A Gardaland s’è inceppata la giostra

L’amministratore Delegato: “soffriamo della crisi di personale che investe ormai tutto il settore turistico”. Sui social rispondono gli ex dipendenti.

Sembra incredibile come, nonostante i commenti sui social di ex dipendenti, gli interventi dei sindacati e certe situazioni ampiamente smentite dai fatti, i giornalisti di tante fra le testate che da almeno due anni amano pubblicare “notizie addomesticate” (Gazzettino Veneto, il Tirreno e Resto del Carlino in pole position sulle aree locali, Repubblica, Stampa e Corsera fra i più impegnati a livello nazionale), continuino imperterriti in una battaglia ormai persa: voler a tutti i costi dimostrare che in Italia la gente non ha voglia di lavorare e preferisce stare a casa a percepire sussidi.

Il “caso Gardaland” una nuova missione per giornali a basso livello di informazione

É la volta di Gardaland, la cui direzione ha annunciato che dai prossimi giorni anticiperà la chiusura di 13 attrazioni a causa della mancanza di personale. E questo già dovrebbe alimentare in un giornalista il desiderio di fare almeno una domanda di approfondimento. Ma in tutti gli articoli dei giornali sopra citati di domande non se ne trovano, limitandosi al copia – incolla di comunicati forniti dagli uffici stampa e rimaneggiati come se fossero dichiarazioni esclusive.

Fra queste, il virgolettato dell’amministratore Delegato di Gardaland Sabrina De Carvalho successivo alle polemiche emerse dopo la notizia: “Durante l’orario diurno, tutte le attrazioni del Parco sono sempre state e continuano a restare aperte. Da oggi (sabato, ndr), con l’estensione dell’apertura del Parco fino alle 23, solo alcune attrazioni saranno temporaneamente chiuse dopo le 19 a causa delle difficoltà che Gardaland, come tutto il settore del turismo, sta riscontrando nella ricerca di personale da assumere per la stagione estiva. Stiamo però continuando ad assumere e attivando tutti gli strumenti per integrare il personale ancora mancante. Mano a mano che si procederà con il recruiting e si raggiungerà il numero necessario di addetti, apriremo progressivamente le attrazioni chiuse per permettere ai nostri visitatori di godere al massimo le giornate al Parco “

Ma che recruiting?

Partiamo dunque proprio da questa dichiarazione per provare ad aprire un dibattito con i lettori. E’ possibile che un Parco Giochi di importanza nazionale stia attivando le selezioni solo adesso? Guardando in rete, almeno fino a 48 ore fa sul sito di Gardaland risultavano aperte posizioni solo per figure tecniche e “operatori generici”. Su Linkedin, Luigi Del Giacco nostro affezionato lettore fa notare che su gran parte delle piattaforme di recruiting più generiche la presenza di offerte di lavoro afferenti al parco tematico sono rare o inesistenti e che sul sito di Manpower, agenzia per il lavoro a cui evidentemente Gardaland si rivolge, la prima ricerca è del 15 maggio. Un po’ tardi per “iniziare una stagione”.

Ma magari ci sbagliamo.

Sta di fatto che chi scrive, ha iniziato 30 anni fa la propria attività di recruiter proprio in una società che si occupava di villaggistica e turismo e le selezioni del personale iniziavano la stagione precedente coinvolgendo addirittura i giovani ospiti dei villaggi, poi confermando a fine stagione per la successiva gli animatori e i tecnici più promettenti e infine attivando corsi di formazione già dal mese di febbraio.

La versione degli ex dipendenti

Come spesso accade, i giornali amano dare voce alle aziende, soprattutto quelle ad alto valore pubblicitario e ci si dimentica di fare fact checking partendo dai propri post affamati di click dove si possono raccogliere tantissime informazioni fra i commenti degli utenti.

Lo ha fatto Alessandro Gilioli, direttore di Radio Popolare che dal suo profilo Facebook ha elencato alcune delle risposte raccolte in calce ai post pubblicati da alcuni giornali:

Commenti che sembrano confermati anche da un articolo comparso sul giornale on line Notizie.it di cui non posso garantire o meno l’affidabilità.

E se fosse un problema di energia?

Mi permetto di fare una piccola digressione, ma credo sia plausibile. Gardaland è un’azienda energivora e non escluderei che il motivo di queste chiusure anticipate dipenda dai grossi costi di gestione a cui sono sottoposte molte aziende in questo periodo. Gli abbonamenti si iniziano a vendere già molti mesi prima tramite convenzioni con Associazioni, CRAL, Scuole, Riviste, Tour Operator. Probabilmente in quel periodo non era prevedibile una guerra con le sue sanzioni e i suoi risvolti in termini energetici.

Forse è più comunicativo e ci si espone di meno dando “la colpa” al personale mancante anzichè mettere in discussione una visione politica che non ha previsto le conseguenze economiche (soprattutto per le aziende) che stanno mettendo a dura prova il nostro Paese.

La butto li…

I nuovi benefattori del turismo sono gli stessi furbacchioni di ieri?

C’è un video che gira in questi giorni su un gruppo ironico di Facebook, ma che è molto serio e a mio avviso pone un interrogativo molto importante. Un ragazzo con uno slang napoletano abbastanza “deciso” anche per i sottotitoli generati automaticamente, si domanda come sia possibile che proprio coloro che fino all’anno scorso pagavano stipendi da fame parlino di “dignità” e “rispetto” e oggi offrano stipendi con tre zeri.

La conclusione è tanto filosofica quanto azzeccata (traduco dal video): “se un domani doveste di nuovo avere esuberi di personale, passatevi una mano sulla coscienza. Perchè se un ragazzo vale 1200 euro e voi ne offrite 700, non è una furbata: state rubando! Perchè il mariuolo non è solo quello che prende in mano una pistola ma è anche quello che ruba sullo stipendio dei suoi dipendenti sapendo che questi non hanno altre alternative. Rispettate di più e sfruttate di meno. Diceva mia nonna: “il lavoro è dignità, non carità”.

Parole Sante.

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