Il viaggio dello smartphone non finisce certo con l’assemblaggio. Una volta pronto, il telefono attraversa porti e magazzini: come riferisce il New York Times, grazie alle dimensioni ridotte, gli smartphone possono essere spediti in aereo in grandi quantità e a costi contenuti. Basti pensare che un singolo Boeing 747 a fusoliera larga può trasportarne fino a 150.000.
Ma nella produzione non vanno dimenticate figure professionali che guadagnano molto di più rispetto a chi assembla i dispositivi. Si tratta di un ampio team multidisciplinare composto da ingegneri hardware, software, elettronici, meccanici, specialisti QA, designer industriali ed esperti di sicurezza e rete. Solo per fare un esempio, secondo Indeed, lo stipendio medio di uno di questi ingegneri supera i 52.000 euro all’anno.
Arrivati a questo punto, è possibile sommare tutte le ore lavorative a noi note per ricavare il valore del lavoro retribuito di cui è possibile tenere traccia per rispondere a una semplice domanda: quanto costa un’ora di lavoro per creare uno smartphone? Il costo orario totale ponderato per la produzione di un singolo dispositivo, ottenuto addizionando i compensi orari lordi di tutti i professionisti coinvolti (ingegneria, produzione componenti, assemblaggio, logistica ed estrazione), è di circa 86 euro lordi all’ora. Un costo simbolico, che rappresenta un valore impossibilmente isolato nelle cifre incalcolabili delle economie di scala con una filiera internazionale, ma che serve a rendere l’idea del costo relativamente esiguo che ha la realizzazione di uno strumento così complesso e diffuso, che richiede di aggregare risorse provenienti da tutti gli angoli del globo – e di esservi trasportato al termine della catena produttiva.
Ogni smartphone, come abbiamo visto, racchiude un mondo invisibile fatto di turni massacranti, lotte per l’estrazione dei materiali, sfruttamento, persino dei bambini. Forse dovremmo pensarci, la prossima volta che scorreremo le app o scatteremo una foto: quello che per noi è “solo” un oggetto che ci mette in connessione con il mondo, in realtà nasconde una realtà di cui forse non abbiamo neanche il minimo sospetto.
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In copertina, uno screenshot dal canale YouTube di Jakidale