È stato presentato da poco alla stampa il progetto, che riepiloga un lavoro durato anni e che può essere di profondo aiuto a tutti i luoghi di cultura che vogliano imbastire relazioni migliori con le persone con disturbi dello spettro autistico (circa 500.000 i bambini in Italia – e cinque milioni in Europa – su un totale nazionale di quattro milioni di casi, pari a quasi il 7% della popolazione): è il quinto Quaderno firmato MANN, si chiama “SO-stare al Museo”, dietro c’è la direzione di Paolo Giulierini.
“I musei sono la casa di tutti e tra i primissimi PON utilizzati dal MANN c’è stato quello per l’accessibilità, un tema che ha ispirato la nostra politica in questi otto anni. Gli istituti di cultura devono essere il primo presidio educativo sul territorio, con una attenzione particolare verso chi ha più bisogno di essere seguito.”
Il Centro ARGO ha lavorato costituendo, come primo passo, un gruppo di ricerca di propri operatori messi accanto a consulenti della cooperativa sociale PANTA REI di Reggio Emilia, scelta per la lunga esperienza in pedagogia della relazione e in processi di apprendimento inclusivi. Poi portando più volte nelle sale del MANN i ragazzi di ARGO: ascoltandoli, osservandoli, dando loro la parola, chiedendo cosa mancasse per farli sentire a loro agio in mezzo all’arte.
Il Quaderno racconta il confronto tra cento musei al mondo, fornendo dati aggiornati al 2023 sulla loro accessibilità, e spingendo la leva in avanti con suggerimenti veri e propri: “Dall’accompagnamento musicale per esaltare la fruizione artistica all’utilizzo di specchi e cucchiai per ammirare le opere da più punti di vista, dalla possibilità di giocare con le loro ombre alla necessità di organizzare punti-sosta per enfatizzare la contemplazione dei capolavori e l’esperienza intima della comprensione. Prossimo passo la produzione di un kit da consegnare ai visitatori – non soltanto ai disabili cognitivi – contenente oggetti piccoli e insoliti per un museo: uno specchietto, un cucchiaio, una lente, una torcia, cornici, cuffiette per ascoltare musica, filtri colorati. Il kit sarà prodotto dagli stessi giovani di ARGO e consegnato da febbraio 2024 alle biglietterie del MANN”.
Renato Quaglia, Direttore di FOQUS, unisce i puntini socioculturali del progetto.
“Nel nostro Paese i temi della disabilità sono rimasti ai margini di buona parte dell’agire pubblico. Ora, se riconosciamo che il museo è una delle principali istituzioni pubbliche e laiche che una comunità individua come luogo di custodia, di studio e di ricerca dell’identità di quella comunità, allora risulta naturale ritenere che il museo debba essere il luogo dell’accessibilità per eccellenza, ovvero della produzione di aggiornati modelli di cittadinanza”.