Altro nodo cruciale quando si parla di morti sul lavoro è: ma gli ispettori del lavoro che cosa fanno? Come si muovono? Anche il “loro mondo” passa sottotraccia? E soprattutto, si dimentica che gli stessi ispettori sono lavoratori, quindi hanno anche loro diritti, bisogni, esigenze?
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), Agenzia governativa deputata al controllo e al rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro, ha “organici dimezzati rispetto al fabbisogno, pochi mezzi a disposizione per le attività esterne e stipendi tra i più bassi di tutte le Pubbliche amministrazioni”, precisa Carlomagno.
“Non è un caso che ci siano state troppe rinunce in relazione ai posti messi a concorso in questi mesi, dopo anni di blocco. Una situazione al collasso che ha portato il personale a scioperare e le OO.SS. (organizzazioni sindacali, N.d.R.) a dichiarare nuovamente lo stato di agitazione con il blocco delle attività.”
In occasioni degli incidenti di Brandizzo, dove sui binari hanno perso la vita cinque persone, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si era rivolto proprio agli ispettori tecnici, il cui ruolo attivo può garantire la prevenzione degli incidenti sul lavoro, ricordando che la vita di madri, padri, figli, lavoratrici e lavoratori dipende anche da queste figure. Unitamente alla giusta formazione, aggiungiamo, e alla consapevolezza.
Morire sul lavoro o avere un incidente che ti segna per sempre, in un mondo in cui la sicurezza non è al primo posto, non è qualcosa di così lontano, e può capitare in ogni momento. A volte basta essere spostati in una nuova area, dare per scontate certe informazioni, non avere sistemi di sicurezza adeguati quando si usa un macchinario che “si è usato sempre”, come ci hanno raccontato alcune donne vittime del lavoro.
Per l’appello di Mattarella rimasto inascoltato e tutto quello che abbiamo finora detto, la FLP chiede immediatamente alla Presidente del Consiglio e alla ministra del Lavoro “la modifica della bozza di accordo, prima dell’esame in Conferenza Stato-Regioni, e allo stesso tempo il rispetto degli impegni assunti con il personale dell’INL per il riconoscimento delle indennità spettanti e finora negate, e adeguati investimenti in un settore tanto strategico a tutela del lavoro e della sua sicurezza. Le morti e gli incidenti sul lavoro sono un’ignominia inaccettabile per un Paese come il nostro e vanno da subito fermate”.
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