“Da Marino al St. Remy”, a Cagliari

Perché l’ho scelto: se siete alla ricerca di un posto silenzioso dove poter conversare, amabilmente o riservatamente, all’interno di un locale accogliente, il St. Remy è ciò che fa per voi. Dunque, lasciate il porto alle spalle e addentratevi nelle vie strette del centro di Cagliari, ai piedi del Bastione e all’incrocio dei tre quartieri […]

Perché l’ho scelto: se siete alla ricerca di un posto silenzioso dove poter conversare, amabilmente o riservatamente, all’interno di un locale accogliente, il St. Remy è ciò che fa per voi.

Dunque, lasciate il porto alle spalle e addentratevi nelle vie strette del centro di Cagliari, ai piedi del Bastione e all’incrocio dei tre quartieri storici (Villanova, Marina e Castello), si nota una piccola porta. Sbirciate pure all’interno e non potrete che notare l’eleganza e la cura di questo piccolo gioiello. Il contesto in cui si trova e il colpo d’occhio che restituisce, è già di per sé un invito ad entrare. Questa cornice sarà poi ulteriormente impreziosita dall’accoglienza e dalla cordialità di Marino (il proprietario) e dall’ottimo servizio che vi sarà riservato.

Lo consiglio in particolare per cene o pranzi di lavoro.

Non potrete pagare con buoni pasto e non è previsto un menù del giorno a 10 euro, ma il rapporto qualità prezzo è indubbiamente coerente con la proposta e il servizio. Se avete ospiti stranieri, forse vi è anche utile sapere che il menù è presentato in quattro lingue diverse.

Il buono: troverete anche carne ma se amate il pesce, questo è il posto giusto per voi. La cucina tradizionale sarda, o meglio, cagliaritana, abbraccia le innovazioni della cucina moderna che ritroverete soprattutto nella presentazione dei piatti. Gusto, qualità e freschezza della materia prima restano indubbiamente i protagonisti di questo ristorante e ciò insieme alla sua ricca carta dei vini.

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Il bello: il St. Remy si trova in un palazzo antico dai muri di tufo – le sue mura sono state utilizzate in passato come rifugio antiatomico, convento di suore di clausura e deposito di prodotti farmaceutici – sapientemente ristrutturato, con i soffitti bassi, si articola in tre piccole stanze ed oggi ospita questo piccolo gioiello che è “Da Marino al St. Remy”. I pochi coperti, gli spazi contenuti delle sale, i tavoli adeguatamente distanziati, l’eleganza degli arredi e la cura del coperto, regalano un’atmosfera calda e raccolta che vi farà ben presto dimenticare dei ritmi frenetici che ogni giorno vi accompagnano e avrete la percezione che il tempo si sia dilatato.

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Il fuori menù: Avrete certamente modo di parlare e conoscere Marino, il proprietario. Marino, vanta una formazione ed esperienza internazionale acquisita in prestigiosi Hotel in Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra e dopo un lungo viaggio e percorso, ritorna nella sua amata Sardegna, approda a Cala di Volpe – Porto Cervo e poi qui, a Cagliari, al St. Remy.

Per prima cosa desidero soddisfare una mia curiosità: “Marino, perché hai scelto questo nome per il tuo locale?”

A dire il vero sembrerebbe sia stato il St Remy a scegliere me; io ho solo aggiunto il mio nome perché il messaggio arrivasse più diretto (Da Marino al Saint Remy). Il St Remy esiste dal 1970, io lo vidi per la prima volta nel 1990, giusto cinque minuti, avevo appena 18 anni e devo confessare che questi cinque minuti furono sufficienti per esprimere un desiderio, questo: un giorno mi piacerebbe poter essere il proprietario di un ristorante come questo.

E così è stato.

Hai compiuto un percorso indubbiamente interessante. Cos’hai appreso da questa tua esperienza professionale in giro per il mondo?

Sicuramente l’esperienza maturata in campo internazionale, in locali importanti e palazzi prestigiosi, mi ha consentito di apprendere le più importanti tecniche di lavoro e quei segreti del mestiere che applico ancora oggi.

All’inizio è impossibile pensare ad un progetto come questo che abbiamo realizzato insieme io e mia moglie Silvana – chef del St.Remy. Ogni volta che si partiva per una nuova esperienza, una parte di noi restava chiaramente nella nostra terra. Puoi riuscire in un progetto simile solo col giusto atteggiamento mentale. Occorre considerare i momenti difficili come dato di fatto, concentrarsi su quanto c’è di positivo, sui contenuti interessanti ed importanti per la propria crescita professionale, e andare avanti nell’esperienza.

Negli anni ho imparato anche cosa significava essere umili; occorre accettare i rimproveri dai grandi maestri e farne tesoro. Ho imparato anche che nella vita occorre molta determinazione.

In questo periodo in cui la ristorazione è anche una moda, spesso si sente dire “mollo tutto ed apro un ristorante”. Cosa ti sentiresti di rispondere o consigliare a chi vuole fare questa scelta?

Quello che mi sento di consigliare a chi vuole avventurarsi nel mondo della ristorazione, è che non è un mestiere che puoi esercitare solo perché sei un buon frequentatore di ristoranti o magari perché a casa ti diletti a cucinare per gli amici. Aprire un ristorante significa gestire un’attività imprenditoriale e sono queste le competenze che è importante avere.

Infine, l’ultima volta che sono stata da voi e al momento dei saluti, mi colpì moltissimo il significato che desti al “grazie”, ti dispiace lasciare questo tuo significato ai nostri lettori?

Certamente. Ti ho voluto dire che nei fatti siamo noi che ringraziamo voi. Quando i nostri ospiti ci scelgono, in quel momento accade qualcosa di magico: qualcuno ha pensato di prendere i propri soldi e portarli a te, non solo, ti ha scelto anche per trascorrere una serata piacevole o importante per sé e per i propri ospiti.

Questo è un atto di fiducia di cui sono e sarò sempre grato.

 

Scheda tecnica:

Nome: da Marino al Saint Remy

Indirizzo:

Via San Salvatore da Horta, 7 – Cagliari

Telefono: Tel. 070.657377 (consigliata la prenotazione)

Prezzo medio: € 45,00

Coperti: 40

Parcheggio: no

Carte: sì

Fattura: sì

Tempi di attesa: 15’

Orari: aperto dal Lunedì al Sabato in orario: 13.00-14.30 e 20.00-22.30

Sito: http://www.stremy.it/restaurant/

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