Maturità SenzaFiltro: considerazioni sui temi scelti dai candidati

Quali tracce hanno scelto di svolgere i candidati over che hanno partecipato alla maturità 2023 di SenzaFiltro? Le considerazioni della professoressa Tina Marasca, docente di italiano, che ha prestato la sua valutazione alla causa

Maturità 2023, dei fogli protocollo con una penna rossa

di Tina Marasca, professoressa di italiano e valutatrice dei temi

 

 

Tra i dodici candidati che si sono offerti di partecipare al progetto di svolgere il tema di italiano della maturità, sei di loro hanno scelto la traccia dedicata al testo Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp, della “Tipologia C – Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità”; mentre due candidati hanno scelto una traccia più ostica, un testo argomentativo di carattere storico-politico incentrato sul testo L’idea di nazione di Federico Chabod, che è particolarmente complesso; altri tre, invece, hanno optato per la traccia che parte da un testo di Piero Angela; una sola candidata, infine, ha preferito l’analisi e interpretazione di un testo letterario, con un brano tratto da Gli indifferenti di Alberto Moravia.

I candidati non sono dei semplici studenti, ma adulti che non vanno più a scuola ormai da tempo e svolgono svariate professioni, e si sono messi in gioco per capire se sono ancora capaci di scrivere un tema, ed esprimere le proprie riflessioni, considerazioni e perché no, le proprie emozioni e stati d’animo.

I due candidati che hanno scelto il testo di Federico Chabod, tratto da L’idea di nazione, hanno mostrato di avere una buona padronanza a livello storiografico e culturale, hanno espresso le loro considerazioni in modo analitico sull’argomento, e hanno manifestato una loro riflessione sul valore da attribuire, appunto, all’idea di nazione. All’interno della traccia hanno evidenziato le esigenze e gli obiettivi di Camillo Benso conte di Cavour nei confronti dell’Italia; la visione di Mazzini riguardo il fine supremo della nazione e cosa egli intende per “umanità”.

Lo stesso discorso vale per chi ha scelto la traccia su Piero Angela, tratta da Dieci cose che ho imparato: le argomentazioni sono sviluppate con rigore e chiarezza.

La traccia di attualità è la più facile: partendo da un articolo del giornalista Marco Belpoliti, è stata esaminata la questione dell’attesa nell’era di WhatsApp. Questo tema è stato anche quello più gettonato dagli studenti che hanno affrontato la prima prova scritta dell’Esame di Stato, ed è stato svolto dal 43,4% dei maturandi. Il tema è stato quello maggiormente scelto dai nostri candidati, e dimostra come tale argomento è molto vicino a noi, alla nostra generazione, per cui è più semplice parlarne. Difatti, anche se i nostri candidati sono quasi tutti utenti over quaranta/cinquanta e non appartengono direttamente alle generazioni social, hanno scelto di esprimersi su questa tematica testimoniando così come i social hanno alterato il nostro rapporto con il tempo, con la quotidianità e con la vita. La loro scelta sul tema di WhatsApp, è la prova di come noi tutti siamo influenzati da questa era tecnologica che non conosce più attese.

Purtroppo non solo da parte degli studenti, ma anche da parte dei candidati over, c’è sempre meno interesse per le tematiche storico-letterarie; tanto è vero che solo due candidati hanno scelto l’argomento di storia e una sola l’analisi di testo sugli Indifferenti di Moravia. Fino a quando noi tutti (vecchia e nuova generazione) saremo assorbiti dai nostri touchscreen, faticheremo a trovare spazio e interesse per la lettura e per gli studi umanistici.

Ahimè. È un vero peccato.

 

 

 

Photo credits: lavocedivenezia.it

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