Manager Swap: ci scambiamo i dirigenti?

“Scambio direttore informatico con amministrativo” “Cedo HR manager per addetto stampa”. Nel passaggio epocale dalla conoscenza come forma di potere alla conoscenza come oggetto di condivisione, il brain sharing è il perfetto paradigma. Il progetto si chiama Manager swap ed è stato messo a punto da Openjobmetis, l’agenzia per il lavoro: propone lo scambio temporaneo […]

“Scambio direttore informatico con amministrativo” “Cedo HR manager per addetto stampa”. Nel passaggio epocale dalla conoscenza come forma di potere alla conoscenza come oggetto di condivisione, il brain sharing è il perfetto paradigma.

Il progetto si chiama Manager swap ed è stato messo a punto da Openjobmetis, l’agenzia per il lavoro: propone lo scambio temporaneo fra aziende di una risorsa umana e delle relative competenze. Una sorta di baratto di professionalità: ti presto una risorsa in cambio di una professionalità che manca al mio interno, così ho la possibilità di valutare a costo zero quanto mi potrebbe servire quel tipo di competenza e poi magari aprirò una ricerca per coprire la posizione.

Il funzionamento è semplice. Ci si iscrive – entro il 31 luglio 2015 – al sito managerswap.openjob.it indicando il professionista che si vorrebbe avere in prestito e quello che si è disposti a cedere. Openjobmetis provvederà agli abbinamenti tra aziende e organizzerà lo scambio, che in tutto durerà solo tre giorni (anche non consecutivi). Forse tre giorni sono troppo pochi, è vero, ma nel caso si tratti di un dirigente si potrebbe pensare di organizzare la sua presenza un giorno al mese in modo da fare il punto sulla strategia e valutare i progressi basati sui suoi suggerimenti. “Incrociando le aziende eviteremo, naturalmente, abbinamenti nello stesso settore, per non creare legittime preoccupazioni tra imprese concorrenti” sottolinea Rosario Rasizza, ad di Openjobmetis.

Al momento la sperimentazione coinvolgerà le aziende delle province di Varese, Como, Lecco e di Monza Brianza, ma l’obiettivo è di essere replicata nei prossimi mesi in tutta Italia. In questa prima fase sperimentale gli scambi tra dirigenti potranno avvenire fino al 31 dicembre 2015. “Il territorio in cui partiremo con questa prima fase è imprenditorialmente reattivo, nonché la patria in cui è nato l’elicottero. –commenta Rasizza – Gli imprenditori sentono i primi segni della ripresa e ricevono nuovi ordini: in attesa di capire se saranno stabili nel tempo cominciano a organizzarsi e a definire le risorse che gli serviranno. In questo contesto, la condivisione di esperienze e best practice favorisce la crescita e la consapevolezza che le PMI, molte delle quali familiari, hanno necessità di una maggiore presenza di figure manageriali”.

L’Istat conferma con gli ultimi dati (31 marzo) i segnali positivi per l’economia italiana registrati nei primi mesi del 2015. “Il continuo miglioramento delle opinioni di consumatori e imprese non trova un pieno riscontro nelle informazioni sui volumi produttivi. Tuttavia, a gennaio, nel manifatturiero la quota di settori in espansione si conferma su valori prossimi al 60%. Il mercato del lavoro – continua la nota – presenta ancora segnali contrastanti, pur in presenza di un aumento delle ore lavorate nel quarto trimestre 2014. Il processo di deflazione si è stabilizzato. Nel complesso, l’indicatore anticipatore dell’economia italiana permane su livelli positivi, supportando l’ipotesi di un miglioramento dell’attività economica nel primo trimestre”.

CONDIVIDI

Leggi anche

Reclamare l’incompiuto

Lavoriamo perché è una reazione a catena, ogni elemento conduce al successivo (Charles Eames) E se ad un certo punto iniziassimo ad osservare come le persone lavorano veramente, e non come dicono di lavorare, cosa accadrebbe? Negli ultimi dieci anni sono stati messi a disposizione dei team di lavoro più strumenti collaborativi di quanti ne […]

Ma chi ha sbagliato, Pagliuca?

«Ma chi ha sbagliato, Pagliuca?». Gli appassionati di calcio e di Mai dire Gol non possono non ricordarlo. Accade durante Bari-Sampdoria finita 1-1, del campionato di Serie A  ’91- ’92. Una frase storica di Vujadin Boskov, leggendario allenatore della Sampdoria di un calcio di altri tempi, che dopo aver subito il gol del pareggio si […]