Orio al Serio, oro che cola

Bergamo sta crescendo sotto ogni punto di vista: la chiamano Milano Orio al Serio quando si tratta di aeroporti, anche se l’“orobicità” è un marchio a cui si tiene molto da queste parti. Per esempio la squadra di calcio della città, l’Atalanta – qui chiamata semplicemente “la Dea” – continua a inanellare grandi risultati sportivi: […]

Bergamo sta crescendo sotto ogni punto di vista: la chiamano Milano Orio al Serio quando si tratta di aeroporti, anche se l’“orobicità” è un marchio a cui si tiene molto da queste parti.

Per esempio la squadra di calcio della città, l’Atalanta – qui chiamata semplicemente “la Dea” – continua a inanellare grandi risultati sportivi: dopo la qualificazione alla Champions League posizionandosi al terzo posto del Campionato italiano dello scorso anno, quest’anno è riuscita a superare la fase a gironi ottenendo il pass per accedere agli ottavi di finale: un evento straordinario, di portata storica. E anche qui c’entra Milano: si giocano allo stadio Meazza le partite della Champions League.

Eppure di Milano Bergamo ha poco. Pochissimo, oserei dire. Centoventimila abitanti; non è senz’altro la capitale finanziaria o bancaria, né la sede dei grandi gruppi multinazionali, eppure oggi Bergamo si sente davvero internazionale, pur mantenendosi ancorata alla tradizione tipica dei suoi abitanti: poche parole e tanti fatti.

Sarà (anche) per questo che in pochi anni l’Aeroporto di Bergamo è diventato un player molto importante. Per la precisione è il terzo scalo italiano, che nel 2018 ha sfiorato i 13 milioni di passeggeri dietro i 24 di Malpensa e i 42 milioni di Fiumicino (fonte Assaeroporti, Report annuale traffico passeggeri 2018).

 

Bergamo: l’aeroporto di Orio al Serio è il terzo d’Italia

Con i numeri non ancora definitivi del 2019, un dato è certo: la quota passeggeri di 13 milioni in transito da Orio al Serio dello scorso anno è stata superata nella giornata del 6 dicembre scorso, quando l’Aeroporto di Milano Bergamo ha festeggiato per la prima volta il transito del 13 milionesimo passeggero dell’anno. Un nuovo record nel trend in crescita, che nel corso del 2019 ha registrato un incremento del 6,5% rispetto allo scorso anno.

“Una giornata importante per l’Aeroporto di Milano Bergamo, che ottiene sempre più consensi dal mondo dei viaggiatori, in crescita anche per effetto della elevata percentuale di load factor, grazie alla capacità di offrire un network di collegamenti esteso con la possibilità e i vantaggi di connettersi ai grandi hub intercontinentali, come dimostra chi ha ricevuto il riconoscimento di 13 milionesimo passeggero dell’anno”, ha dichiarato Giovanni Sanga, presidente di SACBO, la Società che gestisce l’Aeroporto di Bergamo. Per la cronaca, la passeggera vincitrice partiva da Bergamo con un volo Alitalia per raggiungere Fiumicino, da dove poi avrebbe proseguito per Nuova Delhi.

L’Aeroporto di Bergamo è un caso di successo con numeri di tutto rispetto, che lo portano sul terzo gradino del podio a livello nazionale. Ma la concorrenza di altri aeroporti, come quello della vicina Brescia e di Verona, mette ancora di più in risalto i numeri altisonanti che Orio al Serio è stato in grado di inanellare a discapito proprio delle vicine concorrenti.

Brescia nel 2018 ha visto transitare all’interno dell’Aeroporto di Montichiari poco meno di 9.000 passeggeri, mentre Verona ha sfiorato i 3,5 milioni di transiti (fonte Assaeroporti, Report Annuale 2018). Così Bergamo diventa ricettiva non solo per l’area metropolitana milanese, ma anche per tutta quella bresciana. Secondo l’ufficio stampa di Sacbo, Orio al Serio rappresenta lo scalo di riferimento per Brescia e provincia: “I residenti a Brescia e provincia, che rappresentano il 17% dell’utenza lombarda, ovvero il 13% del movimento passeggeri all’Aeroporto di Bergamo, corrispondente a 1,7 milioni, hanno a disposizione un network che comprende 92 destinazioni servite da Ryanair, con ulteriore possibilità di sfruttare la rete dei voli in connessione gestita dal vettore irlandese, una dozzina nell’est Europa raggiunte da Wizz Air, con aggiunta a partire dal 24 dei voli su Barcellona operati da Vueling, che rafforza l’offerta per rispondere alla domanda crescente di collegamenti con la città catalana”.

Proprio per questo sono aumentati i servizi di collegamento e di accessibilità per questo target di passeggeri. Da Brescia l’Aeroporto di Milano Bergamo è raggiungibile comodamente anche in bus autostradale, con diverse corse che coprono l’intera fascia giornaliera.

 

L’Oriocenter, il mall dell’Aeroporto di Bergamo

Anche l’Aeroporto di Bergamo al proprio interno ha diversi negozi e ristoranti: non ci sono brand di lusso come a Malpensa e non ricalca un’altra via Montenapoleone, ma la scelta è comunque discreta e diversificata.

A Bergamo c’è un progetto – che ormai ha più di vent’anni – per certi versi pionieristico: un mall che dal 1998 è situato di fronte all’aeroporto. È l’Oriocenter, nato da un’idea di Antonio Percassi, un giocatore di calcio professionistico proprio dell’Atalanta, di cui poi è diventato presidente – raggiungendo anche qui ottimi risultati. È un imprenditore illuminato che ha visto nelle potenzialità del retail e nel connubio con gli aeroporti un punto strategico di assoluto valore, rendendolo vincente.

Sebbene non si trovi all’interno del terminal, ma esattamente di fronte a esso, è possibile accedere all’Oriocenter come se si andasse in un normale mall, raggiungendolo con un comodo sottopasso. Lì c’è tutto: dalle marche di abbigliamento al grande ipermercato; negozi di elettronica, ristoranti e anche un cinema multisala.

 

Un interno dell’Oriocenter, Bergamo.

Turisti dello shopping ma non solo: parla la responsabile marketing dell’Oriocenter

Antonia Latino è responsabile marketing dell’Oriocenter: “In un anno possiamo contare su un passaggio di oltre 25 milioni di persone che transitano tra l’area arrivi dell’aeroporto e il mall: arrivano con l’auto, con i bus dedicati e con quelli cittadini del trasporto locale. È abbastanza usuale per noi vedere anche passeggeri con i loro trolley fare una visita al nostro centro, per poi riprendere il sottopasso e tornare verso il terminal: siamo stati i primi a definirli come i turisti dello shopping. Anche per questo in collaborazione con SACBO, nell’Area arrivi dell’Aeroporto, abbiamo creato un percorso guidato fino all’Oriocenter”.

Lo spazio conta al suo interno 280 negozi e la superficie commerciale è di circa 105.000 mq. Nella nuova area dedicata al fashion hanno aperto, tra gli altri, Victoria’s Secret, Michael Kors, Coccinelle, Emporio Armani, Max Mara, e non poteva assolutamente mancare Trussardi, la casa di moda fondata nel 1911 proprio a Bergamo da Dante Trussardi. Impossibile trovare spazi commerciali che rimangano vuoti all’interno del centro, nonostante tutte le insegne presenti all’Oriocenter vengano selezionate dal team che si occupa delle assegnazioni.

Wagamama (ristorante giapponese il cui brand vanta aperture in centro a Milano e all’Aeroporto Internazionale di Malpensa, N.d.R.) il suo primo ristorante l’ha inaugurato proprio qui, all’Oriocenter. E anche Dainese per la prima volta ha aperto all’Oriocenter, perché qui ha trovato il mall che avesse le caratteristiche dei loro flagship presenti all’interno delle città. Qui, infatti, c’è il loro flagship”, afferma Antonia Latino.

Le chiedo se c’è stata qualche iniziativa commerciale che abbia alzato ulteriormente l’asticella delle performance. “Con il Black Friday, giunto alla terza edizione, abbiamo lanciato l’iniziativa ‘se spendi 400 € nello stesso scontrino, regaliamo 100 € da spendere dove vuoi’. Abbiamo raddoppiato le gift card rispetto allo scorso anno, e grazie a questa iniziativa abbiamo quadruplicato il fatturato”, conclude la responsabile marketing.

Oggi, il connubio aeroporti-retail ha assunto una valenza strategica nel panorama del settore non aviation, creando un indotto straordinario e virtuoso. Anche se l’Oriocenter è una realtà posta all’esterno del terminal, è innegabile come anch’essa abbia contribuito alla crescita continua di questo piccolo aeroporto, che in poco tempo è arrivato a imporsi come terza realtà nazionale in termini di passeggeri, dietro ai due mostri sacri Fiumicino e Malpensa.

CONDIVIDI

Leggi anche

Il lavoro non è una merce

Sono passati tredici anni dalla morte di Marco Biagi, ucciso dai terroristi per il suo coinvolgimento nella riforma del lavoro. Non vorrei che l’epitaffio del “Lavoro” fosse scritto dalla loro mano assassina, quasi fossero loro gli ultimi a ricollegare a quella parola significati e valori fondativi. Non si potrebbe accettarlo. Anche se oggi del lavoro […]

Se emergenza fa rima con fantascienza

In questi strani giorni di quarantena sto leggendo un libro di fantascienza. Mi ha sempre appassionato, la fantascienza, per la sua capacità di immaginare futuri; capacità che improvvisamente si rivela in questo periodo particolarmente utile e necessaria, ma che i grandi scrittori di genere – uno fra tutti Philip Dick – praticano da sempre senza […]