Scrivendo questo pezzo dal Giappone non posso che constatare l’enorme impatto del fattore culturale (anche) sui temi legati al lavoro; in particolare quello “di basso livello”. Nel digitare queste parole mi sento anch’io corresponsabile della categorizzazione, che poi è parte della stessa cultura che stavo criticando. Provo a uscire dai miei panni e a vedere […]
Tutto quello che succede mentre vado a lavoro
In questa sezione di Senza Filtro, ogni quindici giorni pubblicheremo il miglior articolo pervenuto in redazione su un tema di attualità che lanceremo di volta in volta. Tirate fuori le vostre opinioni, commentate in massimo 2.000 battute e speditele entro cinque giorni dall’uscita del numero successivo del quindicinale alla mail: senzafiltro@fiordirisorse.eu Il tema lanciato da […]
In questa sezione di Senza Filtro, ogni quindici giorni pubblicheremo il miglior articolo pervenuto in redazione su un tema di attualità che lanceremo di volta in volta.
Tirate fuori le vostre opinioni, commentate in massimo 2.000 battute e speditele entro cinque giorni dall’uscita del numero successivo del quindicinale alla mail: senzafiltro@fiordirisorse.eu
Il tema lanciato da Nausica Robusto, vincitrice del contest del numero 4, non è stato vinto da alcun partecipante, quindi con il nuovo argomento rilanciamo la sfida interamente nelle vostre mani:
Il 40% degli italiani impiega oltre un’ora al giorno nel tragitto di andata e ritorno tra casa e il posto di lavoro. È quanto emerge da una ricerca Regus condotta, a livello internazionale, nello scorso mese di luglio su 22.000 manager e professionisti in 100 paesi.
Qualcuno, imbottigliato nel traffico, ha il tempo di ascoltare rassegnato il proprio programma radio preferito, qualcun altro tenta di evitare ritardi ma colleziona multe, o ancora c’è chi organizza il car sharing anche per risparmiare sulle spese, accompagnando i bambini a scuola o approfittando per svolgere altre commissioni. Non mancano di sicuro gli stakanovisti che iniziano a lavorare già in metropolitana, alla fermata dell’autobus o nei caffè, sperimentando momenti di smart working (magari pensando di cambiare lavoro).
Insomma, la nostra è una vita in viaggio, inevitabilmente, e al viaggio casa-lavoro dedichiamo almeno 300 ore l’anno.
Avete tempo fino al 6 aprile per raccontarci la vostra storia. In bocca al lupo.
Leggi anche
Il Primo maggio è la data scelta per presentare una riforma del lavoro che penalizza i lavoratori e mette in dubbio il ruolo dei sindacati, organizzatori del Concertone sponsorizzato da testimonial controversi.
La nuova misura di contrasto alla povertà si chiama “dedicata a te”. E’ una carta di debito che ha il triste sapore del DejaVu