Pasquale Tridico a Nobìlita: “Il commissariamento è un attacco all’INPS, non a me”

L’ex presidente dell’istituto commenta l’atto senza precedenti del Governo nei confronti dell’ente che ha diretto dal 2019: “Non è vero che fanno tutti così, l’INPS non è soggetto a spoils system. E in questi anni è stato l’unica stabilità del mondo del lavoro”

Pasquale Tridico, ex presidente INPS, parla del commissariamento dell'ente al festival Nobìlita

All’inizio Pasquale Tridico cerca di evitarla, la domanda. Nella penombra del cinema del Palazzo delle Esposizioni di Roma, il 15 maggio 2023, dice di non voler fare personalismi. Anche se si parla del cambiamento al vertice dell’istituto che presiedeva fino a poco tempo fa. Poi gli viene chiesto come lo faccia sentire il commissariamento che da giorni fa discutere mezza Italia. Allora risponde.

“Non è un attacco a me, è un attacco all’INPS. È un commissariamento finto: l’INPS non è un ente a spoils system, non si può usare un decreto-legge per sostituirne i vertici in modo surrettizio.”

L'ex presidente INPS Pasquale Tridico all'apertura di Nobìlita, il festival della cultura del lavoro, il 15 maggio 2023
L'ex presidente INPS Pasquale Tridico all'apertura di Nobìlita, il festival della cultura del lavoro, il 15 maggio 2023

 

I cento spettatori riuniti per aprire la sesta edizione di Nobìlita, il festival della cultura del lavoro, non applaudono e non rumoreggiano. Ascoltano: l’aria si è fatta più spessa, il suo tono lo conferma. Dal palco domandano a Tridico che cosa intenda, se non si tratti del solito manuale Cencelli che ritocca gli occupanti delle poltrone alla periferia di Camera e Senato.

Non è vero chehanno fatto sempre così’, è una semplificazione grossolana: i governi nominano i loro uomini, ma a scadenza del mandato precedente. Se così fosse stato, l’INPS avrebbe cambiato presidente a ogni cambiamento del ministro del Lavoro. Con questo atto si è creato un precedente bruttissimo.”

 

"Un atto immotivato che mi ha sorpreso. L’INPS è in salute, funziona e in questi anni ha rappresentato l’unica stabilità nel mondo del lavoro."
Pasquale Tridico

Il presidente uscente Pasquale Tridico: “L’INPS unica stabilità nel mondo del lavoro”

È la prima volta in 125 anni dalla sua fondazione. All’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non si era mai vista una simile scorciatoia per ridefinirne i vertici; neppure quando nel 2018 l’allora presidente Tito Boeri elargiva critiche costanti al governo Lega-5 Stelle, guadagnandosi le forti antipatie del ministro dell’Interno del tempo, Matteo Salvini.

Basta controllare la storia dell’INPS per capire che Tridico dice il vero: tra i presidenti dell’istituto si vedono dimissioni, nomine e avvicendamenti ogni quadriennio, ma mai una deposizione eterodiretta.

“Un atto immotivato che mi ha sorpreso. L’INPS è in salute, funziona e in questi anni ha rappresentato l’unica stabilità nel mondo del lavoro”, prosegue Tridico, che di mestiere fa e tornerà a fare il docente universitario in ambito economico. La sua gestione dell’ente aveva avuto inizio nel 2019 e si era articolata lungo il periodo pandemico, non senza difficoltà; ad esempio le critiche, che oggi si possono definire frettolose, in occasione del click day del 1 aprile 2020, con cui lo Stato elargiva un bonus di 600 euro ai lavoratori autonomi e alle partite IVA in sofferenza. La prima a diffonderle era stata Giorgia Meloni, al tempo all’opposizione.

L’istituto giuridico dello spoils system serve a garantire ai governi un margine di scelta riguardo la continuità o il rinnovamento di un numero ristretto di cariche, quasi tutte di natura politica. Tra queste non figura la presidenza dell’INPS, che è stato “riformato” insieme all’INAIL – precisa il Governo con una perifrasi che agenzie e giornali hanno copiato pari pari – per “garantire una maggiore funzionalità degli enti di previdenza con un’adeguata distribuzione delle competenze”.

"Questi governi hanno agito secondo un’economia da bar. Se vogliamo riformare le pensioni, ricordiamoci che i poveri muoiono prima dei ricchi."
Pasquale Tridico

L’“economia da bar” degli ultimi governi

Le nomine forzate con il sistema dello spoils system al di fuori dal cerchio di quelle previste sono state spesso riviste dall’intervento della Cassazione, ma Tridico afferma di non voler ricorrere contro l’azione governativa, alla quale tuttavia non lesina critiche.

“In questi anni i governi hanno agito secondo un’economia da bar. C’è una forte correlazione tra redditi alti e alti tassi di occupazione. Quando i politici dicono di voler abbassare il costo del lavoro è una strada sbagliata: abbiamo pagato 220 miliardi di incentivi al lavoro in 13 anni. Non ha funzionato.”

Alla domanda su chi siano i baristi dell’economia di cui parla, Tridico sorride e non si sbottona. Risponde però a un’ultima provocazione: gli viene chiesto un monito da rivolgere al suo successore – del quale tra l’altro non si conosce ancora l’identità – nello spazio di un tweet.

“Governi l’istituto con autonomia e indipendenza. Se vogliamo riformare le pensioni, ricordiamoci che i poveri muoiono prima dei ricchi.”

 

 

 

Foto di Domenico Grossi

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