Startuppers

La sala era gremita. C’erano tutti. Si iniziò con un ritardo di mezz’ora e a chi lo fece notare gli risposero “Ritardo accademico”. E giù a ridere. E tutti a tuittare #ritardoaccademico. L’introduzione di quaranta minuti del professor Tromboni sulla flessibilità motivata fu accolto da cinquanta post, sedici “mi piace”, otto retweet, quaranta fette di […]

La sala era gremita.
C’erano tutti.
Si iniziò con un ritardo di mezz’ora e a chi lo fece notare gli risposero “Ritardo accademico”.
E giù a ridere.
E tutti a tuittare #ritardoaccademico.
L’introduzione di quaranta minuti del professor Tromboni sulla flessibilità motivata fu accolto da cinquanta post, sedici “mi piace”, otto retweet, quaranta fette di mortadella, un cane a tre zampe, un tagliere di salumi, quattro suore e un camion.
Piacque molto il progetto FAZZOFFICINA (progetto per l’inserimento in officina delle donne islamiche, quelle col fazzoletto in testa, che non lavorano), ma anche le minigonne per preti gay realizzate con una stampante 3D dai ragazzi (hanno tutti dai quarant’anni in su) della startup JUDASPRIEST, non furono da meno. Molto bello anche il progetto BABYBOOMERS dove si insegna ai bambini a far esplodere i botti di capodanno senza farsi male, con tutorial su Youtube, crowfunding per comprare “il pallone di Maradona” e l’app con i numeri di telefono degli ospedali più vicini.

Progetti bellissimi, ma il panel migliore fu quello della twitstsar @stocaz che presentò la sua startup incubatore d’impresa 2.0, completamente geolocalizzata e multipiattaforma, molto apprezzata da hipsters, geek, queers, gay, fiona may, dogs & pigs, milf, dilf, pavlidis watchers, redbull eaters, fornero’s friends, google searchers, bloggers, fanfarons, buson tour, google glasses, google hats, google shirts, google trousers e addirittura google piumini Moncler alla faccia delle oche spennate, alle quali è stato dedicato un lungo applauso e un video girato da un gatto all’università di Stanford.

Alle sette di sera, tutto era finito e c’è stato l’aperitivo, l’apericena, l’ape magà e il flashmob di mezzanotte, con vomitata sotto ai portici e video caricato su Youtube con 38 visite.
È stata proprio una bella serata.

@stocaz ha salutato tutti, ha tuittato “gran bella serata #raga #flessibilitàmotivata” ed è andato a dormire nel suo monolocale in centro, tirato a lucido dalla “filippa” che la mattina ha messo in ordine tutto il casino accumulato da giorni.

Alle dieci di mattina suona il telefono di @stocaz. È suo padre.
“Pronto?” risponde con voce impastata @stocaz
“Ciao imprenditore di te stesso! Sei già a produrre?” chiede il daddy cool.
“Si, sono già sul pezzo”
“Com’è andata ieri?”
“Bene”
“Senti, controlla se ti hanno già accreditato il bonifico. Per ‘sto mese ti ho messo duemila euro, poi se non ti bastano dammi uno squillo eh..”
“Ok, ciao pà”
“Ciao e buon lavoro”.

CONDIVIDI

Leggi anche

Manager certificati o col bollino blu?

La certificazione dei manager è prassi consolidata in molti Paesi europei: in Inghilterra, ad esempio, costituiscono un punto di riferimento sia gli Standards of Good Practice for Board of Directors sia i Senior Management Standards, che hanno coinvolto centinaia di senior manager per arrivare alla definizione rigorosa degli standard di riferimento. Il tema è oggi […]

Startup: che tipo sei?

L’identità è una cosa seria. Lo è per una persona, lo è per un brand ma lo è anche per una start up. Partire verso il mercato con la consapevolezza di chi realmente si è e dove si vuole andare permette di essere più credibili e convincenti nei confronti di Business Angels e Venture Capitalist. […]