Migranti made in Italy

Migranti. Dietro la retorica di una politica italiana da troppi decenni fragilissima, si muovono vite che finiscono per intrecciarsi con le nostre. Si intrecciano con le nostre città, col lavoro, con la scuola, con la dimensione delle famiglie, con l’assistenza data e ricevuta nelle comunità, con la lingua, con l’economia, con i dati occupazionali, con le […]

Migranti. Dietro la retorica di una politica italiana da troppi decenni fragilissima, si muovono vite che finiscono per intrecciarsi con le nostre. Si intrecciano con le nostre città, col lavoro, con la scuola, con la dimensione delle famiglie, con l’assistenza data e ricevuta nelle comunità, con la lingua, con l’economia, con i dati occupazionali, con le casse delle nostre pensioni. Non c’è più tempo per parlarne poggiandosi a stereotipi e luoghi comuni fin troppo comodi: questo reportage di Senza Filtro esplora il tema sotto i molteplici profili di cui non arriva mai traccia, compreso quello degli immigrati che – quando possono – addirittura ci ripensano.

 

Articoli di reportage

La retorica sui migranti? Una pacchia, di Marika Nesi Lammardo (prima parte)

Stereotipi sui migranti: un colpo al cerchio e uno alla pancia, di Marika Nesi Lammardo (seconda parte)

Salvini è Dorian Gray, purché se ne parli, di Marika Nesi Lammardo (terza parte)

Cefa Onlus sugli immigrati: “Quando arrivano ai margini, meritano un ritorno dignitoso”, di Lara Mariani

Le altre radici del Made in Italy, di Asmae Dachan

 

Photo by IBTimes UK

CONDIVIDI

Leggi anche

La Reputazione dell’azienda si gioca on line: una partita tra valori, crisi e “bombe inesplose”

Non esiste un brand senza valori. I prodotti vengono ben identificati da un marchio se questo è capace di raccontare una storia che comunichi i suoi valori fondanti ai suoi consumatori. Fino a qualche anno fa il brand comunicava a senso unico, il consumatore era il bersaglio passivo del suo messaggio ed esercitava la sua […]

Ristorazione, più regole che clienti: Milano non si siede a tavola

Il mondo della ristorazione è profondamente cambiato in soli due mesi e, con volontà e ostinazione, cerca di ripartire. Non senza difficoltà, ma soprattutto con nuove regole: prenotazione gradita ma non obbligatoria, rilevazione della temperatura corporea all’ingresso, richiesta nominativo e contatto telefonico da conservare per 15 giorni, posizionamento dei tavoli predisposti a scacchiera distanziati di […]