Il capoluogo campano scala i record per gli arrivi turistici, che però alimentano abusivismo e gentrificazione: e se la città che sognava di campare di turismo rischiasse di morirne? Facciamo il punto con l’ex sindaco Luigi De Magistris, il consigliere comunale Sergio D’Angelo, il consigliere regionale Luigi Cirillo e il digital storyteller Federico Quagliuolo
Enrico Parolisi
Nato e cresciuto in una nota città meridionale dalla quale prova dal 1985 ad affrancarsi (spesso senza successo), Enrico Parolisi è informatico per pigrizia (si era iscritto all'università per il rinvio militare e ha finito per laurearsi) e comunicatore per una innata quanto maledetta vocazione nel capire e raccontare cose. Formatosi giornalista alla Scuola di Napoli dell'Università Suor Orsola Benincasa - dove è docente nel modulo dedicato al giornalismo e nuovi media - Enrico vanta anni di manovalanza pura nel settore televisivo alternati a esperienze di coordinamento in agenzie di comunicazione, il tutto senza tralasciare l'attività di addetto stampa, comunicatore e portavoce che porta avanti con immutata passione da anni. La somma di decine - se non centinaia - di expertise diverse che ha accumulato negli anni lo ha portato a definirsi professionalmente come giornalista specializzato in strategie di comunicazione integrate orientate al digitale, e soprattutto a scrivere un curriculum troppo lungo e dispersivo per ogni selezionatore sulla faccia del Pianeta.
Resta però convinto che a definirlo davvero non sarà mai il suo lavoro, checché ne pensi la sua immotivatamente ampia rete contatti su LinkedIn, ma alcune soft skill come la vocazione all'aperitivo alcolico, la maniacale voglia di esplorare più mondo possibile prima di lasciarlo, il jazz e il desiderio di vedere prima o poi Rufy diventare re dei pirati.
Sposato e salvato a più riprese nell'anima da Federica, è padre di Raul Emanuele che tiene in braccio alle quattro di notte mentre scrive queste poche righe di bio da inviare a SenzaFiltro, con cui condivide la missione di fare del mondo del lavoro italiano un posto migliore.
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Il centrosinistra non ha comunicato quasi nulla della carriera della nuova presidente della Regione Sardegna, che pure è meritoria e piena di punti di valore. Forse è il suo passato da alta dirigente d’impresa che provoca qualche vergogna: “imprenditrice” è ancora una brutta parola?
La direttiva europea contro le autocertificazioni delle aziende sedicenti sostenibili è un buon inizio, ma non considera la pubblicità che avviene con la sponda dei giornali: il mondo degli addetti stampa ha urgente bisogno di regolamentazioni
Sotto un milione non sei nessuno: pare questo il sunto dell’intervento preventivo dell’AGCOM sulla questione influencer. Sebbene si tratti di un processo in divenire, si può già dire che è il concetto stesso di soglia a essere sbagliato. E siamo sicuri che a misurarla debbano essere proprio i social?