“L’elemento che principalmente impatta sulle differenze retributive territoriali è il tessuto imprenditoriale. I grandi centri dove si genera competitività sono soprattutto al Nord, dove il tessuto produttivo può più facilmente accedere al credito, innovare e investire”, rileva Matteo Gallina, responsabile dell’Osservatorio JobPricing.
Incidono anche il tasso di disoccupazione, che pesa sul potere contrattuale dei lavoratori; al Sud c’è una partecipazione femminile storicamente bassa, una presenza di maggiori violazioni dei minimi tabellari e forme irregolari di contrattazione. “Conta anche il costo della vita diverso da Regione a Regione, da territorio a territorio”, aggiunge Matteo Gallina.
Il fenomeno del South Working – svolgere il lavoro agile al Sud – sviluppatosi negli anni della pandemia non sembra avere al momento ancora sortito effetti sull’ambito retributivo, nell’ottica di leva di rilancio del Meridione.
“Il fenomeno è inquadrato solo fino a un certo punto e non riguarda che una piccola fetta di lavoratori che possono usufruire di questa opportunità”, spiega il responsabile dell’Osservatorio JobPricing.
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