Prodotto in Giappone, commercializzato in Italia

Il gruppo giapponese Mitsubishi acquista Del Clima, un’azienda chiave nel settore della climatizzazione, e dimostra interesse per espandersi nel territorio italiano.

Nel novembre del 2015 all’ambasciata italiana in Giappone si è tenuto un simposio per promuovere gli investimenti diretti delle aziende giapponesi in Italia alla presenza di diplomatici, politici e imprenditori dai due paesi.

“Gli investimenti diretti dal Giappone son sono tanto questione di quantità, ma soprattutto di contenuto”, spiegava durante l’incontro Riccardo Monti, Presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, puntano dil dito soprattutto sui settori tecnologia e high tech.

L’interesse giapponese per le aziende italiane si è rivitalizzato da qualche anno, a partire circa dal 2010 e in controtendenza con altri paesi europei. Tra i motivi c’è il fatto che in Italia è forte lo sviluppo dell’agglomerazione industriale, ovvero dei distretti, per cui occupiamo le prime posizioni nel Global Competitiveness Report. Ed è qui che spesso intervengono i giapponesi e intravedono opportunità d’affari con l’Italia.

Anche la Hitachi, lo ricordava durante il simposio a Tokyo il vice presidente Akira Shimizu, è tra le aziende di punta in questa tendenza.

Ad attirare l’attenzione negli scorsi mesi, tuttavia, è stato soprattutto l’arrivo di Mitsubishi a Treviso. I gruppi di lavoro giapponesi e italiani sono intanto già attivi e in pieno lavoro, con ingegneri dai due paesi che si stanno ritrovando per studiare le linee produttive e tracciare il nuovo percorso di quella che era una delle più importanti aziende italiane nel settore dei climatizzatori.

Dal 24 febbraio di quest’anno, la società Del Clima, nata nel 2012 da uno scorporo della De’Longhi, è passata in mano alla Mitsubishi Electric che ne ha preso il controllo totale. L’azienda si portava due sussidiarie, Climaveneta S.p.A., con sede a Bassano del Grappa e RC Group S.p.A., di Pavia, e i loro prodotti per sistemi di raffreddamento e riscaldamento, climatizzazione speciali, rivolti a edifici commerciali e industriali, e ai datacenter.

La nuova presenza giapponese e la dimensione internazionale è sancita anche dal cambio del nome, che dal 15 marzo suona al completo come Melco hydronics & IT cooling spa.

“Gli esperti giapponesi hanno grandi aspettative verso le competenze tecniche degli ingegneri giapponesi che, a loro volta, confidano nella produzione, sviluppo e commercializzazione italiana”, ha detto in un’intervista al Sole 24 Ore Yoshiomi Araki, diventato Vicepresidente dell’azienda.

Ora il gruppo giapponese mette in atto la sua strategia e, come si legge nel sito, “la mission aziendale, significa anche – per dipendenti, clienti e fornitori – che la società è diventata una parte integrante e preziosa del Gruppo Mitsubishi Electric”.

L’accordo italo giapponese era stato firmato già nell’agosto dello scorso anno. Mitsubishi Electric fa parte di Mitsubishi, la più grande holding finanziaria del Giappone e una delle più importanti del mondo, che spazia in settori chiave dai trasporti al petrolio. La Del Clima, che fino al 2012 era una divisione di De’Longhi, quella professional, del gruppo trevigiano ed è stato poi quotata nel 2012.

L’obiettivo principale dell’operazione di scissione, si legge in un comunicato del 2011, era quello di “consentire uno sviluppo indipendente dei due distinti business facenti capo a ciascuna delle due divisioni, caratterizzate dall’assenza di sinergie operative tra loro”.

Grazie alla liquidità ottenuta, De’ Longhi, che a fine 2015 aveva 189 milioni in cassa e a fine 2016 dovrebbe toccare quota 270 milioni, ora sarebbe interessato a sua volta alla tedesca Wuerttembergische Metallwarenfabrik, meglio nota con il marchio Wmf, con una forte presenza nel settore delle macchine da caffè.

I recenti scandali che hanno colpito la Mitsubishi Motors, che ha ammesso di aver falsificato i test sulle emissioni  per più di 600mila veicoli, non ha scalfito gli altri gruppi dell’azienda che continua a espandersi anche in Italia. Dal primo aprile Mitsubishi ha aperto ad Agrate Brianza il suo il nuovo centro europeo per l’FA (Factory automation), prima in Polonia.

Ora il progetto giapponese è di ripercorrere la rete commerciale già creata da DelClima con le varie fabbriche decentrate in Asia e rafforzare il proprio mercato in Cina, India, Sudest asiatico e Australia. Secondo il piano strategico aziendale, il settore della climatizzazione passerebbe dai 720 miliardi di yen attuali ai mille miliardi nel 2020.

Ancora non si sa se e quali saranno i cambiamenti per le linee produttive e il futuro dei circa 1800 dipendenti di Melco. Lo scambio italo giapponese sembra pieno di aspettative, con accordi dai contorni che devono ancora iniziare a definirsi.

 

CONDIVIDI

Leggi anche

Reclamare l’incompiuto

Lavoriamo perché è una reazione a catena, ogni elemento conduce al successivo (Charles Eames) E se ad un certo punto iniziassimo ad osservare come le persone lavorano veramente, e non come dicono di lavorare, cosa accadrebbe? Negli ultimi dieci anni sono stati messi a disposizione dei team di lavoro più strumenti collaborativi di quanti ne […]