La cosa assai curiosa è che Banca Intesa ha digerito la notizia con un silenzio assordante. Così come hanno evitato di rilasciare dichiarazioni o commenti i diretti interessati, in modo da non svegliare il cane che dorme. Gli unici che si sono agitati sono stati i membri del Senato, visto che la convenzione con Banca Intesa esiste soltanto alla Camera.
Abbiamo cercato di raccogliere dichiarazioni da Banca Intesa, ma neanche noi siamo riusciti a ottenerne. In compenso abbiamo contattato un importante banchiere che preferisce l’anonimato, uno che è stato un protagonista del sistema bancario italiano, e gli abbiamo chiesto un parere.
“Il mio parere è molto negativo, se la notizia è vera. Oggi in Italia oltre 1.000 miliardi di euro sui conti correnti delle famiglie sono remunerati 0; basterebbe riconoscere – come è stato in passato – un interesse dell’1% o del 2% per far arrivare dieci o venti miliardi nelle tasche delle famiglie. Invece la remunerazione a zero fa esplodere gli utili delle banche, che vengono in gran parte distribuiti agli investitori istituzionali, molto spesso internazionali. Ora si scopre che alcuni italiani privilegiati, dei politici, non ricevono zero sulle loro giacenze come tutti gli altri, ma il 5,6%, con una perdita secca per la banca su queste posizioni. Se fosse vero sarebbe scandaloso.”
Uno scandalo che arriverà presto a Bruxelles, dopo le interrogazioni di alcuni parlamentari italiani, per un istituto bancario che sembra aver capito come si sta al mondo. Perché in parallelo a questo tipo di regalo alla politica, Intesa Sanpaolo è il principale sponsor della kermesse dei sindacati: il concerto del Primo maggio 2024. In altre parole, un soldo al cerchio e uno alla botte.
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