Il Lato A di Massimo Tammaro

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I’m a very lucky man and a dreamer.

È la frase che apre il suo profilo e che sintetizza la storia di Massimo Tammaro, rendendo perfettamente il senso dei suoi valori e del suo approccio alla vita.

Nato a Savona dove ha vissuto sino alla fine del liceo, prima di partire per l’accademia aeronautica di Pozzuoli, oggi vive in Friuli dopo un percorso emozionante che ci racconta attraverso una bellissima colonna sonora.

Si parte naturalmente da Savona dove Massimo passa i primi anni della sua vita con la sua famiglia e Tunnel of love dei Dire Straits è proprio la canzone di famiglia, quella che appena la sente si vede seduto nel sedile posteriore del maggiolone di papà, con suo fratello accanto, papà che guida con mamma al fianco.

Nei lunghi viaggi in auto per tanti anni la colonna sonora era costituita da sole due musicassette: Tunnel of Love dei Dire Straits e La voce del Padrone di Franco Battiato: tuttora quel brano ha il potere di riportarlo indietro nel tempo e di fargli rivivere il senso di famiglia. Ed è anche il motivo per cui quel maggiolone bianco, che era stato blu turchese e che oggi ancora possiede, un giorno di questi tornerà a vivere la strada per ricordare il papà. Massimo scommette che se chiedessi a suo fratello che cosa gli ricorda Tunnel of Love avrei la stessa identica descrizione.

Sempre a Savona Massimo vive gli anni dell’adolescenza e a 15 anni diventa il bassista di una band. Imbracciava un basso nero Eko imitazione Fender acquistato di seconda mano da un server locale e leggenda vuole che quel basso fosse stato usato al Palarock di Sanremo dalla bassista delle Bangles.

Anche se era solo un ragazzino, ci sapeva fare; nel 1987, durante le scuole superiori riuscì anche ad organizzare un grande concerto, trasmesso in diretta da Radio Savona Sound, riunendo molte band locali, addirittura facendosi sponsorizzare dal preside e coinvolgendo anche le altre scuole della città. Grazie ad un accordo con i presidi, il biglietto del concerto costituiva titolo sufficiente a giustificare l’assenza da scuola il giorno dell’evento.

Nel frattempo Massimo è cresciuto e ha capito quale sarebbe stata la sua strada: diventare un pilota dell’aeronautica.  Così nel 1989 lascia la famiglia per raggiungere l’accademia di Pozzuoli, non prima del suo ultimo concerto in spiaggia il giorno prima di partire.  Salutò il suo pubblico per l’ultima volta sulle note di Jump dei Van Halen e, per l’ultima volta sino ad oggi, prese in mano il suo basso.

Dopo il diploma Massimo si trasforma da classico studente che “potrebbe ma non si applica” in un eccellente e motivato allievo. Si laurea a pieni voti alternando le sessioni di studio alle selezioni al volo durante l’estate fino a raggiungere il sogno: entrare a far parte delle Frecce Tricolori.

E proprio il suo lavoro gli regalò un incontro memorabile. A Fairford UK, vicino Londra, dove le Frecce Tricolori erano state invitate all’Air Tatoo, la manifestazione di volo più famosa del mondo, Massimo ebbe l’occasione di incontrare Nick Mason.

I Pink Floyd sono da sempre il suo gruppo preferito e Massimo ha avuto la fortuna di vederli dal vivo in molti concerti ma questa volta, in quel campo volo della prima guerra mondiale dove Nick Mason, da sempre appassionato di volo, ha comprato un hangar e ne ha fatto una sorta di residenza di campagna, Massimo viene invitato a cena. In quella indimenticabile serata non solo poté fare foto, avere un autografo di uno dei suoi idoli e parlare con lui tutta la sera ma gli fu proprio chiesto un autografo direttamente da Nick. Il ricordo di quell’incontro è tutto nelle note di Confortably Numb.

I though we can truly say  

Together we are invincible

A gennaio del 2006 Massimo viene invitato in Friuli al matrimonio di un collega pilota delle frecce e conosce Tania, la donna della sua vita. Da allora sono sempre insieme ed Invincible dei Muse è la canzone che meglio racconta la loro storia. In realtà Massimo non conosceva bene i Muse e, per sua stessa ammissione, inizialmente li considerava un gruppo minore, quasi una meteora, salvo poi ricredersi fino a promuoverli tra le sue band preferite. Ancora oggi è uno dei più bei regali che abbia ricevuto da Tania, insieme all’amore per i cani quando, grazie a lei,  una simpatica Yorkshire di nome Titti entrò in famiglia.

Dopo qualche tempo, per non lasciarla sola arrivò Grisù che, al termine di un serrato corteggiamento durato più di un anno, le regalò Mimì e Bilù. Fu subito chiaro che i cuccioli sarebbero rimasti a casa, nella loro famiglia.

Nel novembre del 2006 Massimo diventa comandante delle Frecce Tricolori, realizzando il sogno di ogni ragazzo che entra in Accademia Aeronautica, quanto basta per definire il 2006 il suo anno magico.

Ma le emozioni non sono finite: a luglio del 2011 Massimo entra in pista a Budapest nel paddok Ferrari e riceve una telefonata da Tania, di quelle che non si dimenticano: diventerà papà. A marzo 2012 nasce Matilde che sovverte ogni logica, ogni valore, ogni piorità.

Nella colonna sonora di Zootropolis Shakira canta Try Everything, dove la protagonista non si arrenderà mai e combatterà fino all’ultimo.

E quando la vede divertirsi a guardare il film e ridere di gusto a Massimo si gonfia il cuore di felicità.

Inoltre è una bellissima canzone, una sorta di augurio e di messaggio che spera le sia sempre di ispirazione nella vita.

 

Lato B, il ruolo in azienda

La musica ha da sempre fatto parte della vita di Massimo, assumendo, a seconda delle circostanze, ruoli diversi. Anche nel corso della sua attività di pilota, è sempre riuscito infatti a trovare lo spazio per i concerti live, la sua grande passione, a volte con viaggi di notte attraversando l’Italia per ascoltare e vedere i suoi idoli on stage. In particolare ricorda quello in macchina da Verona a Milano per vedere i Simple Minds. Fu un concerto splendido ma per evitare il traffico all’uscita dovette perdersi l’ultimo brano in scaletta. A distanza di 20 anni è il caso di rimediare almeno parzialmente e ci è piaciuto pensare che il brano fosse Alive and Kicking.

Infine non serve chiedere a Massimo quale sia il brano che parla di lavoro: basta una semplice equazione il cui risultato è uno solo: Learning to Fly dei Pink Floyd.

Il viaggio musicale nelle aziende continua.

 

Credits:

Snooky Records Studio by Marzio Francone

Unsplash.com. Saxophone by A. J. O’Reilly

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