
C’è una strana malattia che si aggira pericolosa nei convegni e negli studi televisivi: la disruption. Da qualche mese politici, giornalisti, sindacalisti ed economisti nei loro interventi tendono infatti ad usare con una frequenza ormai invadente e fastidiosa la parola inglese disruption e l’aggettivo ad essa collegato, disruptive. “Bisogna fare politiche disruptive”; per far crescere […]