Sogni di silicio, incubi in digitale: le ombre della Silicon Valley

Il distretto produttivo più all’avanguardia del pianeta è per molti la terra promessa. “La valle oscura” di Anna Wiener ne racconta i lati negativi.

Anna Wiener ha venticinque anni, una vita vissuta in un quartiere di Brooklyn in un piccolo appartamento che sa di mobili usati e una coinquilina di cui conosce poco o nulla.

Anna Wiener vive una vita in cui il telefono si può usare ancora senza app, ci si può permettere di lavorare in una piccola agenzia letteraria e di condividere le ansie quotidiane bevendo birra con gli amici la sera dopo il lavoro. Ci sono ambizioni? Forse, se per ambizioni si intende rispondere al telefono, archiviare contratti e rendiconti, correggere bozze e qualche volta essere redattori. Il tutto venendo pagati poco, il giusto per capire in breve tempo che l’ascesa sociale potrebbe finire prima ancora di cominciare, pur mettendoci la buona volontà e la capacità di poter fare un sacco di lavori, il cui unico scopo potrebbe essere quello di far sentire le persone in movimento dentro la ruota come fossero dei criceti.

Non male, pensando ai tantissimi claim attraverso i quali si raccontano, da anni, i giovani come risorse su cui puntare per il futuro. Certo, il mondo dell’editoria non aiuta, descritto da sempre come settore in crisi e mai a credito, ma ognuno di noi ha un sogno e cerca di coltivarlo nel modo migliore che può. Proprio come cerca di fare Anna.

La Silicon Valley, la “valle oscura” dove i sogni si realizzano

Ogni sogno nasconde anche un luogo magico in cui tutto può accadere e tutto si può realizzare, un luogo a metà tra il reale e il fantastico, tra ciò che si vorrebbe e ciò che si può ottenere. Un luogo come la Silicon Valley, dove tutto può diventare realtà: basta avere un’idea e saperla vendere bene al miglior offerente pronto a sostenerla.

L’ascesa sociale, in fondo, può iniziare qui, e poco importa se non si capisce di cosa si parla, se non tutto appare chiaro, logico o davvero utile. Basta avere un’idea, la Silicon Valley sarà pronta ad accoglierla con i suoi uffici senza barriere, luminosi, arredati con grandi tavoli dove la vita scorre come fosse una continua e interminabile riunione d’affari, uffici che sembrano grandi e spaziosi appartamenti in cui tutti comunicano solo attraverso messaggistica istantanea e ci si parla giusto il tempo di sapere cosa ordinare a pranzo attraverso l’ultimo delivery organizzato, immediato ed efficiente.

Qui, dove tutto è pensato e studiato alla perfezione nei minimi dettagli, dove il futuro delle persone viene immaginato, progettato e costruito, Anna inizia la sua nuova vita. Una vita che parte dal capire come migliorare un’app di lettura per cellulari basata su un modello a sottoscrizione fino a diventare “responsabile tecnico della gestione clienti”, professione simile all’assistenza clienti, ma meno tecnica e più rivolta al mondo delle imprese.

Le ombre lunghe della valle che domina il mondo con la tecnologia

La valle oscura, come il titolo del libro (Uncanny Valley), che scorre veloce con pagine dalle quali è difficile staccarsi. Si sorride per non piangere pensando a come le parole possano rendere così vivida una realtà la cui cultura intellettuale“era la cultura di Internet: leadership di pensiero, esperimenti di pensiero. Intellettualismo da forum”.

Si sorride per non piangere sapendo che molto di quello che in queste pagine viene descritto è noto ai più pur non ammettendolo, perché infrangere il sogno della Silicon Valley raccontandone difetti e debolezze significa sollevare il velo su un sistema che pare inespugnabile. Non si fanno mai nomi espliciti, ma è difficile pensare di non conoscere “il grande negozio online”, oppure il “social network che tutti odiano”, e non sentirsi coinvolti almeno in parte.

Un libro che non è solo il racconto dell’evoluzione professionale di Anna Weiner, ma soprattutto il racconto-cronaca di un sistema che ha impattato e ancora impatta sulla vita delle persone in maniera sproporzionata, tanto da modificarne radicalmente e per davvero le abitudini di relazione, consumo, intrattenimento, fruizione delle informazioni.

Nessuno può dirsi escluso, ma tutti possono sentirsi parte di un sistema di cui rappresentano, in modalità e con funzionalità differenti, gli ingranaggi. Un sistema dinamico in cui ci si può sentire padroni del mondo da giovanissimi, vivendo l’effetto del potere come fosse una chimera. Bastano pochissimi mesi e qualcun altro sarà pronto a vivere le stesse emozioni e le stesse situazioni. A cambiare sarà soltanto l’idea e sarà, di nuovo, rivoluzionaria.

Perché leggere La valle oscura

“Avrei potuto tenere il mio lavoro per sempre, e fu così che capii che era ora di mollarlo. I soldi e lo stile di vita agiato non bastavano a mitigare il peso emotivo: il sovraffaticamento, la ripetitività, la tossicità ciclica. I giorni sempre indistinguibili.”

Il libro di Anna Wiener andrebbe letto perché è importante provare a comprendere il mondo che viviamo e abitiamo, insieme ai suoi meccanismi; un mondo che corre veloce, e che ha la capacità di farci sentire parte di un sistema del quale non si ha la giusta percezione. Quel sistema che ha modificato la vita delle persone e che incide in maniera massiccia sul sistema economico globale.

Un libro chiaro, immediato, ben scritto, che corre come il tempo che racconta. Una vicenda che serve a ricordarci chi siamo e cosa vogliamo. Le cose possono cambiare, anche nel mondo del lavoro, ma per farlo questo mondo lo si deve conoscere, e con esso i poteri che lo dominano, dietro i quali si celano anche delle debolezze.

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