
L’esperienza di chi ha percepito il RdC e la ricerca di un team di psicologi dell’Università di Bologna: la depressione da lavoro è una patologia a sé, e il disprezzo per chi percepisce sussidi ha una motivazione precisa.
Questo è lo spazio dedicato al nostro contest. L’appuntamento è ogni quindici giorni: il vincitore del contest precedente darà il tema per quello successivo. Inoltre, l’autore dell’articolo vincitore sarà invitato a partecipare alla successiva riunione di redazione. Non resta che tirare fuori le vostre opinioni, commentate in massimo 2.000 battute e speditele entro lunedì 9 […]
Questo è lo spazio dedicato al nostro contest. L’appuntamento è ogni quindici giorni: il vincitore del contest precedente darà il tema per quello successivo. Inoltre, l’autore dell’articolo vincitore sarà invitato a partecipare alla successiva riunione di redazione.
Non resta che tirare fuori le vostre opinioni, commentate in massimo 2.000 battute e speditele entro lunedì 9 novembre alla mail: senzafiltro@fiordirisorse.eu.
Questa settimana vi proponiamo una riflessione che parte da qui: “Fisso o mobile? Non si parla di telefonia ma di lavoro”.
Il posto a tempo indeterminato in Italia è stato per anni il mito e l’obiettivo da raggiungere per vivere bene e non avere preoccupazioni.
Oggi quest’isola felice si è erosa e sempre più esperti, politici, studiosi e istituzioni ci descrivono il lavoro come qualcosa di flessibile e dinamico, non collocabile dal punto di vista spaziale e assolutamente personalizzabile.
Trovare un modo di lavorare unico sembra essere la chiave di volta del successo. L’uomo ha adattato le tecnologie per agevolare questo cambiamento ma, ci chiediamo, fino a che punto i lavoratori potranno e soprattutto vorranno adeguarsi a questi cambiamenti?
Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra, raccontateci un’esperienza, fatevi sentire. Open Space è uno spazio aperto, realizzato per dar voce a chiunque voglia condividere le proprie idee e il mondo in cui lavora.
L’esperienza di chi ha percepito il RdC e la ricerca di un team di psicologi dell’Università di Bologna: la depressione da lavoro è una patologia a sé, e il disprezzo per chi percepisce sussidi ha una motivazione precisa.
La nuova misura di contrasto alla povertà si chiama “dedicata a te”. E’ una carta di debito che ha il triste sapore del DejaVu
Alberto Croci, imprenditore brianzolo: “Ho ricevuto offerte da Canton Ticino e Carinzia, resto per i dipendenti e le loro famiglie. Ma in Italia tasse e burocrazia sono impossibili”.