paesi europei ed extra europei dovuto al COVID-19 e alla congiuntura economica negativa. Da tenere conto anche il carico emotivo e nervoso gestito dai lavoratori in servizio durante la prima e seconda ondata, che ha determinato richieste di permessi, esenzioni e cambiamenti di percorsi di carriera».



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<h2 id="h-altro-che-riforma-del-personale-sanitario-la-politica-pensa-ai-super-oss">Altro che riforma del personale sanitario: la politica pensa ai “super OSS”</h2>



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La politica in un certo modo sta cercando di correre ai ripari, anche se con un po&#8217; di ritardo. Tra le Regioni più colpite c&#8217;è senza dubbio la Lombardia, che è quella con il numero più alto di ospiti nelle case di riposo.



«In Commissione Sanità non ce ne siamo ancora occupati – spiega il consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Borghetti – ma ritengo necessario che a breve la Regione si faccia carico di queste problematiche. Io stesso la scorsa settimana ho proposto che ci si muovesse per ripensare la specializzazione del personale sanitario che è già operativo».



La proposta del consigliere dem prende ad esempio quanto deciso in una regione geograficamente vicina alla Lombardia, cioè il Veneto. «Hanno creato – dice – questa particolare figura, denominata “super OSS”, la cui formazione prevede ore aggiuntive rispetto all’OSS, per dargli alcune competenze in più. Voglio esser chiaro: non si tratta in nessun modo di sostituire il ruolo degli infermieri con gli OSS, ma di riconoscere che gli OSS possano svolgere alcune semplici mansioni di carattere sanitario».



Da un lato si cerca quindi di mantenere un delicato equilibrio sindacale, ma dall&#8217;altro le case di riposo devono fare fronte a una pesante carenza di personale, dovuta a una vera e propria migrazione di infermieri e medici verso il settore pubblico, a causa dell’apertura dei concorsi dei mesi scorsi. In Lombardia, che non solo è la Regione con il maggior numero di posti letto nelle case di riposo, ma anche la più colpita dall&#8217;emergenza COVID-19, rischia di andare in grave difficoltà l&#8217;intero sistema dell&#8217;assistenza agli anziani.



«Alcune Case di riposo – continua Borghetti – hanno posti letto liberi, ma non hanno il personale per garantire ancora gli standard minimi richiesti dalla Regione per l&#8217;accreditamento. Di conseguenza sono costretti a bloccare gli ingressi». Con conseguenti problemi economici, che in diversi casi hanno costretto i Comuni a intervenire erogando fondi alle stesse case di riposo, mentre altri enti privati si sono trovati costretti a ricorrere all&#8217;accesso al credito, seppur agevolato, messo a disposizione da molti istituti bancari.



«Se non hai medici, infermieri e altre figure – continua Borghetti – non raggiungi gli standard richiesti e non puoi far entrare ospiti nuovi, e tantomeno puoi sviluppare quella innovazione di servizi oggi più che mai necessaria nelle RSA e nel mondo dei servizi agli anziani.»



I prossimi mesi saranno quindi decisivi anche per la politica, che finora non ha ancora messo mano a una riforma delle professioni mediche attesa da anni.



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Photo credits: mymedbook.eu

Lombardia, ci risiamo: case di riposo senza personale, ma di riformare la sanità non se ne parla

Fondata nel 1986, Seica SpA è fornitore globale di apparecchiature di test automatici e sistemi di saldatura per le schede elettroniche, con una base installata di oltre 2800 sistemi in 4 diversi continenti. Seica, oltre ad offrire una gamma propria di soluzioni di test, ha instaurato importanti collaborazioni con aziende leader per la distribuzione di sistemi di produzione e d’ispezione ottica che permettono di coprire tutte le richieste che provengono dai produttori nel settore dell’elettronica.
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
Per la gestione della filiale tedesca di Seica a Ettlingen (75 km da Stoccarda), siamo alla ricerca di un/una:
Branch Manager
che rappresenti il punto di contatto fra la filiale tedesca e la proprietà italiana e che garantisca la continuità delle operazioni, dei processi e della gestione.
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
Principali Responsabilità:
Sovraintendere e coordinare le attività della filiale, assicurando l&#8217;attuazione delle politiche di gestione dei servizi definite con la Direzione.
Sovrintendere, all&#8217;acquisizione dei materiali, dei servizi e delle prestazioni, garantendo la gestione dei materiali e delle apparecchiature a scorta;
Gestione e organizzazione dei processi: gestione chiamate / customer care / sistema ticketing
Principali relazioni interne:
Riporta al Direttore del Team Central-Western Europe
Coordina 6 risorse: 4 tecnici, 1 responsabile logistica/magazzino, 1 assistente amministrativo
<h2 id="h-altre-informazioni">Altre informazioni</h2>
Titolo di studio: Preferibilmente Laurea in Ingegneria
3-5 anni di esperienza nel ruolo o di simile complessità
Capacità nello sviluppo dei processi
Capacità organizzative, decisionali e relazionali
Capacità di leadership e di sviluppo e gestione team
Lingua inglese: fluente. Tedesco preferenziale.
Sede di lavoro: Ettlingen (Stoccarda) Retribuzione: 60 &#8211; 70K
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/branch_manager_germania_226720/it/">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

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Settore: chimica



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



Per conto di una importante azienda italiana specializzata nella chimica fine siamo alla ricerca di un/una:



HR BUSINESS PARTNER



La posizione è ideale per candidati/e con un’esperienza significativa in area HR a riporto di un Responsabile Risorse Umane e che desiderano crescere nel ruolo.



La risorsa inserita avrà l’obiettivo di gestire in autonomia le attività di organizzazione e sviluppo, di selezione, progettazione della formazione aziendale, rappresentando una figura di intermediazione tra la proprietà e le esigenze dei vari reparti aziendali.



Per quanto inserita in un contesto internazionale, la sede italiana è caratterizzata da una forte identità locale così come da attori aziendali molto diversi fra loro. La figura ricercata deve avere spiccate capacità relazionali e timbri linguistici adatti a dialogare col giusto “tono di voce” capace di adattarsi ai diversi contesti e interlocutori.



Ricerca e Selezione del personale:



• Gestire dal punto di vista organizzativo e operativo l’attivazione, la conduzione e la conclusione di iter selettivi volti all’inserimento di nuove risorse in azienda; • Selezione e gestione dei fornitori: agenzie interinali e società di ricerca e selezione; • Sviluppo di relazioni con Istituti Superiori e Università finalizzati alla creazione di rapporti per stage, tirocini e tesi di laurea



Sviluppo e organizzazione: • Analizzare le esigenze formative aziendali e pianificare dalla formazione obbligatoria alla formazione finanziata, raccolta fabbisogno formativo, realizzazione del piano della formazione e del relativo budget, selezione offerte formative, organizzazione corsi. • Contribuire all’ideazione e implementazione di nuove attività volte a favorire lo sviluppo dell’organizzazione interna. • Analisi del costo del lavoro, politiche retributive e budget



Principali relazioni interne: Relazione gerarchica superiore: CEO/ Azionista La risorsa sarà la principale interfaccia tra il personale e il management



Principali relazioni esterne: Consulenti del lavoro esterno Società di ricerca e selezione del personale e agenzie per il lavoro Consulenti in ambito risorse umane Enti istituzionali



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



Competenze Tecniche: • Conoscenza a buon livello dl pacchetto Office (Excel, word, Power point) • Buona conoscenza della lingua inglese • Misurazione del clima aziendale e capacità di promuovere attività e un ambiente che stimoli fiducia e senso di appartenenza • Conoscenza di modelli di valutazione della performance



Capacità Personali:



• Predisposizione a lavorare in contesti dinamici e non fortemente strutturati • Comunicazione e Capacità di ascolto • Sviluppo organizzativo • Autonomia e Intraprendenza • Gestione corretta dei flussi di informazione



<h2 id="h-altre-informazioni">Altre informazioni</h2>



Sede di lavoro: Bologna Richiesta mobilità a trasferte di breve periodo nelle società controllate estere



Inquadramento e retribuzione: Tempo indeterminato CCNL Chimica RAL: 60 – 70K



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/hr_business_partner_235714/it/">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

HR Business Partner

Settore: Servizi alle imprese
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
Core PMI SRL è una società di servizi, che nasce dalla collaborazione messa in atto fra due associazioni di categoria del settore industria (Rete Pmi Romagna) e artigianato (Confartigianato Cesena), con lo scopo di fare sinergie per migliorare la qualità dei servizi e offrire ai rispettivi associati uno strumento in grado di fornire conoscenza e supporto per l’accesso a contributi e finanziamenti agevolati per le imprese (ad esempio innovazione tecnologica, green economy, internazionalizzazione, industria 4.0, etc …). SCR è stata incaricata di ricercare e selezionare questa nuova risorsa, valutando sia un profilo già dotato di un background nel settore, che un profilo junior da inserire in un percorso formativo on the job, finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per la copertura del ruolo.
Nello specifico la nuova risorsa opererà presso il “braccio operativo” delle Associazioni di riferimento e sarà affiancata e formata alla gestione delle seguenti attività:
<ul>
<li>Ricerca dei bandi pubblicati da enti quali Commissione Europea, Stato, Regioni, Province, camere di commercio che consentono di accedere a finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per le imprese</li>
<li>Studio del bando</li>
<li>Attività d’informazione e consulenza verso le aziende associate sulle varie opportunità</li>
<li>Studio di fattibilità e valutazione di ammissibilità dei progetti rispetto ai requisiti dei bandi</li>
<li>Verifica della corretta sussistenza dei requisiti utili all’ottenimento di contributi</li>
<li>Predisposizione di progetti finalizzati all’ottenimento dei contributi a favore delle imprese associate</li>
<li>Predisposizione della documentazione richiesta e assistenza nella predisposizione del progetto</li>
<li>Monitoraggio del progetto fino all’erogazione del contributo e sua rendicontazione</li>
</ul>
Luogo di lavoro:&nbsp;Cesena
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
Titolo di studio:&nbsp;la Laurea in ambito economico/giuridico costituisce un titolo preferenziale, saranno comunque tenute in considerazione candidati con altre tipologie di percorsi di studio o esperienza acquisita nel settore.
Caratteristiche dei candidati:&nbsp;la ricerca è aperta sia a giovani laureati che a persone con percorsi lavorativi differenti, ma in cerca di un riposizionamento professionale e fortemente interessati ad accrescere le proprie competenze in materia di finanza agevolata.
Contratto offerto:&nbsp;Contratto da dipendente CCNL commercio/servizi, la formula contrattuale sarà valutata in base alla seniority della figura individuata.
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/specialista_area_bandi_e_finanza_agevolata_235789/it/">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

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Core PMI SRL #Cesena

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Specialista Area Bandi e Finanza Agevolata

Settore: Servizi alle imprese Posizione Core PMI SRL è una società di servizi, che nasce dalla collaborazione messa in atto fra due associazioni di categoria del settore industria (Rete Pmi Romagna) e artigianato (Confartigianato Cesena), con lo scopo di fare sinergie per migliorare la qualità dei servizi e offrire ai rispettivi associati uno strumento in [&hellip;]

Specialista Area Bandi e Finanza Agevolata - Informazione senza filtro

Settore: Servizi alle imprese



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



Core PMI SRL è una società di servizi, che nasce dalla collaborazione messa in atto fra due associazioni di categoria del settore industria (Rete Pmi Romagna) e artigianato (Confartigianato Cesena), con lo scopo di fare sinergie per migliorare la qualità dei servizi e offrire ai rispettivi associati uno strumento in grado di fornire conoscenza e supporto per l’accesso a contributi e finanziamenti agevolati per le imprese (ad esempio innovazione tecnologica, green economy, internazionalizzazione, industria 4.0, etc …). SCR è stata incaricata di ricercare e selezionare questa nuova risorsa, valutando sia un profilo già dotato di un background nel settore, che un profilo junior da inserire in un percorso formativo on the job, finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per la copertura del ruolo.



Nello specifico la nuova risorsa opererà presso il “braccio operativo” delle Associazioni di riferimento e sarà affiancata e formata alla gestione delle seguenti attività:



<ul><li>Ricerca dei bandi pubblicati da enti quali Commissione Europea, Stato, Regioni, Province, camere di commercio che consentono di accedere a finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per le imprese</li><li>Studio del bando</li><li>Attività d’informazione e consulenza verso le aziende associate sulle varie opportunità</li><li>Studio di fattibilità e valutazione di ammissibilità dei progetti rispetto ai requisiti dei bandi</li><li>Verifica della corretta sussistenza dei requisiti utili all’ottenimento di contributi</li><li>Predisposizione di progetti finalizzati all’ottenimento dei contributi a favore delle imprese associate</li><li>Predisposizione della documentazione richiesta e assistenza nella predisposizione del progetto</li><li>Monitoraggio del progetto fino all’erogazione del contributo e sua rendicontazione</li></ul>



Luogo di lavoro:&nbsp;Cesena



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



Titolo di studio:&nbsp;la Laurea in ambito economico/giuridico costituisce un titolo preferenziale, saranno comunque tenute in considerazione candidati con altre tipologie di percorsi di studio o esperienza acquisita nel settore.



Caratteristiche dei candidati:&nbsp;la ricerca è aperta sia a giovani laureati che a persone con percorsi lavorativi differenti, ma in cerca di un riposizionamento professionale e fortemente interessati ad accrescere le proprie competenze in materia di finanza agevolata.



Contratto offerto:&nbsp;Contratto da dipendente CCNL commercio/servizi, la formula contrattuale sarà valutata in base alla seniority della figura individuata.



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/specialista_area_bandi_e_finanza_agevolata_235789/it/">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

Settore: farmaceutico



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



Tema Sinergie è una consolidata realtà in fase di forte espansione sul territorio nazionale e sui mercati esteri, specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni tecnologiche rivolte al settore ospedaliero e farmaceutico. La nuova risorsa sarà inserita nella Business Unit specializzata nella realizzazione di macchine e impianti per la produzione di farmaci.



Alla risorsa saranno affidate le seguenti responsabilità:



<ul><li>Analisi del processo farmaceutico del cliente attraverso lo studio delle specifiche tecniche fornite (URS – User Requirement Specification)</li><li>Realizzazione della documentazione tecnica a supporto della proposta economica: specifiche tecniche, documento di deviazione dalle URS, layout preliminare di macchina, Piping &amp; Instrumentation Diagram (P&amp;ID)</li><li>Calcolo dei costi di costruzione e progettazione</li><li>Contatto con i fornitori strategici</li><li>Gestione visite ai clienti in supporto agli Area Manager e Product Sales Specialist</li><li>Partecipazione a fiere ed eventi di settore</li></ul>



Luogo di lavoro:&nbsp;Faenza (RA)



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



È richiesta un’esperienza anche minima in campo progettuale o in ambiente tecnico commerciale.



È richiesta un’ottima conoscenza della lingua inglese e, preferibilmente, una buona conoscenza di una seconda lingua e la disponibilità ad effettuare trasferte a livello nazionale e internazionale.



È inoltre richiesta la conoscenza di software di progettazione 2D AutoCAD e di software di progettazione ibrida 3D (SolidEdge o similare).



Titoli di studio: Laurea in Ingegneria Meccanica, Ingegneria Energetica e Nucleare, Aereospaziale



Saranno tenuti in considerazione anche laureati in Ingegneria Chimica



Contratto offerto: Tempo indeterminato CCNL metalmeccanico. Il livello di inquadramento e la RAL saranno valutati in base al livello di seniority del candidato/a



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/presales_engineer_235032/it/">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

Pre-Sales Engineer

Settore: chimica
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
Per conto di una importante azienda italiana specializzata nella chimica fine siamo alla ricerca di un/una:
HR BUSINESS PARTNER
La posizione è ideale per candidati/e con un’esperienza significativa in area HR a riporto di un Responsabile Risorse Umane e che desiderano crescere nel ruolo.
La risorsa inserita avrà l’obiettivo di gestire in autonomia le attività di organizzazione e sviluppo, di selezione, progettazione della formazione aziendale, rappresentando una figura di intermediazione tra la proprietà e le esigenze dei vari reparti aziendali.
Per quanto inserita in un contesto internazionale, la sede italiana è caratterizzata da una forte identità locale così come da attori aziendali molto diversi fra loro. La figura ricercata deve avere spiccate capacità relazionali e timbri linguistici adatti a dialogare col giusto “tono di voce” capace di adattarsi ai diversi contesti e interlocutori.
Ricerca e Selezione del personale:
• Gestire dal punto di vista organizzativo e operativo l’attivazione, la conduzione e la conclusione di iter selettivi volti all’inserimento di nuove risorse in azienda; • Selezione e gestione dei fornitori: agenzie interinali e società di ricerca e selezione; • Sviluppo di relazioni con Istituti Superiori e Università finalizzati alla creazione di rapporti per stage, tirocini e tesi di laurea
Sviluppo e organizzazione: • Analizzare le esigenze formative aziendali e pianificare dalla formazione obbligatoria alla formazione finanziata, raccolta fabbisogno formativo, realizzazione del piano della formazione e del relativo budget, selezione offerte formative, organizzazione corsi. • Contribuire all’ideazione e implementazione di nuove attività volte a favorire lo sviluppo dell’organizzazione interna. • Analisi del costo del lavoro, politiche retributive e budget
Principali relazioni interne: Relazione gerarchica superiore: CEO/ Azionista La risorsa sarà la principale interfaccia tra il personale e il management
Principali relazioni esterne: Consulenti del lavoro esterno Società di ricerca e selezione del personale e agenzie per il lavoro Consulenti in ambito risorse umane Enti istituzionali
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
Competenze Tecniche: • Conoscenza a buon livello dl pacchetto Office (Excel, word, Power point) • Buona conoscenza della lingua inglese • Misurazione del clima aziendale e capacità di promuovere attività e un ambiente che stimoli fiducia e senso di appartenenza • Conoscenza di modelli di valutazione della performance
Capacità Personali:
• Predisposizione a lavorare in contesti dinamici e non fortemente strutturati • Comunicazione e Capacità di ascolto • Sviluppo organizzativo • Autonomia e Intraprendenza • Gestione corretta dei flussi di informazione
<h2 id="h-altre-informazioni">Altre informazioni</h2>
Sede di lavoro: Bologna Richiesta mobilità a trasferte di breve periodo nelle società controllate estere
Inquadramento e retribuzione: Tempo indeterminato CCNL Chimica RAL: 60 – 70K
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/hr_business_partner_235714/it/">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

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Settore: chimica Posizione Per conto di una importante azienda italiana specializzata nella chimica fine siamo alla ricerca di un/una: HR BUSINESS PARTNER La posizione è ideale per candidati/e con un’esperienza significativa in area HR a riporto di un Responsabile Risorse Umane e che desiderano crescere nel ruolo. La risorsa inserita avrà l’obiettivo di gestire in [&hellip;]

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Settore Automotive



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



Per conto di una prestigiosa realtà di respiro internazionale operante nel settore delle lavorazioni plastiche in ambito automotive si ricerca un Direttore AFC a cui affidare la responsabilità di garantire la qualità e l’efficienza del comparto amministrativo-finanziario e del controllo di Gestione al fine di supportare la Direzione nel sistema di governo economico, fiscale, finanziario e legale. Nello specifico il professionista si occuperà:



<ul><li>Della pianificazione finanziaria strategica attraverso la gestione dei rapporti con i differenti istituti bancari</li><li>Di assicurare il corretto e puntuale adempimento di tutti gli obblighi amministrativi e fiscali</li><li>Della definizione delle politiche di bilancio</li><li>Di verificare la puntualità e correttezza dei bilanci infrannuali al fine di garantire sia il processo decisionale interno che il corretto flusso informativo coi vari stakeholder (con particolare attenzione alla clientela multinazionale)</li><li>Della ricerca e gestione di contributi regionali, statali ed europei in linea con i progetti di investimento tecnologico e di ricerca e sviluppo</li><li>Della supervisione del controllo di gestione</li><li>Di garantire il corretto flusso di informazioni fra tutte le aree aziendali</li><li>Della gestione, in collaborazione con le altre funzioni aziendali, di operazioni straordinarie</li><li>Della supervisione, coordinamento e sviluppo del team di lavoro</li></ul>



Luogo di lavoro:&nbsp;Comprensorio imolese



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



Requisiti:&nbsp;Si ricercano candidati con 8/10 anni di esperienza in realtà strutturare e con una forte internazionalizzazione. È richiesta una conoscenza fluente dell’inglese



Titoli di studio: Laurea in ambito Economico



<h2 id="h-altre-informazioni">Altre informazioni</h2>



Contratto offerto: Tempo indeterminato inquadramento dirigente e benefit auto ad uso promiscuo.



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/direttore_afc_234842/it/">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

Direttore AFC

Settore: farmaceutico
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
Tema Sinergie è una consolidata realtà in fase di forte espansione sul territorio nazionale e sui mercati esteri, specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni tecnologiche rivolte al settore ospedaliero e farmaceutico. La nuova risorsa sarà inserita nella Business Unit specializzata nella realizzazione di macchine e impianti per la produzione di farmaci.
Alla risorsa saranno affidate le seguenti responsabilità:
<ul>
<li>Analisi del processo farmaceutico del cliente attraverso lo studio delle specifiche tecniche fornite (URS – User Requirement Specification)</li>
<li>Realizzazione della documentazione tecnica a supporto della proposta economica: specifiche tecniche, documento di deviazione dalle URS, layout preliminare di macchina, Piping &amp; Instrumentation Diagram (P&amp;ID)</li>
<li>Calcolo dei costi di costruzione e progettazione</li>
<li>Contatto con i fornitori strategici</li>
<li>Gestione visite ai clienti in supporto agli Area Manager e Product Sales Specialist</li>
<li>Partecipazione a fiere ed eventi di settore</li>
</ul>
Luogo di lavoro:&nbsp;Faenza (RA)
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
È richiesta un’esperienza anche minima in campo progettuale o in ambiente tecnico commerciale.
È richiesta un’ottima conoscenza della lingua inglese e, preferibilmente, una buona conoscenza di una seconda lingua e la disponibilità ad effettuare trasferte a livello nazionale e internazionale.
È inoltre richiesta la conoscenza di software di progettazione 2D AutoCAD e di software di progettazione ibrida 3D (SolidEdge o similare).
Titoli di studio: Laurea in Ingegneria Meccanica, Ingegneria Energetica e Nucleare, Aereospaziale
Saranno tenuti in considerazione anche laureati in Ingegneria Chimica
Contratto offerto: Tempo indeterminato CCNL metalmeccanico. Il livello di inquadramento e la RAL saranno valutati in base al livello di seniority del candidato/a
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/presales_engineer_235032/it/">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

#faenza

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Tema Sinergie

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Settore: farmaceutico Posizione Tema Sinergie è una consolidata realtà in fase di forte espansione sul territorio nazionale e sui mercati esteri, specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni tecnologiche rivolte al settore ospedaliero e farmaceutico. La nuova risorsa sarà inserita nella Business Unit specializzata nella realizzazione di macchine e impianti per la produzione di [&hellip;]

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Settore:&nbsp;Alimentare



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



SCR ricerca per conto di una importante realtà del territorio, un/a manager a cui affidare la direzione risorse umane. Il/la professionista, rispondendo alla DG sarà chiamato/a a coordinare il team del comparto HR che si occupa di ricerca e selezione, formazione, amministrazione.



Il ruolo prevede un focus importante e strategico sulle responsabilità legate alla corretta pianificazione dei fabbisogni complessivi in termini di personale e la gestione delle relazioni sindacali. La posizione sarà chiamata a decisioni strategiche in termini di politiche del personale, piani di compensation &amp; benefit, definizione di piani di crescita delle risorse e sviluppo di competenze necessarie a un efficace ricambio generazionale.



Luogo di lavoro:&nbsp;Romagna



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



La figura ideale è un/a professionista che ha maturato esperienza in ruoli di responsabilità in ambito HR in aziende produttive di grandi dimensioni preferibilmente operanti nel settore alimentare, residente in Emilia Romagna o disponibile al trasferimento in Romagna.



Contratto offerto: Inquadramento e retribuzione saranno commisurati alla seniority della figura selezionata.



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/hr_manager_232226/it/">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

HR Manager

Settore Automotive
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
Per conto di una prestigiosa realtà di respiro internazionale operante nel settore delle lavorazioni plastiche in ambito automotive si ricerca un Direttore AFC a cui affidare la responsabilità di garantire la qualità e l’efficienza del comparto amministrativo-finanziario e del controllo di Gestione al fine di supportare la Direzione nel sistema di governo economico, fiscale, finanziario e legale. Nello specifico il professionista si occuperà:
<ul>
<li>Della pianificazione finanziaria strategica attraverso la gestione dei rapporti con i differenti istituti bancari</li>
<li>Di assicurare il corretto e puntuale adempimento di tutti gli obblighi amministrativi e fiscali</li>
<li>Della definizione delle politiche di bilancio</li>
<li>Di verificare la puntualità e correttezza dei bilanci infrannuali al fine di garantire sia il processo decisionale interno che il corretto flusso informativo coi vari stakeholder (con particolare attenzione alla clientela multinazionale)</li>
<li>Della ricerca e gestione di contributi regionali, statali ed europei in linea con i progetti di investimento tecnologico e di ricerca e sviluppo</li>
<li>Della supervisione del controllo di gestione</li>
<li>Di garantire il corretto flusso di informazioni fra tutte le aree aziendali</li>
<li>Della gestione, in collaborazione con le altre funzioni aziendali, di operazioni straordinarie</li>
<li>Della supervisione, coordinamento e sviluppo del team di lavoro</li>
</ul>
Luogo di lavoro:&nbsp;Comprensorio imolese
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
Requisiti:&nbsp;Si ricercano candidati con 8/10 anni di esperienza in realtà strutturare e con una forte internazionalizzazione. È richiesta una conoscenza fluente dell’inglese
Titoli di studio: Laurea in ambito Economico
<h2 id="h-altre-informazioni">Altre informazioni</h2>
Contratto offerto: Tempo indeterminato inquadramento dirigente e benefit auto ad uso promiscuo.
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/direttore_afc_234842/it/">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

#DirettoreAFC

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#Imola

#Imola Archivi

#Imola - Informazione senza filtro

Settore Automotive Posizione Per conto di una prestigiosa realtà di respiro internazionale operante nel settore delle lavorazioni plastiche in ambito automotive si ricerca un Direttore AFC a cui affidare la responsabilità di garantire la qualità e l’efficienza del comparto amministrativo-finanziario e del controllo di Gestione al fine di supportare la Direzione nel sistema di governo [&hellip;]

Direttore AFC - Informazione senza filtro

Poter uscire, vedere i propri cari, raggiungere luoghi differenti. Azioni innocue, che non determinano nulla di male, ma che anzi fanno parte della nostra vita portando benessere e valore aggiunto, almeno fino a quando la libertà di compierle non viene scardinata. La pandemia scatenatasi nel 2020 e la conseguente fase di contenimento (lockdown) ha fatto sperimentare direttamente quanto sia difficile convivere con il decadimento del&nbsp;diritto alla libertà, anche se per un fine alto come la tutela della salute. 



Eppure ci sono situazioni in cui questo diritto è stato leso in modo grave e senza reali motivazioni. Parliamo dell&#8217;ambito dei&nbsp;servizi&nbsp;residenziali,&nbsp;dove determinate dinamiche protratte a oltranza hanno innescato veri e propri&nbsp;meccanismi discriminatori,&nbsp;come scopriamo confrontandoci con chi ha trattato questo tipo di situazione.



<div style="height:50px" aria-hidden="true" class="wp-block-spacer"></div>



<h2 id="h-servizi-residenziali-che-negano-visite-e-uscite-la-denuncia-di-ledha">Servizi residenziali che negano visite e uscite. La denuncia di LEDHA</h2>



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Il 10 gennaio scorso&nbsp;LEDHA – Lega per i Diritti delle persone con disabilità&nbsp;ha lanciato un importante appello&nbsp;per chiedere agli&nbsp;enti gestori dei servizi residenziali&nbsp;della&nbsp;Lombardia – area di riferimento per l&#8217;associazione – di garantire&nbsp;agli ospiti&nbsp;di queste strutture&nbsp;i&nbsp;diritti fondamentali, come le&nbsp;visite dei famigliari&nbsp;e le cosiddette&nbsp;uscite programmate. Parliamo di&nbsp;persone con disabilità&nbsp;di varia tipologia e con età differenti, tra cui&nbsp;giovani&nbsp;e&nbsp;anziani.



A&nbsp;LEDHA&nbsp;erano infatti giunte&nbsp;preoccupanti segnalazioni&nbsp;da parte dei famigliari degli ospiti di alcune strutture residenziali, le quali, nei mesi finali del 2021 e in concomitanza con l&#8217;aumento della curva dei contagi, avevano scelto di&nbsp;sospendere sia le visite dall&#8217;esterno, comprese quelle dei famigliari stretti, sia le&nbsp;uscite&nbsp;degli “ospiti” stessi. Una situazione fotocopia rispetto a quella del primo&nbsp;lockdown,&nbsp;con la differenza che, nel periodo precedentemente menzionato, queste restrizioni non sono state mantenute per il resto della popolazione.



LEDHA nel suo appello chiede ai gestori delle “Unità di offerta” il rispetto e l&#8217;applicazione puntuale di quanto previsto dalla&nbsp;circolare del 29 dicembre 2021&nbsp;della direzione generale Welfare di Regione Lombardia,&nbsp;in cui si evidenzia l&#8217;importanza di&nbsp;mantenere canali di relazione&nbsp;e&nbsp;di vita sociale&nbsp;per la tutela del&nbsp;benessere&nbsp;e della&nbsp;salute&nbsp;delle persone con disabilità. Riportiamo un estratto della circolare:



“In riferimento agli ospiti di strutture residenziali per disabili e della salute mentale/dipendenze/NPIA, Comunità Alloggio Minori, è opportuno tenere in giusta considerazione la&nbsp;particolare utilità delle uscite programmate, anche in coerenza con il progetto individuale dove le uscite programmate rientrano nel progetto di cura, raccomandando le dovute attenzioni durante la permanenza in famiglia.”



Ancora dubbi? No, soprattutto se si pensa che tutto questo dovrebbe salvaguardare benessere e salute; eppure l&#8217;appello di LEDHA&nbsp;non sortisce gli effetti sperati. Ma l’associazione non demorde e fa un passo ulteriore, rivolgendosi al&nbsp;Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale&nbsp;per “segnalare la situazione di&nbsp;sostanziale privazione della libertà personale&nbsp;a cui sono sottoposte le persone con disabilità che vivono nei servizi residenziali”, come indica la nota a inizio anno. Un’aberrazione con derive discriminatorie, come denuncia il presidente di LEDHA,&nbsp;Alessandro Manfredi, in questo stralcio di lettera inviata al Garante: “Le persone con disabilità&nbsp;sono di fatto segregate nei servizi&nbsp;che dovrebbero invece garantire loro il sostegno per vivere nella società e impedire che siano isolate o vittime di discriminazione”.



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<h2 id="h-l-avvocatessa-laura-abet-di-ledha-discriminazione-grave-le-direzioni-sanitarie-hanno-agito-per-paura">L’avvocatessa Laura Abet di LEDHA: “Discriminazione grave, le direzioni sanitarie hanno agito per paura”</h2>



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A pochi mesi da questa emblematica azione ci confrontiamo con&nbsp;Laura Abet, avvocatessa del&nbsp;Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi&nbsp;della stessa LEDHA. La&nbsp;deriva discriminatoria&nbsp;costituisce uno degli aspetti centrali della situazione, come ci conferma.



“A gennaio le scuole erano aperte, e sempre a gennaio educatori e medici dei centri residenziali potevano uscire, magari anche per prendere un aperitivo al bar. Perché allora imporre limitazioni così esasperate alle persone con disabilità ospiti dei centri residenziali? La discriminazione sta proprio in questo: utilizzare&nbsp;due pesi e due misure,&nbsp;ledendo un diritto fondamentale come quello alla&nbsp;libertà di&nbsp;alcune persone. Si tratta di una discriminazione&nbsp;molto grave.”



Ci troviamo di fronte a una cultura antidiscriminatoria che ancora arranca, o piuttosto a una mancanza di consapevolezza vera e propria da parte di chi gestisce queste strutture? “La mia interpretazione è che abbiano avuto paura e abbiano così guardato in piccolo e alla loro esclusiva tutela”, riflette Laura Abet. “Qui non parliamo però solo di&nbsp;libertà e&nbsp;pari opportunità,&nbsp;bensì anche di&nbsp;dignità: a essere violato è l&#8217;articolo 2&nbsp;della nostra Costituzione”.



Situazioni in cui al posto dell&#8217;incontro dal vivo era concesso soltanto un video Zoom, e magari erano coinvolte persone molto anziane, poco avvezze ai sistemi tecnologici. Allo stesso tempo venivano assurdamente vietate uscite a giovani con disabilità di tipo cognitivo o con disturbo dello spettro autistico, ma senza fragilità di carattere fisico, pur essendoci il monitoraggio dei tamponi e non solo. Tutto questo senza spiegare loro i veri motivi del non poter vedere i famigliari, come del resto non sono spiegabili a nessuno in quanto privi di senso: paradossi che stridono e che fanno male.



Chiediamo come sia stato possibile tecnicamente attuare tutto questo da parte dei centri residenziali segnalati nonostante la circolare regionale: “In quel periodo veniva ancora affidato&nbsp;forte potere decisionale alla direzione sanitaria&nbsp;di queste strutture, e la decisione in determinati&nbsp;casi&nbsp;ha portato a scelte difensive di totale chiusura”, spiega Laura Abet. Il motivo alla base? “La&nbsp;paura, senz&#8217;altro. Hanno puntato alla decisione più facile, ossia chiudere del tutto senza pensare alle gravi ripercussioni vissute da chi ha subìto questa decisione: le persone con disabilità e i loro famigliari”.



A conti fatti, secondo quanto riportato dall&#8217;avvocatessa del Centro Bomprezzi, si parla di&nbsp;venti segnalazioni&nbsp;fatte per altrettante&nbsp;strutture, tutte situate in Lombardia, che comprendono RSA,&nbsp;RSD,&nbsp;centri residenziali&nbsp;per persone con disabilità, ma anche CSS e comunità alloggio,&nbsp;oltre all&#8217;ambito del&nbsp;semiresidenziale, come conferma la nostra intervistata: “In quest&#8217;ultimo caso alcune strutture hanno attivato degli accomodamenti ragionevoli, venendo incontro alle esigenze di ospiti e famigliari; altre invece&nbsp;semplicemente non hanno voluto e hanno preferito chiudere, seppur parzialmente, il servizio”.



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<h2 id="h-da-pandemia-a-sindemia-contagiati-anche-i-diritti-e-le-relazioni">Da pandemia a sindemia: contagiati anche i diritti e le relazioni</h2>



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Con Laura Abet affrontiamo anche l&#8217;urgente tema delle&nbsp;ripercussioni&nbsp;scatenate da queste dinamiche sulle persone con disabilità.



“L&#8217;effetto più devastante avviene sulla&nbsp;salute psichica&nbsp;con la conseguenza di&nbsp;depressioni. Gli&nbsp;abbracci, il sentire la&nbsp;presenza dell&#8217;altra persona&nbsp;cui si vuole bene, vedere luoghi diversi, sono aspetti fondamentali nella nostra vita, che se tolti creano uno stato di&nbsp;forte solitudine&nbsp;e&nbsp;disagio. Non sono mancati gli effetti negativi anche a livello prettamente&nbsp;fisico,&nbsp;perché il non poter stare all&#8217;aria aperta&nbsp;ha una conseguenza sulle difese immunitarie, così come la mancanza di attività motoria in spazi aperti”.



Una situazione claustrofobica e contraddittoria, se pensiamo che va a discapito della salute stessa e che non trova giustificazioni sul fronte della tutela dal COVID-19. Ricordiamo inoltre che non tutte le strutture sono dotate di&nbsp;spazi esterni&nbsp;come giardini o cortili: non effettuare l&#8217;uscita per gli e le ospiti in questo caso implica per loro il restare in un ambiente chiuso nel vero senso della parola.&nbsp;



“Vediamo ora gli effetti di quella che non può più&nbsp;essere definita solo pandemia, ma sindemia”, spiega Laura Abet, “ossia&nbsp;un insieme di patologie pandemiche non solo sanitarie, ma anche sociali, economiche, psicologiche, dei modelli di vita, di fruizione della cultura e delle relazioni umane. Emerge dunque la priorità di&nbsp;guardare alle singole situazioni nello specifico e di tutelarle a 360 gradi.”



Ora lo stato di emergenza è ufficialmente terminato. Anche i casi di derive discriminatorie nelle strutture segnalate sono rientrati? “Per ora non abbiamo più ricevuto segnalazioni, la situazione&nbsp;sembrerebbe&nbsp;rientrata e tale dovrebbe restare, a maggior ragione ora”, sottolinea Laura Abet. “Alcune strutture però si basano&nbsp;ancora&nbsp;sul minimo sindacale dei quarantacinque minuti&nbsp;previsti per le visite dalla circolare 6082 di&nbsp;Regione Lombardia del 10 marzo. Ai direttori sanitari è data facoltà di adottare misure precauzionali più restrittive in relazione allo specifico contesto epidemiologico, garantendo un accesso minimo giornaliero non inferiore a quarantacinque minuti”.



LEDHA mantiene comunque la guardia alta su questo fronte, senza scivolare nella generalizzazione. “Non stiamo parlando di tutti i servizi residenziali”, puntualizza Laura Abet. “Ci sono anche enti gestori che sono riusciti&nbsp;a garantire la salute e la dignità delle persone che fruiscono dei servizi, preservando la loro vita di relazione con familiari e amici. Proprio queste esperienze positive dimostrano che quanto avvenuto in altri contesti era ed è ancor più oggi evitabile”.&nbsp;



A suonare preoccupante restano quei quarantacinque minuti “garantiti”, quasi fosse una concessione sensata e a favore della vera salute, il cui significato è stato cannibalizzato da due anni e più che mai disperso nel calderone della pandemia. Tutto questo in un Paese dove lo stato di emergenza è ufficialmente concluso, le terapie intensive respirano, ma a boccheggiare è proprio la coerenza, accanto ai diritti. Diritti ai quali andrebbe tastato il polso con la sana – questa sì – convinzione che certi limiti non possano più essere valicati a discapito della dignità.



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Photo credits: velvetmag.it

Disservizi residenziali in Lombardia: persone con disabilità ancora segregate, stavolta non solo nelle RSA

Settore:&nbsp;Alimentare
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
SCR ricerca per conto di una importante realtà del territorio, un/a manager a cui affidare la direzione risorse umane. Il/la professionista, rispondendo alla DG sarà chiamato/a a coordinare il team del comparto HR che si occupa di ricerca e selezione, formazione, amministrazione.
Il ruolo prevede un focus importante e strategico sulle responsabilità legate alla corretta pianificazione dei fabbisogni complessivi in termini di personale e la gestione delle relazioni sindacali. La posizione sarà chiamata a decisioni strategiche in termini di politiche del personale, piani di compensation &amp; benefit, definizione di piani di crescita delle risorse e sviluppo di competenze necessarie a un efficace ricambio generazionale.
Luogo di lavoro:&nbsp;Romagna
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
La figura ideale è un/a professionista che ha maturato esperienza in ruoli di responsabilità in ambito HR in aziende produttive di grandi dimensioni preferibilmente operanti nel settore alimentare, residente in Emilia Romagna o disponibile al trasferimento in Romagna.
Contratto offerto: Inquadramento e retribuzione saranno commisurati alla seniority della figura selezionata.
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/hr_manager_232226/it/">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

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Settore:&nbsp;Alimentare Posizione SCR ricerca per conto di una importante realtà del territorio, un/a manager a cui affidare la direzione risorse umane. Il/la professionista, rispondendo alla DG sarà chiamato/a a coordinare il team del comparto HR che si occupa di ricerca e selezione, formazione, amministrazione. Il ruolo prevede un focus importante e strategico sulle responsabilità legate [&hellip;]

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Ogni mattina un professore si sveglia e&nbsp;sa che dovrà stare attento. Non siamo in quella vecchia pubblicità e nemmeno nella parodia di Aldo, Giovanni e Giacomo. Siamo nella realtà della scuola italiana, dove ogni mattina un professore si sveglia e deve fare attenzione a non ritrovarsi un&#8217;accusa di molestie (come è successo in questi giorni alla preside dell&#8217;istituto Montale di Roma, in questo articolo non la chiameremo per nome e cognome, né metteremo la sua foto) o una lettera di richiamo come la docente che ha rimbrottato in modo maleducato l&#8217;alunna che ballava sul banco in abiti discinti filmandosi per Tik Tok, o ancora non finire malmenato da quattro genitori per un rimprovero ad alcuni e anche perché era omosessuale. 



I primi tre mesi dell&#8217;anno hanno visto i docenti italiani protagonisti di alcuni fatti di cronaca con un minimo comune denominatore: a difenderli non c&#8217;era quasi nessuno. Secondo i dati forniti dal sito Tutto Scuola, nell&#8217;anno scolastico 2017/2018 si contano, da settembre 2017, 81 violenze fisiche stimate e 33 violenze fisiche accertate: si parla quindi di almeno 4 episodi ogni settimana. 



La professoressa del rimprovero si è beccata una lettera di richiamo e l&#8217;altro docente un sacco di botte. Nel caso della preside, accusata di avere avuti rapporti intimi con un alunno maggiorenne, secondo i dettami del giornalismo la questione non dovrebbe nemmeno ritenersi cronaca nell&#8217;accezione di “nera” o “giudiziaria”. Perché finora non è stato commesso nessun reato, a meno che lei non decida di denunciare chi ha reso pubbliche le sue chat private con l&#8217;alunno, che dimostrerebbero il rapporto tra i due. Però si è mosso il meccanismo degli ispettori scolastici, che ne dovranno valutare la condotta etica, secondo il codice di riferimento, che è quello stabilito dal Miur per i propri dipendenti, nel quale si parla di “molestie” o di “lesione del prestigio dell&#8217;amministrazione”. Nel primo caso c&#8217;è la sospensione senza stipendio fino a tre anni.&nbsp; Gli ispettori sentiranno le testimonianze dei colleghi e degli alunni della scuola, acquisiranno del materiale, che è già agli atti, cioè nessuno perché non c&#8217;è nessuna indagine della procura, e cercheranno di capire cos&#8217;è successo. Non potranno avere&nbsp;accesso, non trattandosi di polizia giudiziaria, alle chat, a meno che qualcuno deliberatamente non decida di metterle a disposizione. Con il dubbio che il materiale sia incompleto, perché fornito da chi è comunque parte in causa. E anche se le acquisissero non potrebbero verificare che non siano state manipolate. 



Farà dunque fede la discrezionalità degli ispettori,&nbsp;che ci auguriamo siano il più equilibrati possibili nel giudicare una vicenda che ha già confezionato una colpevole, che probabilmente non verrà riconfermata nel ruolo di preside dopo questo suo primo anno &#8220;sfortunato&#8221; di lavoro in prova. A qualcuno è andata anche peggio, visto che per un&#8217;accusa di molestie, poi archiviata, è anche finito in carcere e si è visto la famiglia distrutta. Ma non si disperi la preside. L&#8217;Italia da sempre con una mano prende e l&#8217;altra dà. Forse non potrà più insegnare, ma un posto nel salotto di Barbara D&#8217;Urso o nella casa di un qualche Grande Fratello c&#8217;è sempre per queste storie date brutalmente in pasto ai media. 



A patto&nbsp;che si facciano ribattezzare sexy prof.



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Liceo Montale: nel giornalismo ormai vale tutto

Settore: Produzione Tessile – Abbigliamento



<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>



Per azienda internazionale specializzata nella creazione e distribuzione di capi d’abbigliamento professionali e casual, siamo alla ricerca di una Risorsa che supporti il Responsabile dell’area nell’organizzazione degli spazi espositivi personalizzati presso i clienti, occupandosi di:



<ul><li>coordinamento dell’organizzazione delle attività post-progettazione ed installazione;</li><li>verificare il rispetto delle linee guida di marketing e comunicazione in tutti gli step, nel rispetto dell’identità del brand;</li><li>partecipare alla progettazione di layout espositivi (visual merchandising) coerenti agli obiettivi di marketing, in grado di ispirare i clienti e massimizzare le vendite;</li><li>constatare, anche con visite sul territorio, la corrispondenza e l&#8217;efficacia degli allestimenti realizzati dai clienti;</li><li>individuare eventuali punti critici e promuova le modifiche e i miglioramenti necessari per raggiungere gli obiettivi di vendita;</li><li>fornisca formazione e supporto agli addetti alla vendita presso i clienti.</li></ul>



Luogo di lavoro:&nbsp;Provincia di Forlì &#8211; Cesena (FC).



<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>



Si ricercano candidati/e con esperienza di almeno 3 anni in ambito Visual Merchandising preferibilmente in contesti Retail settore Moda ed Accessori. Disponibilità a trasferte brevi. Buona conoscenza della lingua inglese.



Titoli di studio: Preferibile Laurea triennale o specialistica in ambito Moda o affini. Saranno valutati positivamente attestati in ambito VM.



Contratto offerto: Contratto dipendente. La RAL sarà valutata in base al livello di seniority del candidato/a.



Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/retail_visual_merchandising_assistant_229297/it/">cliccare qui</a>



I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.



Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)



Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

Retail Visual Merchandising Assistant

Settore: No Profit
<h2 id="h-posizione">Posizione</h2>
Per conto di Associazione No Profit riconosciuta a livello nazionale ed estero, SCR ricerca una figura che in accordo con la Direzione Generale, definirà e pianificherà le strategie comunicative al fine di promuovere l’immagine e l’identità dell’Associazione sui canali d’informazione più idonei, sia on line che off line.
La Figura coordinerà il lavoro di un team di 4 figure e sarà inoltre il portavoce dei valori dell’Associazione durante eventi e conferenze stampa.
Nello specifico avrà la responsabilità di:
<ul>
<li>Individuare i target e i canali di riferimento in base alla mission e gli obiettivi concordati;</li>
<li>Pianificare campagne di comunicazione strategiche per la promozione dell’Associazione;</li>
<li>Analisi e gestione strategica dei risultati raccolti dalle attività di promozione;</li>
<li>Gestione e sviluppo di Eventi;</li>
</ul>
Luogo di lavoro:&nbsp;Romagna
<h2 id="h-requisiti">Requisiti</h2>
Si ricercano Profili con esperienza maturata all’interno di organizzazioni, aziende o società di consulenza in ruoli di coordinamento ufficio e/o progetti di comunicazione e sviluppo Eventi.
Titoli di studio: Diploma o Laurea
Contratto offerto: Contratto dipendente. Il livello di inquadramento e la RAL saranno valutati in base al livello di seniority del candidato/a.
Per candidarsi: <a href="https://inrecruiting.intervieweb.it/scr/jobs/responsabile_comunicazione_230032/it/">cliccare qui</a>
I/Le candidati/e potranno inviare la propria risposta rilasciando specifica autorizzazione ai sensi del del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati (GDPR). Vedi informativa privacy <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> Per informazioni: <a href="http://www.scrconsulenza.it" target="_blank" rel="noreferrer noopener">www.scrconsulenza.it</a> oppure 0544/270701.
Tale ricerca professionale é rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77)
Autorizzazione Ministeriale a tempo indeterminato all’esercizio delle attività di ricerca e selezione del personale ai sensi del D.lgs. 276/03 prot. 13/1/0003008/MA004.A003

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Responsabile Comunicazione

Settore: No Profit Posizione Per conto di Associazione No Profit riconosciuta a livello nazionale ed estero, SCR ricerca una figura che in accordo con la Direzione Generale, definirà e pianificherà le strategie comunicative al fine di promuovere l’immagine e l’identità dell’Associazione sui canali d’informazione più idonei, sia on line che off line. La Figura coordinerà [&hellip;]

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