Di fronte a quella che è diventata una vera e propria emergenza, la politica sta finalmente iniziando a svegliarsi dal suo lungo torpore.
Tra le iniziative legislative recenti sul tema rientra la proposta di istituzione di un vero e proprio Osservatorio nazionale per il sostegno e il supporto psicologico del personale delle Forze di polizia. L’Osservatorio avrebbe lo scopo di monitorare e raccogliere in modo sistematico tutti i dati relativi ai suicidi, ai tentativi di suicidio e alle situazioni di disagio degli operatori delle Forze di polizia, con l’obiettivo di elaborare programmi di miglioramento delle condizioni di vita del personale delle Forze di polizia, incluse azioni concrete di supporto e sostegno psicologico.
A giugno scorso, inoltre, è diventata legge la modifica al regolamento di servizio dell’Amministrazione di pubblica sicurezza, con cui è stato introdotto l’articolo 48-bis, che prevede delle misure da attuarsi in presenza di disagio psicosociale. La norma indica come, in questi casi, “il dirigente dell’ufficio o il comandante del reparto provvede a ritirare senza ritardo, anche per il tramite di personale a tal fine delegato, l’armamento individuale”.
L’articolo 61-bis, infine, stabilisce come, nei casi in cui vi sia stato ritiro temporaneo dell’armamento individuale, vengano proposti al dipendente degli appositi percorsi di sostegno psicosociale. Gli esiti di tali percorsi sono valutati ai fini del successivo nulla osta. Per Iafrate si tratta di un deterrente importante per cercare di prevenire gli atti suicidari tra le forze dell’ordine o armate che, come abbiamo visto, utilizzano molto spesso l’arma d’ordinanza per compiere l’atto estremo.
L’11 ottobre scorso, invece, il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Interno, della Difesa e dell’Agricoltura per chiedere “quali iniziative i ministri interrogati abbiano adottato o intendano adottare per approfondire le cause dell’alto tasso di suicidi tra le forze dell’ordine, in particolare tra i carabinieri forestali, e se non si ritenga necessario agire con urgenza adottando misure e strumenti volte ad accertare fattori di rischio al fine di prevenire il ripetersi di eventi suicidari”.
Per quanto riguarda la loro sindacalizzazione, le forze armate hanno raggiunto un importante traguardo solo di recente, precisamente ad aprile 2022, quando la legge ha permesso loro di unirsi in associazioni sindacali, anche se con competenze limitate rispetto ai sindacati ordinari, dopo la sentenza della Corte costituzionale del 2018. Da subito, il loro contributo alla causa si è dimostrato prezioso.
L’Associazione sindacale dei Carabinieri UNARMA, per esempio, ha messo a disposizione degli iscritti il servizio Team Blue, progetto di prevenzione dei suicidi che offre supporto psicologico in forma anonima a tutti gli operatori di polizia e militari. Gli agenti possono interagire con i professionisti di Team Blu attraverso un numero di cellulare dedicato con una linea WhatsApp, una chat su Facebook con Messenger, un profilo Skype e una linea fissa.
Anche il Corpo della Guardia di Finanza ha adottato misure di contrasto al fenomeno, stipulando una convenzione con l’Ordine nazionale degli psicologi e avviando dei centri di ascolto psicologico presso i comandi Regionali del Corpo.
Il Sindacato Autonomo dei Finanzieri (SAF), invece, ha istituito uno sportello di ascolto psicologico rivolto agli iscritti all’organizzazione sindacale e ai famigliari.
Photo credits: informazionefiscale.it