La politica continua a utilizzare tecniche di comunicazione derivate dalla pubblicità: il risultato è la superficialità delle argomentazioni e la passività degli elettori, il cui compito si esaurisce nelle urne. Ma i dati indicano che il prodotto-politica è sempre più difficile da vendere
Capire le cause per risolvere le conseguenze
Tra i commenti pervenuti in redazione per partecipare all’ultimo contest che abbiamo lanciato, il migliore è stato quello di Francesca Parisi, che pubblichiamo: potrà quindi partecipare alla nostra prossima riunione di redazione e scegliere con noi il tema per il contest successivo. Il tema lanciato il 17 giugno scorso chiedeva se fosse il caso di Tornare […]
Tra i commenti pervenuti in redazione per partecipare all’ultimo contest che abbiamo lanciato, il migliore è stato quello di Francesca Parisi, che pubblichiamo: potrà quindi partecipare alla nostra prossima riunione di redazione e scegliere con noi il tema per il contest successivo.
Il tema lanciato il 17 giugno scorso chiedeva se fosse il caso di Tornare al manifatturiero per crescere?
In una fase di crisi, come quella che ancora oggi l’Italia sta vivendo, si propone di incentivare il manifatturiero per poter cercare una soluzione che porti ad una crescita del paese.
Per meglio analizzare il problema, forse bisognerebbe chiedersi quali siano state le cause che hanno portato l’industria manifatturiera italiana, così importante, a non resistere in tempo di crisi. Scelte di tipo fiscale, l’incapacità di proteggere risorse importanti quali il Made in Italy con politiche adeguate, la scelta di disincentivare le scuole e la formazione professionalizzante, gli inesistenti aiuti ai piccoli imprenditori, sono alcuni fra i fattori che non hanno consentito all’industria di non compromettere la propria capacità produttiva.
La crisi, per definizione, porta a un momento di cambiamento inevitabile e traumatico ma, come insegna la filosofia orientale, può essere fonte di grandi opportunità. Volendo guardare alle possibilità di opportunità future che l’Italia potrebbe cogliere, è indispensabile riuscire a apprendere dagli errori passati, al fine di non ripeterli, e imparare a prevedere quali potrebbero essere le conseguenze negative che, se non considerate, potrebbero portare a perdite nel futuro maggiori rispetto ai guadagni ottenibili nel breve termine.
Pensare a una politica economica, che sappia ragionare coordinando tra loro le manovre relative ai singoli elementi che compongono l’intera economia di un paese, potrebbe risultare vincente.
Le imprese influenzano il destino del territorio in cui operano e hanno perciò una responsabilità nei confronti della società e dell’ambiente di cui fanno parte. Una parziale soluzione alla crisi potrebbe essere quella di attuare politiche che siano in grado incentivare l’impresa manifatturiera, nella speranza che questa, in una fase futura di ripresa, sia in grado di dare opportunità al territorio, e non dimentichi la fiducia che gli è stata data, distruggendolo nuovamente.
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